Bond n.9 e Nasomatto (resoconto, VI parte)

Diakranis e io siamo rimaste un minuto in silenzio a contemplare la parete con i Bond n.9. La prima volta che ho incontrato queste fragranze ero piena di pregiudizi: pensavo che fossero un esercizio di stile, con un packaging fantastico e poca sostanza. Un prodotto per chi è disposto a pagare tanto per una boccetta strana e una buona idea, senza badare tanto al succo. Poi, avendone provati un po’ e con più calma, mi sono fatta un’opinione molto diversa, e sono contenta che questa gita Firenze abbia confermato quest’opinione. Qui ho provato Bryant Park, che mi ha dato l’impressione della primavera nel parco, con il primo sole che scalda gli alberi di mimosa, un’esplosione di gialla delizia nel grigio dei palazzi cittadini, Coney Island, un marino ozonico che più che il mare riporta gli odori che al mare sono associati: alghe, sabbia, pineta; molto originale e sorprendente, Eau de New York, un fiorito agrumato che avevo sentito paragonare a Eau d’Hadrien di A. Goutal, (è vero, ma è il modo, che è diverso … il modo “Bond n.9” di fare un fiorito agrumato e il modo “Goutal” di interpretare la stesa cosa sono indiscutibilmente molto diversi: è sempre un fiorito agrumato, ma è diverso. Tra l’altro, uno è un modo americano, l’altro è un modo europeo Non lo spiegare meglio di così, mi spiace).
E poi il nuovo, Andy Warhol's Silver Factory, un omaggio ai luoghi dove è nata la pop art. L’impressione mischia il calore dei divani in cuoio al freddo degli specchi alle pareti, all’aroma intenso dei sigari fumati a tarda notte discutendo d’arte. Intenso e con una nota amara, capisco che possa star meglio su un uomo, ma non è detto, visto che mi ha ricordato vagamente Bandit (un femminile molto indossato dagli uomini).
A questo punto, dopo 3-4 fragranze le note hanno iniziato a sovrapporsi e quella che mi è rimasta è l’impressione generale, l’impronta che sta alla base di tutte le creazioni. Un’impronta moderna, creativa e glamour. Spiego: chi ama i profumi di Cavalli, di Kenzo o di Dior -insomma, la profumeria contemporanea, quella che si trova in giro ora, quella di cui parlano i giornali - nei Bond n.9 ci troverà la stessa modernità, la stessa cura per il design, la stessa cultura dell’immagine a cui siamo abituati e che ha viziato i nostri sensi.
Bond n.9 non c’entra niente con la profumeria naturale, né vuole riproporre la cura artigianale del passato, e nemmeno l’esclusività del “personalizzato” o del “fatto a mano”. Ci sono molti modi di essere “artistici” e quelli di Bond hanno scelto di esplorare il loro modo, un modo fatto anche di paillettes e lustrini, ma con un’idea vincente dietro. In un mondo che rischia l’appiattimento, considero questo un esperimento riuscito bene.
Per mia curiosità ho chiesto a Celso Fadelli, fondatore di Intertrade –cioè, il distributore-, che mi stava gentilmente accompagnando e con cui ho passato un'oretta a chiacchierare (e lo ringrazio molto), quali sono i più venduti nel mondo: Eau de New York, Chinatown, Broadway Night e Wall Street.


Poi mi ha fatto conoscere le fragranze di Nasomatto, la sua ultima scommessa, di cui sembrava essere parecchio orgoglioso. Con ragione.
Ho provato l’assenzio, che mi ha letteralmente travolta: parte strano ma si evolve tantissimo, mi ha fatto fare un viaggio lungo almeno 4 ore. Boscoso e carnale, fresco e torrido, intenso ed etereo, virile e tenero… non credo di riuscire nemmeno a descriverlo, va provato, e rigorosamente sulla pelle. Tenete presente che a me ha torto le budella (è un complimento) e nel contempo, mi ha fatto sorridere per tutto il tempo che l’ho avuto addosso. Eccitazione pura. E ora non vedo l’ora di provare gli altri: sapete dove li posso trovare?

Segnalo il sito, che mi è piaciuto molto per l’originalità: http://www.nasomatto.com/

Commenti

Diakranis ha detto…
grazie ad adjiumi che mi ha prestato un sample oggi ho provato eau de noho...

mi sono innamorata.. ho dovuto scrivere un recensione...

cavolo che buono....
Claudia ha detto…
Io ho comprato oggi West Side di Bond n°9, profumi fantastici... ero indecisa con il Bryant Park, a dire il vero! Coney Island non è proprio il mio genere, come pure Silver Factory, ma sono grandi profumi di pregio!
Marika Vecchiattini ha detto…
Ciao Claudia e benvenuta nel nostro salotto profumato! Bell'acquisto un Bond, complimenti. Questo però non lo conosco: proveresti a descrivermelo? E perchè tra i due poi hai scelto questo?

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