Amouage, Heeley


La penultima parte della giornata è stata dedicata alla scoperta delle fragranze Amouage. Abbiamo accolto l’invito di Stefania e siamo andati a scoprire queste fragranze all’Hotel Villa Medici. Stefania, che oltre ad essere una miniera di informazioni e cultura è pure una persona gentilissima e sorridente, ci ha accolto con un piccolo gioco profumato che aveva preparato per farci scoprire quattro accordi base (chyprè, ambrato, orientale, fiorito/aldeidato) per poi rintracciarli all’interno delle fragranze Amouage.

Della mia passione per Reflection (pur femme e pour homme, mi fanno sospirare entrambi) avevo già raccontato, e stamane mi sono innamorata anche del nuovo, Lyric, ispirato a Maria Callas. Sangue e rose (e infatti il flacone è rosso e sulla scatola è disegnata una rosa). Passione, talento e dramma; fiori, spezie ed un fondo ambrato che dura un’eternità e ti si avvolge addosso come un plaid di cachemire. Questa fragranza è classe da indossare, lusso liquido. Anche Jubilation è buono, anzi direi di più. L’ho annusato a pelle e non ne ho potuto seguire il drydown (la pelle non era la mia), ma conto di farlo al più presto. Di tutti, solo Gold continua a non piacermi. L’avevo già scritto. E’ l’unico che proprio non riesco ad apprezzare. Come First di Van Cleef and Arpels, lavoro giovanile di Ellena che secondo me gli somiglia nello stile (siamo a metà anni ’80...) . Ha una qualità eccessiva, troppo squillante. Se qualcuno lo indossa con gioia e ha voglia di dirmi com’è su di lui/lei…io l’ho sentito eccessivo per il mio gusto, ma magari c’è qualcosa che non ho capito.
D’altronde è la sua intenzione precisa, di essere proprio così; la linea Amouage nacque quasi trent’anni fa da un desiderio del Sultano dell’Oman, che chiamò nientemeno che Guy Robert per creare le fragranze. Non gli diede né un range di prezzo delle materie prime né gli impose quanto dovesse costare la formula. Così lui fu libero di lavorare con tutti gli ingredienti migliori, più costosi e particolari, quelli con cui ogni artigiano profumiere sogna di poter lavorare. Se leggete il suo libro "Les sens du Parfum - I sensi del profumo" ne parla come di un sogno che si avvera.
I prodotti Amouage (profumi, creme corpo, profumatori per l’ambiente) sono destinati ad una fascia alta, decisamente amante del lusso e della qualità estrema. E anche un po’ "flashy", cioè con un filo di ostentazione, e chi è stato negli Emirati Arabi Uniti si sarà accorto che è una questione culturale. Quindi i flaconi sono di vetro, argento, e lavorati in maniera squisita come sculture artistiche. I ragazzi di Finmark, poi (i distributori), sono stati davvero cortesi, preparatissimi e innamoratri del loro lavoro, è stato un piacere conoscerli e passare un pò di tempo con loro.

L’intervista con James Heeley che ci racconta le fragranze della sua linea la posterò nei prossimi giorni, siamo andati a trovarlo dopo aver letto l’appendice alla Guida di Luca Turin e Tania Sanchez, in cui vengono recensite ancora un centinaio di fragranze tra cui quelle di Heeley, che hanno ricevuto tutte 4 stelle (quasi il massimo) tranne una che ne ha ricevute "solo" 3 (e domani vado a controllare quale). Così siamo andati nel "Cortile delle rose" a parlare con lui (è fantastico… tu puoi parlare direttamente con i creatori delle fragranze, chiedergli delucidazioni, fare commenti…succede solo qui ed è una ricchezza che dovrebbe essere più sfruttata. TUTTI gli appassionati dovrebbero venire qui a Fragranze, perché qui hai delle possibilità di chiedere, confrontarti, capire, che durante l’anno non hai mai, da nessun'altra parte).
Le fragranze ci sono sembrate piacevoli, ben fatte, particolari, frutto di una ricerca sia negli ingredienti che nell'estetica, molto precisa, contemporanea e pulitissima, sebbene non minimal. Ed è normale, visto che Heeley è un designer. Non lo so se poi le fragranze ci abbiano convinti fino in fondo. Ho visto (e condiviso) qualche perplessità. Di sicuro meritano qualche altra prova, anche perchè erano le 6 del pomeriggio e avevamo il naso stracarico di altre fragranze. Quindi ne riparleremo.
E poi ci siamo dovuti salutare, chi prima e chi poco dopo. Mi è tanto piaciuto passare una giornata intera con voi! La passione, quando si condivide, viene moltiplicata e voi me l'avete moltiplicata una volta in più. Grazie per aver condiviso la vostra con me.

Commenti

Tamberlick ha detto…
Riscrivo un commento che mi sa di aver buttato a mare...
Innanzitutto ciao a tutti. Grazie mille per questo splendido reportage da Pitti fragranze. Mi viene l'acquolina in bocca a sapervi lì e io no. Va bhe... però mi sto consolando con alcuni campioncini di cui vi ho detto in un commento precedente di cui però non parlo perché, a margine di queste fragranti cronache, mi sembra inopportuno. Volevo solo segnalarvi una cosa. Non sapevo dell'esistenza di Heeley fino all'altro giorno e non so se - come penso - siano profumi difficili da trovare. Se lo fossero, la piccola profumeria di via Spadari, a Milano, ha in ordine per ottobre alcune delle sue fragranze. Non ricordo esattamente quali... Non tutte, però credo Cardinal, ma di sicuro quello al balsamo di tigre. Bye bye...
Anonimo ha detto…
Anche a me dispiace moltissimo non essere lì con voi, che bella esperienza, che arricchimento sarebbe stato....speriamo l'anno prossimo.... comunque il tuo resoconto è talmente ben dettagliato e appassionato che sembra di esserci....

Per gli Heeley segnalo anch'io la profumeria HB a Via del Babuino a Roma, li ha tutti, li avevo provati ma non mi avevano convinta....

Un caro saluto Elmifra
Anonimo ha detto…
buongiorno,
seguo da tempo il suo blog, sono un appassionato ed ero rimasto molto colpito dalla descrizione dello scorso Fragranze, dove in tutti gli stand erano molto amichevoli e cortesi, disposti a dare informazioni, far provare i profumi...
sono stato a Fragranze il sabato, ed appena entrato mi danno un foglio dove leggo che la giornata di sabato e' aperta si al pubblico ma continua ad essere una giornata di addetti ai lavori commerciali per cui si chiede di non interferire mentre sono in corso trattative. durante la visita sono rimasto alquanto deluso; se non sei del settore e chiedevi per info, questa era la risposta:"scusi, ma lei ha una profumeria o e' solo un appassionato?"un appassionato, per il 90% degli stand era solo un intruso, visto come una scocciatura, liquidato in un voila'..
io credo che oltre ad essere un appassionato forse potevo essere anche un potenziale cliente per i vari marchi dove mi ero incuriosito, non crede?
cordiali saluti
Roberto da Treviso
Anonimo ha detto…
Vorrei rispondere al commento di Roberto da Treviso, nella speranza di aver fatto parte di quel 10% degli stand che hanno dato la dovuta "assistenza" ai visitatori. Nel caso della nostra azienda (che non citerò per evidenti motivi di riservatezza e per non farci pubblicità)abbiamo gradito moltissimo la visita e le domande dei consumatori. Personalmente ho apprezzato la passione e soprattutto l'estrema competenza e preparazione di molti non addetti ai lavori. Continuate così! Ciao a tutti.
Anonimo ha detto…
Mi è dispiaciuto tantissimo non essere li con voi, skand@ ti ho finalmente inviato i famosi deplinat...come dire un tantino in ritardo.A presto.
Marika Vecchiattini ha detto…
Roberto, buonasera, e grazie per aver condiviso le sue impressioni con noi. Mi dispiace che la sua esperienza non sia stata bella come avrebbe potuto. Peccato.
Io credo che non tutti gli adetti ai lavori abbiano capito che siamo noi appassionati il motore che fa girare l'industria della profumeria d'autore. Alcuni considerano i negozi come loro unici clienti, non noi, e il loro interesse primario è soprattutto concludere contratti per ditribuire i loro prodotti (la rassegna serivirebbe soprattutto a questo). E' come se per alcuni la catena potesse fare a meno dell'ultimo anello. Che, nella realtà di mercato di oggi, è una visione assolutamente anacronistica. La verità è che se noi non comprassimo più niente le profumerie sarebbero costrette a restituire ai distributori tonnellate di flaconi pieni,e i distributori sarebbero seriamente nei guai. C'è ancora qualcuno che non lo ha capito ma altri come Emiliano, e come la maggior parte delle persone che ho incontrato, invece sì, e sono state felici -davvero- di farci conoscere le loro creazioni. Forse sono quelli con una passione autentica? Quelli che amano così tanto quello che fanno da non perdere occasione per raccontarlo? In ogni caso sono felice che emiliano le abbia risposto a nome di tutti gli addetti ai lavori, sono convinta che piano piano questo modo di vedere la questione sarà condiviso da tutti. Ad emiliano va un grazie di cuore per essere intervenuto nella discussione, per la discrezione e per la passione che dimostra in quel che fa. Onorata di averlo qui.
A presto!
Anonimo ha detto…
trovo che la linea heeley e amouage non possa essere paragonata, difatti non e' stato fatto, ma la linea heeley la trovo elegante, raffinata di classe, cosa che non trovo in amouage, trovo bella solo la confezione, forse ho detto una sciocchezza ,il profumo e' cosi personale,dare un giudizio forse e' un po' troppo
Marika Vecchiattini ha detto…
Buongiorno anonimo/a. Hai ragione, le fragranze Heeley e Amouage non sono state paragonate, semplicemente le visite ai due spazi espositivi sono state fatte una dietro l'altra... Ed in effetti l'estetica di queste due linee non potrebbe essere più diversa: gli Heeley hanno la consistenza dell'alluminio lucidato a specchio, di un drappo di velluto cremisi invece gli Amouage. Le due visioni estetiche del profumo sono diverse perchè è diversa la cultura che c'è dietro. Un giovane e brillante designer londinese in un caso, nientemeno che il millenario Sultanato dell'Oman nell'altro. Non potrebbero somigliarsi nemmeno se volessero! Ed in effetti le caratteristiche dei profumi che propongono sono diverse e piaceranno, credo, a persone diverse. "Mi piace/non mi piace" è sì una valutazione personale, ma nasce da motivazioni oggettivabili su cui si può discutere: "Non mi piace perchè è troppo buio e ombroso/l'assoluta di rosa copre tutto il resto/la struttura non è sufficientemente complessa/trovo il profumo sbilanciato verso le note di testa/la fragranza non si fissa bene sulla pelle" ecc. sono valutazioni che vanno un pò oltre alle scatole che contengono i profumi, non credi?
Se ti va, torna a raccontarci cosa ti piace e soprattutto, il perchè!

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