Il profumo B/Perfume B: Soie Rouge (Jean Laporte per Maitre Parfumeur et Gantier)


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Ed ecco il nome del profumo B: Soie Rouge. Non volevamo proporre uno tra i più conosciuti di questa linea molto amata, e la scelta è caduta su questo fruttato-muschiato che ha note di garofano, eliotropio, albicocca, iris, gelsomino, chiodi di garofano, muschio. Anche in questo caso mi sembra che siate stati davvero bravi: avete centrato il mix garofano-albicocca-muschio che caratterizza la fragranza. Gretel sente una nota lacustre... potrebbe essere un fondino di chiodi di garofano e muschio? La banana invece potrebbe essere un mix albicocca/ananas (dovrebbe esserci anche quello). Avete centrato anche, secondo, me, l'amosfera un pò cupa e vischiosa della fragranza: interessante da esplorare ma forse pesante da indossare. Di nuovo: BRAVI!

ASSURDO
Stesse difficoltà di identificazione, io credo che sia impossibile indovinare il nome del profumo a meno che uno non ce l'abbia già e va sul sicuro. Anche questo mi sembra un fiorito ma assoluto. Ci sento la gardenia, abbastanza persistente da farmi pensare ad un Edp. Lo sento abbastanza importante e severo, adatto ad una persona molto sicura di sè che non ha timore di lasciare la scia. Azzarderei la Gardenia di Isabey.
DIAKRANIS
Sul B non ho molte opinioni... non mi ha entusiasmata, non è il mio genere... però complimenti alla persistenza...
CLAUDIO
Una nota iniziale di pesca molto accentuata mi porta subito a suggestioni antiche di uno dei miei profumi preferiti di Guerlain: la nota di pesca è sostenuta da una base legnosa troppo saponosa per essere reale. Anche qui ricorda Mitsouko ma nel profumo B il mistero è svanito resta il ricordo di un giardino giapponese riproposto in un fumetto contemporaneo, c’è la forma ma non la sostanza.
I contorni sono stilizzati i colori troppo accesi, solo una nota interessante e intrigante fa capolino ma è sfuggente e io non riesco a definirla. Un profumo della quotidianità di bucato profumato di ammorbidente. **/*****
PRISCA
un profumo armonioso ma che finisce per far risuonare un'atmosfera un po' cupa. porta in se'un alone di colore viola, emana un sentore tiepido, come un drappo di velluto. accenti di fiori scuri -tra cui il garofano- su una base un po' sciropposa. Un fondo polveroso, come di vecchia cipria: radice di iris.
lo porta una donna matura ma di una sensualità che non è potuta esplodere. Vuole essere suadente e rassicurante ma in realtà non riesce ad allontanare da se' un po' di malinconia. non vuole passare inosservata ma nello stesso tempo ha paura di farsi notare. Rimanda a qualcosa di prossimo al declino, ad un suono flautato, ad un rimpianto del passato.
GRETEL
Che questo profumo B appartenga alla nicchia o meno…. Ammetto di non amarlo affatto. Ho fatto prima una prova su Mouillette e imperiosa venivo invasa da una nota di banana matura, guanti di pelle di donna , una nota fiorita assai lieve ed incerta e un’altra che mi ricorda lo shampoo per bambini, quello del genere "non più lacrime". Ma è la prova sulla mia pelle che mi ha fatto capire che questo profumo non fa per me: mi ha ricordato esattamente una banana lasciata al sole sopra al cruscotto di una macchina a ferragosto…..la pelle dei sedili e quella della banana "flambè" sui miei polsi è un tutt’uno. Dopo un’oretta si stempera e prevale la nota di guanto e shampoo. Ma non riesco a farmelo piacere. Azzardo un nome, perché ricordo una descrizione di Sk@nda riguardo un Parfumerie Generale (Louanges) e quindi dico che c’è lo zampino di Pierre. Sarò espulsa dal "club dei profumi" ma confesso che indosserei perfino il profumo A con la risacca lacustre piuttosto che la banana……ma quanto mi diverto!
DAVIDE
Questa volta mi sono lasciato tentare da un esperimento: ho provato la fiala B sia su pelle che su mouillette. Partendo dalle risultanze a freddo, su carta, all’inizio la prima impressione mi ha riportato all’odore che si sente dal fruttivendolo. Avete presente quella mescola un poco acre di sentori di frutta e verdura? Una volta asciugato invece stavo per suggerire un bagnoschiuma gradevole, ma poi ci ho riconosciuto l’aroma della mia crema solare Vichy protezione 15 o anche un campione di uno shampoo che mi tirarono dietro alla Bottega Verde, sempre finalizzato alla protezione dai raggi UV. Sulla pelle, invece, cambia radicalmente… Credo che su carta si sia fermato alle note di testa oppure che evolva molto più lentamente che non sulla pelle. Non saprei identificare una nota che una. Forse della vaniglia? Boh! Però posso dirvi soltanto che mi ricorda vagamente Chypre Vanille di Montale. Sì, perché questo profumo B scandisce bene, secondo me, le tipiche tre fasi dell’evoluzione (testa, mezzo, fondo) tanto da poter affermare che nel mezzo emerga una nota, o una somma di note, che definirei di sapore brusco: simile a quello che ricordo Chypre Vanille sulla mouillette che mi fu data da far sentire a mia mamma prima di Natale e che ne chiudeva l’evoluzione. La cosa strana è che di quella nota la cartina dove ho messo un goccio della fiala B non se ne ha traccia. Infine chiude abbandonando quella nota brusca e forse un po’ "dry" e trasformandosi in un aroma più rotondo e tiepido. Con sentori di caramelle colorate da bancarella… In conclusione direi che si tratta di un profumo pensato sicuramente per le donne, piuttosto gradevole, non difficile da portare, ma che io non avverto l’assoluta necessità soprattutto di indossare (oltre tutto mi dà anche un po’ in testa…), ma nemmeno regalare ad una ragazza. Anche questo non ha una persistenza esagerata.

ENGLISH TEXT
And here's the name of Perfume B: Soie Rouge. We didn’t want to put under consideration one of the most popular in this very popular line, so the choice fell on this fruity-musky with notes of carnation, heliotrope, apricot, iris, jasmine, cloves, musk. All the players/reviewers were really good: they all hit the apricot-pink musk accord, Gretel feels a banana flambèe note, could it be a mix apricot/pineapple (should be there, too)? You have also got the mood: interesting to explore but perhaps heavy to wear. Again, WELL DONE!
Assurdo: same problems of identification, I believe that it’s impossible to guess the name of the perfume unless one owns it. This is absolutely flowery to me. I smell gardenia, persistent enough to make me think it’s an Edp. Important and restrained, suitable for a self confident individual who isn’t afraid of strong sillages. I would venture Isabey’s Gardenia.
Diakranis: I wasn’t at all excited, it’s not my cup of tea, but… congratulations on the persistence!
Claudio: a powerful peachy note in the start brings me back to the ancient charm of one of my favorite Guerlains: the peach note is supported by a woody base too soapy to be natural. Even if it reminds me of Mitsouko, in “B” all the mystery is gone and all that remains is the memory of a Japanese garden in a contemporary cartoon. There is the form but not substance. The edges are too stylized, colours are too shiny, there’s only an interesting and intriguing note peeping but it’s elusive and I cannot define it. A scent of daily laundry smelling of fabric softener. **/*****
Prisca: harmonious scent, but a little dark in the end. I see as a purple halo surrounding it, which gives me a warm feeling, like a velvet drape. Accents of dark flowers including carnation, on a somewhat syrupy base. The base is powdery, like old talcum: iris root. The wearer is a mature woman whose sensuality couldn’t explode in due time. She wants to be persuasive and reassuring but in fact reveals some melancholy. She doesn’t want to go unnoticed but at the same time she’s afraid of being noticed. Something close to decline, to a flute sound, to some past regrets.
Gretel: “B” may belong to niche or not... but I admit that I didn’t love it at all. First tested on mouillette, it invaded me with notes of banana, leather gloves, a very mild and uncertain note, and then another that reminds me of children shampoo, the "no more tears" one. The skin test made me realize it was not made for me: a smell of banana left in the sun above the dashboard of a car in mid-August... the leather seats and the banana "flambéed" on my wrist, was one. After an hour I was left with a note of gloves and shampoo. To venture a name, I remember skand@’s description of Louanges by Parfumerie Generale. I’ll be expelled from the “perfume club” but I confess that I could even wear perfume “A” with the lake wake, rather than this overripe banana... I’m having so much fun in this game!
Davide: I tested vial “B” both on skin and mouillette. On paper, the first impression led me to the greengrocer’s. You know that mix of acrid scent of fruit and vegetables? Once dried, however it suggests a nice bath foamer, plus my Vichy sunscreen protection 15. On the skin, however, it radically changed ... I think that on paper it stopped at head notes, or maybe on skin it evolves faster. I couldn’t identify a single note. This “B” scent marks well, in my opinion, the typical 3 phases (head, middle, bottom); the heart reveals sharp notes similar to Chypre Vanille by Montale, which was not on the mouillette. The dry note then rounds and softens in the base. Definitely a fragrance designed for women, rather pleasant, easy to wear, although I don’t feel particularly urged to wear it, but a nice present to a girlfriend.

Commenti

Tamberlick ha detto…
TOH! B&B: non avrei mai detto che fosse un MPG!!! Quante sorprese con questi test alla cieca! Bello!
E grazie anche a te per i reiterati "bravo".
Attendo con ansia le ultime due puntate!!

PS: andava bene la lunghezza? ;-)

AH! Scoprendo il nome mi sono ricordato di una cosa che non ho scritto: non capisco perché si chiami "Seta rossa"... Io gli attribuivo il colore blu!
erodiade ha detto…
Interessante esperimento :) Del profumo, scremato ogni preconcetto, non rimane che la sostanza, impressioni dirette e personali. Non mi resta che prendere il numerino ed attendere di poter essere chiamata a partecipare...
Anonimo ha detto…
niente banana flambè???? :-) comunque questo Sois Rouge è una scoperta ( non nel bene, vista la mia descrizione) e mi piace che siate andate a "caccia" di profumi poco conosciuti...
Complimenti a Prisca per aver sentito il garofano e l'ottima descrizione....a pensarci bene quella banana cremosa :-) che sento potrebbe effettivamente essere il risultato di frutta "molto matura" e garofano ma il mio naso ha astratto "banana e cruscotto"! Skand@,quando parlavo di Lacustre intendevo ancora il profumo A, quello della Rosa senza rosa....
sempre più divertente questo gioco! :-)

gretel, che non riesce più a postare con il suo nome ma solo in forma anonima....:-(
Anonimo ha detto…
Permettetemi una riflessione.
Molto interessante come l'uso e l'abuso di muschi sintetici per aromatizzare gli shampoo e i detersivi di utilizzo quotidiano abbia polarizzato pesantemente la nostra coscienza olfattiva tanto da farci percepire qualsiasi fondo muschiato (specie quelli tipo "muschio bianco" o comunque non molto animali) come deja-senti e inevitabilmente legato a shampoo/creme/ammorbidenti/etc... Pensate, lo stesso effetto lo si nota spesso con gli americani che annusano il caro vecchio Kouros di cui associano la combinazione saponosa-speziata-animale con le tavolette deodoranti per il WC :)
Davvero impressionante come inevitabilmente a furia di sentire aromi questi ci condizionino.
Magnifiscent
Anonimo ha detto…
sono contenta di avere azzeccato qualcosa anche questa volta: non avevo osato aggiungere anche chiodi di garofano ed eliotropio perchè mi sembrava strano di riuscire, proprio io, a individuare così tante note. la conferma che ci sono e che quindi non avrei sbagliato è una piccola gratificazione.
adesso credo che ne vedremo delle belle col profumo C.
bacioni a tutti voi! -prisca-
Anonimo ha detto…
cara B&B, vorrei chiederti se non ti è mai capitata, almeno nel campo dei profumi, una cosa che a me capita spesso nelle circostanze più varie: fare le scelte migliori per puro caso.
Mi è successo qualche tempo fa ordinando dei samples di editions de parfums. dopo approfodita meditazione, avevo richiesto un certo genere di profumi che mi sentivo congeniali: musc ravageur, dans tes bras, l'eau d'hiver.
ovviamente buonissimi, ma quello che mi fa girare la testa è 'lipstick rose', che avevo richiesto casualmente senza pensarci tanto per completare l'ordine. adesso sto meditando di prenderlo.
bacioni. -prisca-
Anonimo ha detto…
lo ammetto, non mi aveva lasciato nulla... in effetti sono pochi gli MPG che mi han impressionata...
Comunque lo riproverò...
gretel ha detto…
per MAGNIFISCENT:
il mio naso divide i Muschi ( che amo moltissimo) in tre categorie: la nota boscosa e "porcina" del muschio di quercia, la nota "animale" di un possibile civet/zibetto ovviamente lavorata "ammodino" e la terza, che scarto come la peste, ovvero il muschio bianco e affini, che non esiste in natura e quindi si associa a camicia pulita ovvero detersivo lavatrice ecc ecc.
Purtroppo non ho trovato ancora il Muschio come lo intendo io: Il Musks Kublai khan, che immaginavo il Graal del muschio animalico, è sulla mia pelle una raccolta di letame per un tot di tempo, che si stempera in una nota dolce e fiorita, questa si assai originale, ma troppo leggera e troppo troppo lontana dallo stallatico iniziale. Peccato!
Tutto questo giro di parole per dire che....ecco! :-) nel profumo C io l'odore di shampoo l'ho sentito e quindi il muschio usato da MPG potrebbe appartenere alla terza categoria. Ma è stata usata la molecola del muschio bianco prima in profumeria o il lavanderia? :-) il porblema forse è questo.....
Diakranis, sei rimasta senza parole per il profumo C? ti capisco :-) :-)
Anonimo ha detto…
Diakranis...diciamo la verità, sei stata un po scarsina.
In pratica non hai fornito alcun commento.

Bravissimi, invece, gli altri tre partecipanti.

Orso
Anonimo ha detto…
Gretel,
lungi dall'essere un'accusa di qualunquismo sui muschi la mia, ca va sans dire. Comunque anche io non amo molto il cosidetto muschio bianco (che tutte le volte che penso ai comuni mortali che lo associano con qualcosa di vegetale mi fa morire dal ridere). Per rispondere poi in breve al tuo dilemma se sia nato prima l'aroma nel profumo o nel detersivo, la risposta è semplice. In realtà le industrie che creano molecole aromatiche, le creano anche per le i produttori di detergenti. Non solo, ma questi ultimi rappresentano la grande palestra olfattiva in cui viene spesso sperimentato il gradimento del pubblico di nuove molecole e inediti accordi che poi, nel caso di riscontro positivo, vengono utilizzati nei profumi.
Magnifiscent
Anonimo ha detto…
Gent.ma B&B, mi potresti dire com'é l'essenza al talco della farmacia del castello di Genova? dicono che sia buonissima, e costa anche poco. ogni tanto trovo rassicurante l'odore di borotalco e ci sto facendo un pensierino.
grazie. -prisca-
Marika Vecchiattini ha detto…
Torno operativa oggi dopo tre giorni di rinite, mal di gola e febbre che mi hanno tenuta un pò ferma. Ma oggi è domenica, c'è il sole e mi sento molto meglio, quindi eccomi qui a chiachcierare con voi!
Magnifiscent, trovo che tu abbia così ragione (come al solito ;-))... se pensi a tutte le persone che sentendo il muschio bianco lo descrivono come fresco-pulito solo perchè lo associano alla sensazione dei panni pultiti... quando poi lo ritrovano in un profumo, lo descriveranno come fresco-pulito e gli ricorderà qualcosa, anche se non sapranno dire bene cosa. Chissà in quanti profumi i muschi bianchi sono stati inseriti proprio per la loro azione rassicurante e deja senti che citi tu... per molte persone riconoscere quello che si sta annusando è importante, e questi muschi fruttati-fioriti leggeri leggeri sono perfetti per evitare "choc" nell'annusatore.
Gretel, anche io tendo a dividerli così, e come sai anche a me i muschi bianchi lasciano un pò così... Piacevoli, eh, ma dopo un pò così noiosi...

Orso ciao e benvenuto tra noi! Diakranis in genere scrive di profumi, e anche bene... se il profumo C non le ha detto nulla, beh per me questa è già una recensione, no? Apprezzo che abbia scritto due righe, ma vere, piuttosto che un parere articolato, ma poco "sentito": quando hai 4 fialette e ti viene chiesto di scrivere di tutte e 4, la tentazione di "fare il compitino" c'è, e sono felice che i 6 giocatori finora abbiano scritto recensioni molto personali, ognuno a modo suo (Davide, sì tesoro va benissimo!!! ;-)).

Prisca, l'immagine della sensualità mai espressa veramente mi ha incantata. Per Lipstick Rose, se troviamo il terzo, io ci sto (e sì, a volte vado "a caso" e trovo cose splendide che mai avrei pensato mi sarebbero piaciute così. Ricordami di fare un topic su questo argomento, ok?).

Erodiade, ne rifaremo, di giochi ;-)!
Marika Vecchiattini ha detto…
Prisca, la conosco, sa di talco ma non esattamente di borotalco; è leggermente più lattosa con un avvio leggerissimamente agrumato. Se ci passo, provo a farmene dare una fialettina per te da provare.
Invece, segnalo a te e a tutti gli amanti del borotalco, che Intimissimi, la catena di intimmo che c'è un pò in tutte le città ha tirato fuori sotto Natale una fragranza che sa ESATTAMENTE di borotalco. Se ogni tanto vi vien voglia di coccole non impegnative, fateci un giro e provatela. Chissà che non vi aggiunga quel quid di dolcezza infantile e rassicurante che a volte serve...
Magnifiscent, anche a me viene da ridere a sentire che i muschi bianchi sono quelli vegetali. Lo diciamo una volta anche qui? Tu mi raccomando, correggimi, o aggiungi quello che senti che manca, ok? I muschi vegetali sono il muschio di quercia che non si usa quasi più perchè l'IFRA lo sconsiglia (e perchè costa parecchio), e i vari muschi d'albero. Possiedono un odore potentemente verde, affumicato, persino muffoso, rauco, lontano mille miglia dall'odore di muschio animale. Sanno quasi più di cuoio che di muschio. Altro muschio appartenente al regno vegetale è l'ambretta, di cui si usano i semi. Il suo odore però somiglia a quello del muschio animale; anche questa viene usata molto raramente (per il costo e perchè secondo l'IFRA potrebbe causare qualche reazione cutanea). I muschi bianchi invece sono esclusivamente di derivazione sintetica: sono diverse estrazioni dell'aroma di muschio. Cioè, dall'enorme molecola di muschio animale (composta di varie molecole più piccole), è stata isolata e poi riprodotta artificialmente solo una piccola parte, cioè quella che contribuisce di più all'odore generale della molecola di muschio. E quella è stata lavorata, arricchita, spostata verso i frutti o i fiori... nascono così i muschi bianchi, che sono decine, ormai, usatissimi in tutti i profumi moderni, siano fragranze per l'ambiente, per la persona, per l'auto, per i panni...
gretel ha detto…
Magnifiscent, l'ultima cosa che ho pensato è che il tuo post potesse in qualche modo offendermi :-)!

Aggiungo che speravo proprio di ricevere, facendo una mia rassegna personale di tipologie "muschiesche", qualche dritta o nome di profumo con un muschio degno di nota :-) perchè quelli che ho sentito fino ad ora non corrispondono a quello che vorrei: insomma, sto rincorrendo un viaggio mentale di un profumo che forse non esiste. Che le molecole profumate per i detersivi e quelle per i profumi le producessero le medesime industrie ne avevo già ricevuto conferma dai vari libri di Turin e Chandler Burr ma che addirittura partissero dall'ammorbidente per lanciare un profumo mi....inquieta. Evidentemente il mio naso ha anni di sniffamento coatto :-) di molecole ingannatrici perchè in ogni profumo "al muschio bianco o similia" che mi capita a tiro scatta in automatico associazione con Odor di pulito, camicia stirata al vapore, odore di shampoo e aggiungo anche quello di lacca per capelli. ultimamente ho una variazione sul "tema": quando ho sentito il Muschio oro di Santa Maria Novella ho percepito la sensazione di stantìo che emanerebbe una stoffa di tessuto d'arredamento in broccato in una casa veneziana un po' fanè, che dà direttamente sulla laguna. Ma non è che questa nota lacustre è l'effetto di mesi e mesi di ristorante giapponese? :-)
finisco qui il mio sproloquio e aggiungo che uno dei pochi modi di sentire il vero muschio di quercia è quello di provare l'olio essenziale della florapisa. è muschio quercino al 50% ma è strabiliante. come lo è il Sandalo sempre stessa marca: Una volta provata la densa resina, i profumi al sandalo di qualsiasi nicchia li odierete!
fine delle trasmissioni!
Anonimo ha detto…
Cara BeB, come al solito tutto perfetto ;)
In realtà lasciami aprire una diatriba linguistica su quanto l'italiano sia fuorviante rispetto all'inglese sulla parola muschio. Infatti l'inglese adotta due parole diverse per identificare due cose diverse: MOSS per identificare i muschi vegetali (oakmoss=muschio di quercia botanicamente conosciuto anche come evenia prunastri, etc...) e MUSK per identificare i muschi animali. Purtroppo al giorno d'oggi tanto per i muschi animali che per quelli vegetali viene usato sempre piu un rimpiazzo sintetico, anche se non c'è paragone proprio nella tridimensionalità olfattiva di un muschio naturale. Di nuovo citerò un profumo tanto caro: provate l'edizione vintage di Vol de Nuit di Guerlain il cui fondo era un tappeto boscoso di muschio di quercia (Gretel mi sa che potrebbe piacerti, soprattutto il parfum vintage :)) e provate la nuova edizione. Tutta un'altra storia!
Gretel, a proposito, ma tu cerchi poi un profumo con del MUSK o del MOSS?
Magnifiscent
gretel ha detto…
proverò questo Guerlain, il cui nome vol de Nuit e la bottiglia decorata come un'elica in stile art decò che ho visto in una vetrina è affascinante quanto lo scrittore da cui il nome è ispirato. sperando di trovarlo in una versione non troppo, diciamo, contemporanea ;-)

Magnifiscient, io cerco proprio il Musk: quella nota animale fremente che ho nella testa e che non riesco a ritrovare in nessuna sterile versione che si spaccia per animalesca. Solo una volta mi è parso di sentire quello che cercavo, ma è stato un attimo, un fremito: in Gold di Amouage. Ma è un profumo troppo opulento e la nota si disperde troppo, in tutto quel liquido.
Anonimo ha detto…
Gretel, capisco il tuo disappunto nel cercare un profumo al musk: con la dilagante mania "cleansmelling" dell'ultimo 20ennio tutti i profumi sono diventati noiosamente politically correct e pure quelli che non lo erano sono stati brutalmente ingentiliti e piegati al nuovo regime olfattivo perdendo parte del loro fascino ferale. Anche io adoro il musk e ne ho trovati davvero pochi in grado di soddisfare le mie voglie. Hai provato Musc Ravageur di Malle? Forse per te è troppo educato e ingentilito da bergamotto, vaniglia e cannella. Mi pare di ricordare che anche Muscs Koublai Kahn non ti avesse soddisfatto (beh li ci sono anche altre componenti animali). Il muschio di Kiehl's lo conosci? E' un po lineare per i miei gusti, ma la nota di muschio non è male.
Spero poi di non sembrarti ridicolo citandoti un vecchio ed ormai introvabile profumo "nostrano", ma ricordo che il vecchio Annabella (si, proprio i pellicciai pavesi). Chi se lo ricorda? Aveva un densissimo fondo animale, spesso, quasi oleoso che non ritrovo in nessuno dei profumi venduti al giorno d'oggi (mi viene il dubbio che oggi forse sarebbe un tantino fuori legge per le componenti usate heh). L'ultimo suggerimento che ti do a proposito di note animali è Nuit Noire di Mona di Orio: un fiorito animale ispirato alle dive del cinema in bianco e nero dove prevale piu la componente resinosa-animale rispetto a quella fiorita.
Magnifiscent
gretel ha detto…
Carissimo Magnifiscent, quando ho indossato dei sample del Musc R. di Malle curiosamente le persone vicino dicevano che era perfetto per me ma io non sono mai riuscita a sentirlo "mio": forse troppe spezie e cannella, come dici tu, non mi convincono nonostante sia una composizione magnifica. L'effetto su di me di Mkk lutensiano è davvero quello di una stalla a cielo aperto :-) quindi, malinconicamente ci ho rinunciato. Ecco: quello di Kiehl's si avvicina molto ( l'olio, non il profumo) a quello che intendo, ovvero caldo, avvolgente, ma dopo qualche giorno inizio a sentirlo stucchevole, per via di quei fiori gentili nel finale che mi spezzano l'incontro con la parte più "selvaggia". Non tedio ulteriormente il forum con la mia ricerca spasmodica del Musk perfetto e ti ringrazio per le informazioni preziosissime! aggiungo che sono certa che il profumo di Annabella fosse qualitativamente superiore a molti dei nicchia odierni. mi raccontava una brava profumiera milanese che fino agli anni 80 anche i profumi delle case meno elitarie ( tipo Charlie della l'oreal, per intenderci, o Capucci) avevano uno standard di qualità altissimo: meno marketing e più sostanza. Hai mai sentito "mon parfum" di Paloma Picasso? è un Chypre complesso come una ricetta di una strega in una notte invernale, pieno di sfaccettature e soprattutto ipnotico: emanava un calore interno che proveniva proprio dall'uso sapiente del civet/zibetto. Nessuna molecola sintetica, per la mia modesta conoscenza,è ancora riuscita a riprodurre questo piccolo fuoco magico. Il paloma picasso degli ultimi anni è solo un pallido ricordo. Ho sentito un Vol de Nuit che, a detta della profumiera, si avvicina molto alla versione originale e ho compreso il tuo consiglio: mi pare di aver sentito effluvi di muschio quercino, spezie e una impronta secca, quasi maschile, sicuramente niente leziosità. medito futuro acquisto e vado a caccia di Nuit Noire! grazie ancora.
Marika Vecchiattini ha detto…
Magnifiscent, grazie per la precisazione, in effetti in questo caso l'italiano è meno preciso dell'inglese!
E grazie anche per il prezioso suggerimento, anch'io come Gretel proverò il parfum di Vol de Nuit, sperando di trovarne una versione non troppo nuova. Gretel tesora, se lo trovo te ne mando un pò!
Eppoi, sono sicra di avere a casa un mignon di AnnaBella. Vado ad aprire la cassapanca e a ispezionare le scatole...
Anonimo ha detto…
Gretel,
purtroppo di Mon parfum ho sentito solo una versione moderna ma posso immaginare cosa fosse in origine: uno di quei chypre favolosi e setosamente felini. Concordo poi con la tua amica profumiera e aggiungo che in genere tutto aveva una qualità superiore e meno marketing di ora in genere (anche perchè usciva un profumo nuovo ogni n anni e non n profumi nuovi ogni anno).
Mi fa piacere poi che abbia apprezzato Vol de nuit: l'ho sempre trovato perfetto associato all'immagine di un carattere libero e forse dall'apparenza un po ruvida, ma caldo e pieno di tenerezza in fondo. Non a caso era il profumo preferito di Catherine Hepburn. :)
Cara BeB, fammi sapere se ritrovi il tuo mini di annabella e come lo senti.
P.S. Nel caso trovassi un vol de nuit parfum vintage e non sapessi a chi mandarne un assaggio... ;)
Magnifiscent

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