Taste


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Dal 14 al 16 marzo alla Stazione Leopolda di Firenze si svolge la IV edizione di Taste: 3 giorni di assaggi, scoperte, acquisti ed eventi sul gusto (V.le Fratelli Rosselli, 5, Aperta al pubblico con orario 10.30-20.30 -lunedì 9.30/16.30- Ingresso per il pubblico € 10). Taste è il salone del gusto e delle idee, un originale percorso dedicato alla scoperta della diversità culturale e biologica dei cibi. A ogni appuntamento il salone rinnova la sua avventura sul terreno del lifestyle, che sempre più oggi è fatto non solo di abiti e accessori, di oggetti di design, di viaggi, ma anche e soprattutto di cibi e di vini di alta qualità. Per questo Taste è al tempo stesso un grande department store legato al cibo, un libero percorso di assaggi, un luogo di dibattito cultural-gastronomico.
TASTE propone un viaggio in 5 tappe:
- il TASTE TOUR è un percorso alla scoperta e alla degustazione dei prodotti delle aziende, per conoscere e approfondire le ricchezze gastronomiche del nostro paese;
- l’area TASTE TOOLS presenta gli oggetti, i capi d’abbigliamento e le attrezzature legati al mondo della cucina,
- TASTE PRESS è una selezione di riviste e di progetti editoriali dedicati all’eno-gastronomia e alla cultura del cibo;- i TASTE RING sono l’arena ideale per incontri-scontri, organizzati e condotti dal Gastronauta, su temi accesi e stuzzicanti, per alimentare le idee attorno al gusto e al cibo di qualità;
- alla fine del viaggio il TASTE SHOP offre la possibilità per i visitatori di acquistare tutto quello che hanno visto e assaggiato durante il percorso.
La grande novità di questa edizione è Fuoriditaste, il programma off del salone: eventi, incontri, occasioni promozionali, di spettacolo e di cultura che si svolgono in vari luoghi della città – in spazi pubblici e privati, al chiuso e all’aperto – e che riguardano non soltanto l’eccellenza del mangiare e del bere, ma tutto ciò che è collegato e collegabile alla vasta galassia del gusto e dei piaceri del buon vivere.
Taste è organizzato da Pitti Immagine e Centro di Firenze per la Moda italiana
Trovate qui tutte le altre info!

ENGLISH TEXT
From March 14-16 the Stazione Leopolda in Florence will hold the fourth edition of Taste: 3 days of tastings, discoveries, shopping and events on taste (V.le Fratelli Rosselli, 5, Open to the public open 10.30-20.30 Monday-9.30/16.30 - Tickets for the public € 10). Taste is an exhibition of taste and ideas, a unique path dedicated to discovering the cultural and biological diversity of foods. At each appointment the salon renews his exploration of lifestyle, which today is not only made of clothes and accessories, design, travels, but also and especially of high quality food and excellent wines. Taste presents itself as both a major department store specializing in food and a free, guided tasting path, and a place of cultural and gastronomic debate. TASTE offers a 5-stage journey:
- TASTE TOUR is a path to discovery and tasting the products of companies to understand and address the gastronomic riches of our country;
- TASTE TOOLS area displays clothing and equipment related to the world of cooking,
- TASTE PRESS is a selection of magazines and publishing projects dedicated to gastronomy and food culture;
- TASTE RING is the ideal arena for meetings, organized and conducted by Gastronauta on and tantalizing themes;
- At the end of the trip TASTE SHOP offers an opportunity for visitors to buy everything they saw and tasted during the trip. The great novelty of this edition is Fuoriditaste, the off program of the exhibition: events, meetings, promotional opportunities, entertainment and culture taking place in several places in the city - in public and private spaces, indoor and outdoor - and which affect not only the excellence of eating and drinking, but everything is connected and linked to the vast galaxy of taste and the pleasures of good living.
Taste is organized by Pitti Immagine and Centro di Firenze per la Moda italiana

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Commenti

Anonimo ha detto…
B&B, ho una domanda personale da farti: non so che cosa tu faccia nella vita, ma non hai mai il rimpianto di non avere fatto della tua passione una professione, e cioè di non essere diventata un 'naso', una creatrice tu stessa? e, se la risposta fosse si, quali sono i motivi per cui è andata così? -prisca-
Anonimo ha detto…
ciao B&B, sono ancora io, Prisca.
tra i profumi che ho sentito ultimamente mi hanno molto colpita 'louanges profanes' e 'l'ombre fauve' di Pierre Guillaume. entrambi mi sono sembrati indicativi di un nuovo modo fare profumeria: il profumo in questo caso serve a risvegliare emozioni che stanno già potenzialmente dentro di noi più che provenire da sollecitazioni del mondo esterno.
la maternità, il rapporto anche fisico con una purezza non disgiunta dalla sensualità in un caso, e la lascivia di un istinto animale, addirittura bestiale, potente ma sopito dentro ciascuno di noi, nell'altro.
inutile dire che entrambi i profumi, specialmente il secondo, mi hanno affascinata, è un po' come fare un viaggio dentro se stessi.
vorrei sapere da te che sei esperta cosa ne pensi e se altri prima di Guillaume hanno percorso questa strada e con quali esiti.
bacioni
Marika Vecchiattini ha detto…
Ciao Prisca, diciamo che ad un certo punto della mia vita non ho avuto il coraggio di vivere al 100%la mia passione, di darle la priorità. Tutto quello che m'interessava aveva un odore, e imparare il mondo dei profumi era quello che mi interessava davvero, ma l'unica scuola che dava una formazione allora era l'ISIPCA e io non sapevo il francese, non avevo il necessario diploma in chimica, nè avevo la cifra richiesta per iscrivermi.
Così ho lasciato perdere e per il dolore di rinunciare al mio sogno, ho abbandonato del tutto il mondo dei profumi per un pò. Forse ho sbagliato (avrei potuto studiare tre anni, imparare la lingua, prendermi un diploma e mettere da parte dei soldi... non sarebbe stato un sacrificio enorme, no?), o forse era semplicemente troppo presto e la mia passione aveva bisogno di essere messa alla prova. In ogni caso, quel processo che ho interrotto bruscamente intorno ai 20 anni l'ho riavviato dieci anni dopo, da grande. Nel frattempo ho imparato a non essere rigida nel valutare cosa posso fare e cosa no. Ci sono cose che mi riescono anche se mi sembrano enormi e altre che mi sembrano ovvie e scontate e che invece non mi riescono per niente. Ho imparato che l'importante è quanta pasisone hai per una cosa, ed è questa che trasforma i sacrifici in gioia e i sogni in realtà. Ho imparato ad avviare un processo, entrarci totalmente dentro con entusiasmo e senza risparmiare energie e tempo, e poi stare a vedere cosa ne esce fuori. Se è una cosa giusta per me, se mi dà gioia farla, si concretizza da sola e si amplia, cresce da sè, senza che io mi ci debba arrabattare, e degli eventuali sacrifici non sento il peso. Ma questo l'ho imparato da grande, a vent'anni tagliavo ancora le cose con l'accetta... In questi 6-7 anni sono successe moltissime cose inaspettate e tantissime altre ne succederanno: il blog, la formazione tecnica iniziata e che quest'anno proseguirà alla grande, letture, studio, conoscenze... Io non mi risparmio niente, se arriverà anche la composizione sarà una gioia, altrimenti vuol dire che arriveranno altre cose che mi entusiasmeranno e mi interesseranno di più. In ogni caso, sarete sempre voi, i primi a sapere tutte le mie scoperte. Bella domanda, ti ringrazio. Sull'altro commento ti rispondo dopo!
Anonimo ha detto…
grazie per la tua risposta, anche io ho un'età in cui riesco a guardare dentro di me in maniera più disincantata. e qualche volta ho l'impressione di non avere sfruttato delle occasioni e di avere sottovalutato alcune mie inclinazioni: insomma forse nemmeno io stessa mi conoscevo bene. o forse semplicemente doveva andare così, e questa doveva essere la mia vita. e comunque anche io ho la sensazione di essere in continua evoluzione.
e trovo sempre bello e istruttivo confrontarmi con altre donne. bacioni -prisca-
Anonimo ha detto…
C'è qualcosa di magico in te perchè vivi la magia nel tuo quotidinano: incontri, conoscense, coincidenze, occasioni...

Alessandra di Varese
Boudoir 36 ha detto…
Ciao B&B, nessuno può capirti meglio di me. Se guardo indietro nel tempo non so neanche come sono arrivato dove sono adesso. Prima la mia vita era più serena, con molto tempo libero. Adesso ho mille preoccupazioni, mille fatiche, ma anche tanta gioia nel fare ciò che mi da libertà di espressione e soddisfazione! Anche io ho adottato la filosofia di andare avanti fino a dove la strada e la vita mi porta e finora sono contento di dove mi ha portato. Oggi sono contento di aver letto questa tua risposta. E ti ho anche ringraziata per un bel suggerimento che mi hai dato involontariamente su graindemusc...
Baci e a presto!
Marika Vecchiattini ha detto…
Ciao prisca eccomi qua, il tuo commento è estremamente interessante. Mi sembra di poter dire che il pregio della profumeria artistica stia nel tentativo dell'autore di esprimere una sua visione intima, una sua emozione: quando questa visione risuona con qualcosa che abbiamo dentro anche noi, l'incontro è ci fa vibrare. Riconosciamo il messaggio e ci emozioniamo perchè il creatore ha saputo esprimere qualcosa di così umano, a volte quotidiano (come la maternità, che ad esempio citi tu), in maniera viva e diretta, come un pugno nello stomaco. Il profumo è arte, e l'arte fa proprio questo. Quando leggo certe pagine di Baricco, ascolto un pezzo di Jeff Buckley, guardo un dipinto di Van Gogh, ci riconosco dentro qualcosa che è anche mio, qualcosa che è stato espresso in un modo che io non saprei mettere insieme. E siccome sento che mi porta da qualche parte dentro di me, mi emoziono da morire. Ogni autore di profumi d'arte prova a fare questo. C'è chi si dedica a raccontare atmosfere o luoghi, chi cerca di rendere comprensibili emozioni, o l'incanto della natura... a volte lo stesso autore prova a fare ora una ora l'altra cosa. E infatti lo stesso profumo non racconta quasi mai la stessa storia a due persone diverse: c'è chi ha trovato emozioni legate alla propria giovinezza dentro i profumi Diptyque, chi ha ritrovato l'atmosfera di alcuni luoghi dentro un Artisan Parfumeur, chi si è emozionato per la sensualità animalesca di alcuni Lutens... fortunatamente al mondo c'è ancora chi si rifiuta di considerare il profumo come semplice proddotto, e infatti il panorama dei profumi d'arte si allarga sempre più.
Da parte nostra possiamo spruzzare, chiudere gli occhi e vedere dove il profumo ci porta: dentro di noi, fuori di noi, nel passato, nel futuro... Bella riflessione, grazie ancora prisca per questa possibilità di dialogo!

Alessandra, grazie di far parte di questa magìa. Non dico così per dire o per gentilezza: voi che venite qui a parlare con me contribuite in maniera enorme alla mia curiosità, alla mia "fame". Io non posso fare altro che "mangiare" e poi tornare qui a raccontarvi di cosa mi sono nutrita grazie anche alla vostra curiosità e ai dialoghi che facciamo qui. Quindi sì, grazie una volta di più.

Boudoir, sarà che qualche anno in più ci rende più flessibili e aperti, ma trovo che mettersi in cammino, far i primi passi verso qualcosa sia già enorme: quel che arriva si vedrà. Vado a dare un'occhiata su Graindemusc! :-)

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