Biche dans l'Absinthe (Victoire Gobin Daudè, 2002)

Avevo a lungo sentito parlare di questo profumo, creato da Victoire Gobin Daudè, una giovane e talentuosa compositrice francese, attiva solo tra il 2002 e il 2005. Le sue cinque creazioni (Sous le Buis, Biche dans l'Absinthe, Jardins Ottomans, Nuit au Désert, Sève Exquise), di cui oggi si trovano rarissimi esemplari, a prezzi proibitivi, sono rimaste leggendarie. Un pò come quando un cantautore giovane realizza uno, due album pieni di poesia e di eccezionale talento e poi muore, lasciando rimpianto ed amarezza per quello che avrebbe potuto essere il suo contributo alla musica, che invece è andato perso. Un pò come Jeff Buckley, insomma. Perchè lei, almeno per ora, non compone più.

Comunque, qualche settimana fa la mia amica AnnaMaria (Nyneve) riesce ad ottenere un piccolo decant di questa "Cerbiatta nell'assenzio" (Cerbiatta e non biscia. Grazie Gretel e AnnaMaria) e dopo averlo indossato, mi invia il rimanente.  Dico subito che mi è piaciuto. L'ho trovato ricco di una qualità rara nei profumi di oggi: la delicatezza. Che non è nè timidezza nè mancanza di proiezione verso l'esterno. La fragranza si sente, eccome, ma in maniera delicata. Proprio per questa caratteristica, La Biche dans l'Absinthe è una fragranza che sarebbe piaciuta al grande E. Roudnitska, che nelle sue ocmposizioni privilegiava finezza e delicatezza.
La nota dell'assenzio domina la scena dall'inizio alla fine, ma un assenzio etereo e fresco, un pò irreale, che cola luce, cristallo, trasparenza. L'assenzio è affiancato da una nota di avena, carezzevole e poudrèe, e dall'immortelle (elicriso), che aggiunge un carattere lievemente speziato/liquirizia alla composizione. La sensazione è che queste materie si sciolgano perfettamente una nell'altra, con un risultato di equilibrio e finezza davvero notevole.
AnnaMaria ha sentito anche una nota di muschio animale -molto delicata ma comunque ben percettibile- che glie l'ha fatta definire "la fidanzatina di Muscs Kubla Khan". Purtroppo, io l'avrei sentita volentieri ma...niente. E non esce nemmeno la nota "cumino" che molti sentono e che invece io non ho notato per nulla. Su di me esce "soltanto" una freschezza argentata, sottile ed eterea.
Un parfum de peau intimo, trattenuto, ideale per godersi la gioia serena delle piccole cose. La durata, pur non eccezionale, è comunque più che sufficiente, essendo una eau de Toilette. E' davvero un peccato, che  non sia più in produzione.

Ancora una volta, grazie AnnaMaria per avermi fatto conoscere questa fragranza!

Commenti

Anonimo ha detto…
Ciao,
e' da pochi giorni che ho il piacere di leggere le tue preziosissime pagine.
Complimenti davvero ed un grazie per la passione e l'entusiasmo che ci concedi.



Markkino(Cento ferrara)
Anna Maria ha detto…
non ringraziare me ma il caro Xavier!
Sabricat Glamour ha detto…
Dopo tanti incontri Calè ai quali non ho potuto partecipare, sono lieta che ritorni a recensire profumi.
Non vedo l'ora di leggere di altri...
Rimani sempre il mio punto di riferimento.
Sabrina
Marika Vecchiattini ha detto…
Ciao Markkino, ben arrivato e grazie per le gentili parole!

Sabri, che bello risentirti... sto preparando una recensione del nuovo Heeley e di un Goutal.
In queste settimane non sono stata benissimo, non sono riuscita a scrivere tanto come avrei voluto, ma ora riprendo...

Anna ringrazia tanto Xavier da parte mia!

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