Novità in casa Penhalingon's: Juniper Sling ed Esprit du Roi

Il marchio Penhaligon's fu fondato a fine '800 da William Henry Penhaligon, un barbiere della Cornovaglia che fece fortuna a Londra diventando Barbiere di Corte e profumiere della regina Vittoria. Il negozio originale, situato vicino all’ Hammam, era frequentato da clienti esigenti, come Oscar Wilde e Sir Winston Churchill, che si approvvigionavano di Hammam Bouquet, Blenheim Bouquet, English Fern e Douro (composti tra il 1872 e il 1911). La crisi economica del 1929 e la mancanza di materie prime costrinsero l'azienda a cessare l'attività nel 1940. Solo trent'anni dopo -nei primi anni 1970- l'attività fu riattivata grazie alla collaborazione tra la stilista Sheila Pickles e il regista Franco Zeffirelli, che avevano trovato un quaderno con le formule originali ancora scritte a mano. In quegli anni la tradizione maschile del marchio venne aperta all'universo femminile, e vennero composte alcune fragranze floreali di impianto classico come Violette, Bluebell, Lily of The Valley, Racquets, Cornubia ecc. Nel 2002 la società fu acquisita da una finanziaria, e dagli anni seguenti, gli affezionati di Penhaligon's iniziarono a notare un lieve livellamento verso il basso delle materie prime, con formule meno intriganti (Endymion, Ellenisia ecc). Nel 2007 Penhaligon's fu nuovamente messa in vendita, anche se a tutt'oggi risulta sempre sotto la stessa proprietà.
Ma intanto, dal 2007 ad oggi qualcosa di nuovo è successo: sembra che la proprietà abbia iniziato ad investire finalmente sul marchio, prendendo a due mani questo patrimonio della tradizione profumiera inglese per portarlo da protagonista nel XXI secolo. Forse, se un marchio non è appetibile sul mercato è perchè è “vuoto”, mentre sarebbe più utile che fosse ben vivo, vegeto ed interessante. Oppure, forse la proprietà ha capito che stava sottovalutando una gallina che, opportunamente incoraggiata, avrebbe potuto deporre uova d'oro. Oppure, Penhaligon's è stato venduto e non me ne sono accorta, ed il nuovo proprietario ha deciso di investire in creatività ed innovazione. Fatto sta che la progressione delle fragranze azzeccate negli ultimi 4 anni è impressionante: nel 2008 Elixir di Olivia Giacobetti, nel 2009 il diafano Amaranthine e lo strepitoso Sartorial di Bertrand Duchaufour, dall'estate 2009 la riedizione dei Grandi Classici del marchio nella collezione Anthology (Eau de Cologne del 1927, Zizonie del 1930, Eau de Verveine del '49, Extract of Limes del '63 ecc). Quest'anno, il brillante Juniper Sling composto da Olivier Cresp, ed Esprit du Roi, di Bertrand Duchaufour. Ogni tiro un centro.

A Pitti Fragranze io ho potuto testare e ritestare con calma entrambi gli ultimi due (mentre l'Eau Sans Pareil mi è rimasta indietro, ma provvederò). Entrambe le fragranze mantengono lo stile sobrio e vagamente understated di Penhaligon's -e questo mi fa pensare che dietro ci sia il lavoro di qualcuno che ha veramente capito il retaggio e i valori di questo marchio- eppure entrambi hanno una spinta contemporanea che mi ha conquistata.  (Continua)

Commenti

alberto ha detto…
Penhaligon's con Guerlain Floris e Caron è una delle mie case profumiere preferite.Ricordo quando nel 1976 recandomi a Londra per le classiche vacanze estive di studio mi recai come prima visita in Wellington street sede unica di Penhaligon's. Rimasi colpito dal negozio che faceva pensare più ad un laboratorio chimico che ad una profumeria mi assicurai sia English fern che Hammam utilizzati con parsimonia e tuttora ben conservati e godibili di tanto in tanto.Tra le bottiglie notai addirittura delle acque da toeletta da frizionarsi sui capelli con dei nomi esotici come Bayolea, Florimelle, Aleimma.
Il recupero in corso delle Vecchie fragranze precedentemente identificate come English Classics, oggi Anthology non può che farmi piacere.Mentre tutte le precedenti Anthology sono pressoche identiche alle originali, Sans pareil ed Esprit de Roi sono sicuramente frutto di una ricerca alternativa e non una riproposta della stessa fragranza.
Personalmente Apprezzavo moltissimo l originale di Esprit de Roi che trovavo molto simile a "Cotswold" di Dukes of Pall Mall.La nuova versione che ho provato all Olfattorio di Roma assieme a Sans Pareil, è particolarmente piacevole in quanto moderna ma con una personalità tradizionale.Aspetto ansioso di provare Juniper Sling Sicuramente un nuovo centro per Penhaligon 's. considerato il nuovo corso intrapreso.
Biagio ha detto…
Raquet formula tutta la vita.
Alessandra di Varese ha detto…
Un bel pò di mesi fa, all' Olfattorio di Milano mi hanno fatto annusare - nei loro tipici bicchierini di carta (che conservo ancora con religioso rispetto)- Elixir e Hamman Bouquet. Oggi, sono ancora qua a chiedermi quale dei due comprare. Sono entrambi talmente eccezionali ( almeno per me) che la scelta si fa difficile.
Grazie Marika, per il tuo impegno sempre vivo e brillante e per i continui aggiornamenti che ci trasmetti.
Marika Vecchiattini ha detto…
Biagio, Raquets formula è anche uno dei preferiti di questa linea!

Alberto, credo che il nuovo corso di Penhaligon's stia proprio qui, in un rinnovamento scapace di mantenere lo spirito tradizionale della profumeria inglese, "accendendolo" di modernità. E' così che la profumeria si evolve e si mantiene interessante. Anche altri marchi inglesi come Miller Harris e Ormonde Jaine hanno preso le mosse proprio dal gusto inglese -pulito ed understated-, interpretandolo con uno spirito contemporaneo che li rende interessanti. Altri come Floris sono invece ancorati alla tradizione, sono più "conservatori", ed è questo, che li fa amare da chi cerca quel genere di sensazioni. Ogni casa fa una scelta stilistica precisa, e nella profumeria di oggi c'è spazio per tutti: l'importante è che questa scelta sia chiara e portata avanti con coerenza, altrimenti si rischia la confusione, il messaggio si perde e l'identità del marchio scivola in una nebbia indefinita che non porta da nessuna parte.
Marika Vecchiattini ha detto…
Alessandra, cara, bentornata. Bella gatta da pelare eh? Sono due profumi molto belli ma indiscutibilmente diversi, così diversi che io non avrei scelta: tutti e due!
;-)
(ma non dico niente, vah, altrimenti poi mi dicono che induco in tentazione...)
Anonimo ha detto…
Ciao!Penhaligon's è per me l'aroma dell'Inghilterra che non esiste più: quella di lontanissime colonie esotiche e dei dipinti orientalisti che tanto mi piacciono;sa di lussi inenarrabili vissuti nel segreto di palazzi ricchissimi e recuperati nell'intimità di un bagno di vapore nel cuore fumoso di Londra.
Anch'io ho amato, come Alberto, lo straordinario Hammam (Rosa Otto,incenso e un qualcosa di fumoso,tra i petali, che mi ricorda, anche alla lontana, il già citato Jasmin di EldO..)così come il verde,inglesissimo Fern.
Mi impressionano poco i femminili,meno di carattere,a parer mio, di quelli destinati ai signori, talmente equilibrati nelle note dolci ed amare, da risultare portabilissimi da qualsiasi donna elegante.
Cristina
Marika Vecchiattini ha detto…
Cristina, hai ragione, una delle caratteristiche di questo marchio è proprio l'equilibrio, la misura, che nel caso dei maschili risulta in grande eleganza, mentre nei femminili porta ad un eccesso di delicatezza che rende i profumi un pò scontati, flebili, come se le signore eleganti inglesi non potessero permettersi il lusso di esprimere vigore e una personalità spiccata. Non siamo più in epoca vittoriana, e molte signore moderne si circondano più volentieri di legni, resine e fiori di carattere, però è bene che chi invece desidera rivivere quell'epoca, magari giocando a fare Jane Eyre per un giorno, abbia a disposizione profumi adatti allo scopo ;-). Per me, l'unico femminile veramente degno di nota è Amaranthine, così traslucido e umido da risaltare nel mucchio. Io da un pò sto pensando se metterlo in wishlist, quando ho l'occasione lo provo e lo riprovo... Tu l'hai sentito?
Anonimo ha detto…
Recupero la crinolina dal baule ;) e vado a provarlo di corsa!A dire il vero Amaranthine mi manca...forse l'abitudine alle fragranze energiche mi ha fatto dimenticare quelle più sfuggenti e delicate, ma dotate di fascino e di una poesia rara ai giorni nostri. Annuso, poi torno.
Cristina
Anonimo ha detto…
Buonasera e rieccomi. Complice la nuvolaglia di stamani e l’aria che non ha più nulla di estivo, sono partita alla scoperta del mondo di Penhaligon’s declinato al femminile. Come avevo già scritto in precedenza, i pregiudizi erano tanti:innanzitutto la convinzione di avere a che fare con fragranze talmente evanescenti rispetto alle sorelle destinate ai gentiluomini, da sparire dal polso e dalla memoria nel giro di poco, poi una mia personale avversione per i sentori troppo delicati. Amaranthine è stata una sorpresa. Non subito:come tutte le dame del passato ha preferito farsi desiderare per un po’ prima di rivelare lo splendore che la accompagna. Una partenza verde di fiori aggraziati e foglie di the freschissime,un nonnulla di muschio cosparso di rugiada ed ecco l’Inghilterra vittoriana che già mi figuravo prima di partire per la mia esplorazione (convinta di dovermi fermare lì). Ho tenuto in tasca la mano e la mouillette per un’ora buona, poi una spezia piccante mi ha raggiunto il naso, così l’ho tuffato nella manica della giacca scoprendo che quell’incipit frescolino aveva lasciato il posto ad un corteo sontuoso di personaggi per nulla scontati.Cardamomo, coriandolo e chiodo di garofano per iniziare:aromi delle colonie innegabilmente speziati, ma senza inutili dolcezze, per non contraddire e rendere sfacciata l‘apertura timida, gentile, quasi schiva. Poi un gelsomino conturbante, l’esotico ylang-ylang e l’aroma insolito, insieme umido,verde e dolce delle foglie di banano hanno rubato il posto alla rosa ed alla fresia. Dal giardino all’inglese alla foresta tropicale, in un giro di lancette, e non me ne ero accorta! Legno di sandalo (quello dei bauli per conservare gli scialli di cachemire, nelle lunghe traversate dalle colonie all’Inghilterra?) e fava tonka per finire in una dolcezza sognante, cullata dal canto lontano di uccelli dal piumaggio variopinto.Sorprendente fragranza Amaranthine!Così pudica e severa, dietro un ventaglio verde punteggiato di fiori e così sontuosa con la sua scia di fiori carnosi ed aromi che portano lontano il cuore.
Cristina

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