Intervista a Maria Grazia Fornasier (1/2)

Mi fa davvero piacere intervistare Maria Grazia Fornasier, fondatrice e docente di Mouillettes&Co. Un po' perchè nei suoi corsi ho imparato tantissime cose e mi sento riconoscente, un po' perchè è stata un giudice severo del mio blog e questo mi ha sempre dato sicurezza: mi ricordo benissimo gli inizi (era il 2007): ogni tanto mi telefonava per dirmi “Guarda che hai fatto un errore” e mi spiegava il perchè. E questo mi faceva sentire tranquilla: se non arrivavano telefonate, allora quello che scrivevo era corretto. Almeno tecnicamente, perchè poi abbiamo gusti e punti di vista diversissimi...

Allora partiamo: chi è Maria Grazia?
Il mio percorso lavorativo dura da più di 40 anni e si è svolto sempre nell'ambito del profumo: all'inizio mi occupavo del packaging, dall'89 sono entrata nel mondo delle essenze e ho diretto le filiali italiane di Mane e Takasago lavorando in prima persona su progetti di nuovi profumi a stretto contatto con il compositore da una parte e con l'azienda-cliente dall'altra, vivendo quindi ogni nuova avventura da entrambe le parti. Poi, nel 2004 ho deciso di mettere le mie competenze a disposizione di privati ed aziende, e ho aperto Mouillettes&Co (sito qui).

Com'è guidare un team di composizione, da un'idea su carta fino al profumo finale?
Fantastico! Il contatto quotidiano con i creatori mi ha dato davvero tanto e negli anni ho sempre cercato di assorbire da loro tutto quello che potevo.
Ma è anche una sfida, perchè come project manager è necessario saperti calare al 100% in ogni nuovo progetto, non solo in quelli che ti piacciono. In certi casi è più facile, in altri non lo è affatto. Ad esempio io non sento grande attrazione per gli orientali, eppure ne ho seguiti tanti, di progetti di profumi orientali! Certo, un brief ben fatto è la base di ogni lavoro: se il cliente ti aiuta a capire esattamente cosa desidera, tutto è molto più semplice.

Qual'è la parte difficile di un nuovo progetto?
Non potersi fermare al “Mi piace/non mi piace”, ma imparare ad operare una selezione su basi oggettive. All'inizio non mi è stato facile staccarmi dal mio gusto personale, ma in seguito mi sono accorta che più crescevano le mie conoscenze, meglio sapevo valutare le fragranze; negli anni ho imparato ad agganciare la mia valutazione ad elementi tecnici e ai valori fondanti del brief, e ad allontanarmi dalla soggettività. I miei anni di docente qui a Mouillettes&Co. mi hanno confermato che quando mancano le conoscenze tecniche è sempre il gusto personale che guida; poi, mano a mano che le competenze si consolidano, cresce anche la capacità di valutazione.

Mi sono sempre chiesta come considerano gli altri specialisti il fatto che tu diffonda conoscenze tecniche che a loro sono costate decenni di studio?
Le persone che sono state miei colleghi o concorrenti sanno che non divulgo mai segreti, sistemi, tecnologie brevettate o altro ma solo informazioni e conoscenze di tipo tecnico e vivono la mia attività come un'agevolazione: anche loro, per lavorare meglio, necessitano che i clienti possiedano un minimo di competenza. Noi qui la offriamo in modo dettagliato cercando anche di uniformare il linguaggio, in modo che quando il cliente chiede una certa cosa sappia esattamente di cosa sta parlando, e riesca ad esprimere le sue richieste in modo da essere compreso ed accontentato.

Io della formazione di Mouillettes&Co ho usufruito già molte volte, e non vedo l'ora di poterlo fare anche in futuro, però lasciami fare l'avvocato del diavolo: i corsi non sono un po' costosi?
Ok, costosi... ma rispetto a che cosa/a chi? Se ci fosse la possibilità di paragonare Mouillettes&Co con qualcosa di simile in Italia mi porrei anch'io la domanda... ma aziende specializzate in formazione olfattiva io non ne conosco altre. Perchè un conto è svolgere formazione come qualcosa “di più” rispetto al core business aziendale, un altro conto è specializzarsi proprio in quello. Noi ogni anno costruiamo ben 20 corsi, più quelli su misura per le aziende clienti. Non è che stabiliamo un format e lo ripetiamo uguale ogni anno: ogni corso è diverso dall'altro proprio perchè è aggiornato in tempo reale!

Sì ma ammetterai che i costi delle giornate formative non sono alla portata di tutti...
Se i nostri costi ti sembrano elevati è perchè tu consideri solo le otto ore in aula, ma dietro c'è tutto un lavoro che non si vede e che determina la qualità di quello che facciamo: ad esempio, per poter organizzare il corso Materie Prime, o Tendenza, o Lanci, noi dobbiamo seguire i 300 lanci annuali più la profumeria artigianale, più le innovazioni sulle materie prime e così le 8 ore che portiamo in aula sono costate oltre 60 ore di studio e progettazione!
Inoltre tieni conto che non accogliamo mai più di 10 persone in aula, proprio per seguire bene tutti i partecipanti, e aiutarli a raccogliere il massimo dall'esperienza.
Per non dire della documentazione che resta in mano allo studente, che è di altissimo livello: una dispensa con tutte le informazioni offerte durante la lezione e, su richiesta, un Olfactorium® con 48 fragranze o materie prime. Davvero ti sembra poco?

Beh no, in effetti... 
Però la sede, lassù a Castelletto Ticino non è che invogli molto...
Ok, siamo decentrati, questo è vero. Se fossimo a Milano saremmo più vicini ad aeroporti, stazioni ecc (...anche se siamo piu vicine a Malpensa di quanto non lo sia il centro di Milano!), però alla fine, è qui che noi viviamo con le nostre famiglie. Io ho visto persone molto motivate arrivare da Bari, Catania... la lontananza non è una limitazione, se uno vuole davvero imparare.
L'intervista prosegue qui
(foto: Allure)



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