Mandrake e Digitalis (Carlos J Vinals e David Apel per Les Potions Fatales)

Les Potions Fatales (sito quie' il nome di una nuova linea di profumi ispirati a piante come la datura, la digitale, la mandragola, il papavero, la belladonna, la cicuta, ecc, ovvero piante conosciute per il loro potere curativo, vivificante, afrodisiaco che se usate in quantità eccessiva diventano vere e proprie "armi letali"
Per secoli queste piante sono state impiegate per accendere la passione, per potenziare l'energia, per guarire le malattie, ma anche per far fuori in maniera “pulita” alti prelati, nobili, politici scomodi, mogli e mariti fastidiosi… 
Alla fine è sempre la quantità a creare problemi e mai la materia prima in sé stessa, vero? Persino il sole ti uccide, se ne prendi troppo! 
Queste piante, con la loro dualità vita/morte, forse sono qui per insegnarci proprio la misura, la sobrietà, l'uso senza abuso, il non esagerare… 

L'idea di creare dei profumi ispirati alle piante “letali” non è nuovissima (penso a "Datura Noir" di Lutens, a "Mandragore" di Goutal ecc), ma non era mai stata usata come ispirazione per una linea intera, e mi è piaciuta. 
Però ho trovato diciamo… "strabiliante" uscire d'un botto con ben nove fragranze! Va bene che il fondatore di Les Potions Fatales  è Joseph Quartana (già fondatore della linea Six Scents) e credo che abbia chiara la direzione in cui vuole andare e abbastanza esperienza per sapere quel che fa, però io avrei centellinato le uscite anno dopo anno…

Le Potions Fatales sono tutte piacevoli, interessanti e nonostante il concetto che le ha ispirate non sono fragranze intellettualmente sfidanti né complicate, anzi possiedono una immediatezza vivace e molto contemporanea, ed un'indossabilità perfetta. Le ho annusate tutte ma ne ho potute indossare bene solo due: Digitalis e Mandrake.

Digitalis (di David Apel) è un verde fresco e lievemente ozonico, con una nota fruttata acidula e acerba che fa pensare ad un prato di notte, acceso da 1000 lucciole che illuminano la danza delle fate. Secondo me un'ottima fragranza, interessante, originale, con una frizzantezza esilarante che apre gli orizzonti della mente.

Mandrake (di Carlos J Vinals) invece è una sorta di orientale fruttato. E' dominato da una nota rossa e vellutata che mi ha ricordato la mela di Biancaneve, sopra un fondo legnoso e lievemente affumicato. Sensazioni contrastanti di calore/freschezza, golosità/rigore, luce/ombra. 
Contiene un misterioso accordo “Dipendenza letale” che mi ha causato uno scoppio d'ilarità. Mi piace quando un marchio mostra un po' d'ironia.


Con un costo medio di 160$ per 50ml di profumo, queste Potions Fatales non lasciano molto spazio per l'acquisto compulsivo (e forse è un bene, perchè altrimenti ne avrei già comprate tre!). 
Però potete trovare qui un fantastico cofanetto-scoperta a 56 $, su cui secondo me varrebbe la pena mettere le narici, per studiarsi bene tutta la linea e scegliere qual'è il veleno giusto per uccidere la tristezza.

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