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Con Naomi Goodsir e Isabelle Doyen

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  Entro nella stanza n.55 e vengo accolta da un ambiente completamente bianco . La moquette per terra è di uno spesso color crema, morbido e voluttuoso. Tutto il resto è bianco latte: i mobili sono stati avvolti in strati di lenzuola candide. L'idea è quella di annullare la percezione cromatica e lasciar spazio ad un'uniformità straniante.  Naomi Goodsir voleva evocare quelle notti d' insonnia quando la mente è immersa in un rumor bianco ronzante e indefinibile , che non ti permette di afferrare i pensieri, di riconoscere le emozioni.  Sei lì, alla deriva in una nebbia polverosa che ti ottunde il cervello, già mezzo intontito dal sonno eppure incapace di addentrarcisi , e ti sembra che non ne uscirai mai. Una cosa abbastanza disturbante. Nella stanza, l'unico stimolo che colpisce i sensi è un forte profumo vegetale, verde, magnetico, primitivo e gentile insieme . Ci si mette un po' a capirlo, ma è tuberosa. Anzi è il nuovo profumo alla Tuberosa di Nao

Meeting Naomi Goodsir and Isabelle Doyen

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When I enter room n.55, I find myself in a completely white environment.  The carpet on the ground is of thick creamy color, soft and voluptuous. All the rest is milk white: the furniture was wrapped in sheets.  The idea is to cancel the chromatic perception to foster a strange uniformity.  Naomi Goodsir wanted to summon those nights of insomnia when the mind is immersed in a sort of white noise, where you can't grasp your thoughts properly, nor recognize your emotions; you float, immersed in a dusty mist that dulls your brain, already half asleep yet unable to fully let go . A pretty disturbing thing. In the room, the only stimulus affecting the senses is a powerful vegetal perfume: green, magnetic, primitive, and gentle together . It takes a bit to understand it, but it's tuberose.  Indeed, it is Naomi Goodsir's new launch: Nuit de Bakélite by Isabelle Doyen. "Naomi, after four woody, resinous, leathery scents... finally you've made a floral! An

L'Ossido e L'Angelo (Rossella Gatti per L'O Profumo 2017)

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Quando Rossella Gatti mi ha contattata per mandarmi le sue due ultime creazioni per la sua linea L'O' Profumo ( sito qui ) , intitolate “ L'Ossido” e “L'Angelo ”, io non sapevo nulla di lei. Ma ora che ho provato le prime due sono ossessionata dall'idea di conoscere anche tutte le altre, mannaggia a lei! Cominciamo dall'Ossido, che si ispira all'odore della ruggine. Cioè, della ruggine che c'è a casa sua, perchè la ruggine di casa mia, purtroppo, odora diversamente. Questa qui profuma di spezie fredde, elicriso, galbano, incenso, lavanda ed un curioso sentore di sesamo tostato che non conoscevo . Al centro di quest'accordo tutto giocato su sensazioni luminose, fredde, secche, agresti, si trova una magnifica nota di ossido di rosa , pungente, metallica, con solo una lievissima sensazione fiorita di tipo “geranio”. Questa nota, piuttosto difficile da addomesticare, qui è perfettamente dosata per prendere il centro del palco senza adombrar

Intervista a Luca Maffei (2/3)

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  (l'intervista inizia qui ) Cos'è per te la Natura? La Natura è il vertice dell'ispirazione. E' una sfida a replicarla. Quando lavoravo a  Rose Taif di Perris Montecarlo  ( qui ),  Gian Luca continuava a dirmi: ”Rendila vera! Voglio annusare il fiore vivo!”. Fu una sfida difficile ma il risultato mi soddisfa molto. Invece, quando lavorai per il loro profumo  Oud Imperial , l'indicazione di Gian Luca fu completamente diversa: aveva chiesto un vero oud orientale, così come lo indosserebbero i medio orientali: ovvero ricco, pesante, naturalmente legnoso e “sporco”, terroso. Più ci lavoravo più mi diceva “Sporcalo, sporcalo!”. Quali materie prime ami particolarmente? Legni e spezie mi piacciono molto. Secondo te cosa serve per comporre buoni profumi? Il 40% di studio, il 30% di esperienza, il 20% di passione, quella che ti fa cercare, studiare, progredire e il 10% è tutta quella sfera di emozioni, sentimenti, ricordi, e sintonia con il committent

Intervista a Luca Maffei (1/3)

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Incontro Luca Maffei nel suo laboratorio di Atelier Fragranze Milano (sito qui)  un martedì mattina che sembra già primavera. Atelier Fragranze Milano è l'unica azienda Italiana nel cuore di Milano (la produzione si svolge altrove) e così Luca mi accoglie direttamente nel suo laboratorio, un luogo da sogno dove sono conservate oltre mille materie prime suddivise in categorie. Luca mi mostra anche un cassetto dove vengono custodite gelosamente alcune specialità. Poi saliamo al piano di sopra, e io inizio con la mia raffica di domande. Luca, sei un profumiere giovanissimo, eppure hai già un curriculum di tutto rispetto ( lo trovate qui , sul sito dell'Accademia del Profumo ). Inoltre quest'anno hai vinto anche l' Adjiumi Awards ( qui ), che è il premio conferito dagli appassionati veri, quelli che le fragranze le comprano, ne parlano, se le scambiano, ne sono letteralmente ossessionati. C'è una grande aspettativa su di te. La senti? Certo che la

New from Uermì: Or+Ange by Cecile Zarokian

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For their " Uermì " line, the duo of founders, Aurora-Palmiro had asked talented Cécile Zarokian a warm and modern citrusy fragrance. Not a classic Cologne, all clean and sparkling freshness without any depth, but a real citrus scent with a roundness, an immediately perceptible modernity . And above all, different from all the others. " Do you know how difficult it is to transfer an emotion? " - Aurora asks me during a cocktail party, at last edition of Pitti Fragranze - " I am aware of being a demanding customer who asks much to those who make my Uermì scents, but I have to say nobody ever came up with the exact scent I had in mind when I gave the brief. Yet I work with the brightest and most creative authors around! " How do you explain this? " Well, the fact is that you can force yourself to pass clearly the idea you have in mind, and on the other hand, the composers will do their best to get inside your vision and make it into a scent

Or + Ange (Cecile Zarokian per Uermì) 1/2

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Per la loro linea " Uermì " il duo Palmiro-Aurora aveva chiesto alla talentuosa Cecile Zarokian un profumo agrumato caldo e moderno. Non una colonia classica, tutta pulizia e freschezza scintillante senza profondità, ma proprio un profumo agrumato con un corpo, una rotondità, una modernità immediatamente percepibili. E soprattutto, diverso da tutti gli altri. " Ma sai che è difficilissimo trasferire un'emozione? ”-mi racconta Aurora- " Mi rendo conto di essere un cliente esigente e di chiedere tanto a chi compone i profumi della mia linea, però devo dire che non mi sono mai ritrovata in mano il profumo esatto che mi ero immaginato. Eppure lavoro con gli autori più brillanti e creativi in circolazione! ” Come te lo spieghi? “ Eh, il fatto è che tu puoi sforzarti di passare bene l'idea che hai in mente, e dall'altra parte il compositore farà del suo meglio per entrare dentro la tua idea e renderla olfattivamente, ma rimane sempre la visione

Eperdument (by Antonio Alessandria Parfums, 2016)

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Today I'm wearing Eperdument , Antonio Alessandria 's last work (his website is here ). When we met at Pitti Fragranze Antonio sprayed my arm with it, surprising me completely. I thought he'd never use such evident ozonic notes in any creation! " Yes, actually I'm not fond of ozonic notes but... I needed to tell the sea journey of the bride inspiring my scent , and I could not do otherwise ". He then explains the theme of the fragrance, a story that belongs to his family, but that is similar to that of many other Italian families of the last century, and (unfortunately) also of many foreign families of today: " In the first half of the twentieth century thousands of people left Italy to reach other countries, in order to start a new life with more opportunities. Among these migrants there were thousands of young women who left their loved ones to go to America and marry a complete stranger ". Who knows what courage in the hearts of these y

Eperdument (Antonio Alessandria Parfums, 2016)

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Oggi indosso Eperdument , l'ultimo lavoro di Antonio Alessandria  (sito qui ). Quando ci siamo visti a Pitti Fragranze Antonio me l'ha spruzzato sul polso, spiazzandomi completamente. Non pensavo che avrebbe mai usato note marine così evidenti in una sua creazione! “ Sì, in effetti non amo particolarmente le materie prime ozoniche, ma mi servivano per raccontare il viaggio via mare della sposina protagonista di questo profumo , e non potevo fare altrimenti! ”. E mi spiega il tema della fragranza, una storia che appartiene alla sua famiglia, ma che è simile a quella di tante famiglie italiane del secolo scorso, e (purtroppo) anche di tante famiglie straniere di oggi: ” Nella prima metà del Novecento migliaia di persone lasciarono l'Italia per raggiungere altri Paesi, dov'era possibile cominciare una nuova vita con maggiori possibilità. Tra questi emigranti c'erano migliaia di giovani donne che lasciavano i loro cari per andare in America a sposarsi con un

Scent of Mystery and Maai by Bogue Profumo

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Experiments aiming at combining cinema with odors were being made in the past decades; today I will tell you one of these, which took place in 1960, at the launch of the film " Scent of Mystery ", the only film shot in "Odorama". It was a fun and light thriller set in Spain, telling the adventures of an American tourist to save a young heiress from a conspiracy. But the hero can only identify her by her scent.  Thirty odors (including smell of coffee, salt, talc, toast and others) were made for the film, which were sprayed in the room through a device called "Smell Brain". The experiment, however, did not work too well, the machine wasn't working in synch with the film and would release odors late, with a whistle that distracted the public from the vision. Some smells were regarded too strong and nauseating. When the problem was solved it was too late: word of mouth had decreed the failure of Odorama. Other experiments with film and smells also t

Scent of Mystery e Maai di Bogue Profumo

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Di esperimenti che hanno cercato di coniugare il cinema con gli odori ne sono stati fatti tanti, nei decenni passati. In particolare, oggi vi racconto uno di questi, che ebbe luogo nel 1960, in occasione del lancio del film " Scent of Mistery ", l'unico film girato in “ Odorama ”. Si trattava di un thriller divertente e leggero ambientato in Spagna, che raccontava le peripezie di un turista americano per salvare una giovane ereditiera sconosciuta da un complotto a suo danno. Ma il protagonista può identificarla -e portarla in salvo- solo attraverso il suo profumo. Per il film vennero realizzati trenta odori (incluso odore di caffè, di salsedine, borotalco, pane tostato e altri) che vennero spruzzati nella sala attraverso un dispositivo chiamato " Smell Brain ". L'esperimento però non funzionò troppo bene, sembra che la macchina non fosse ben sincronizzata con il film e rilasciasse gli odori in ritardo, con un sibilo che distraeva il pubblico dalla vision

Intervista ad Antonio Alessandria: Nuit Rouge, Noir Obscur e Nacre Blanche

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Puoi leggere la versione inglese di questo post su Basenotes ! Durante l'ultima edizione di Esxence è stato presentato l'atteso marchio italiano " Antonio Alessandria ”. L'attesa derivava principalmente dal fatto che Antonio Alessandria è il titolare di Budoir 36, uno dei più prestigiosi negozi specializzati in profumeria artistica in Italia ( Blog qui  e Facebook qui ), inaugurato a Catania nove anni fa per diffondere la sua passione per i profumi artigianali. Una passione che va ben al di là della vendita: Antonio ha infatti approfondito le sue conoscenze studiando presso Cinquième Sens (in Francia) e Mouillettes & Co. (in Italia). Con queste premesse, la linea Antonio Alessandria (sito qui)   aveva catalizzato l'attenzione ancora prima di esser presentata!

Interview with Antonio Alessandria: Nuit Rouge, Noir Obscur e Nacre Blanche (2013)

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During the last edition of Esxence (the perfume exhibition held last March in Milan) the much-anticipated new Italian brand " Antonio Alessandria " was presented.  You can read the whole interview on Basenotes ! 

Intervista a Maria Grazia Fornasier (2/2)

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Quest'intervista ha inizio qui ) Maria Grazia, dove reperisci le informazioni, e soprattutto, le materie prime che inserisci  nell'Olfactorium®? Intanto ti spiego un cosa: Olfactorium non è un vocabolo comune, ma il nome registrato da Cinquième Sens per il contenitore di essenze che accompagna i corsi; il design dell'oggetto è proprietà di CS, e viene proposto anche in vendita separatamente, per chi vuole sperimentare da casa o per usarlo come supporto professionale. Le materie prime che abbiamo in archivio ( 731 tra oli essenziali, assolute e molecole ), che inseriamo nell'Olfactorium in base alle necessità del corso, ci sono state fornite da tutte le aziende produttrici; non solo perchè si fidano di me, ma hanno compreso che la mia attività didattica diffonde cultura, e questo conviene anche a loro. Per quanto riguarda il resto, la mia attività mi ha permesso di comporre un patrimonio di conoscenze tecniche e di materie prime che vengono aggiornate mensilmente,

Interview with Maria Grazia Fornasier (2/2)

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(This interview originates here ) Where do you acquire the information you provide your students and, and above all, the raw materials in the Olfactorium®? First, I'll tell you one thing: Olfactorium is not a common word, but the name -registered by Cinquième Sens- for the container that stores 48 among raw materials and perfumes discussed during the course The design of the object is the property of CS, and it may be purchased separately for those who want to train at home or as a professional tool. The raw materials we have ( 731 essential oils, absolutes and molecules ) we put in the Olfactorium according to the needs of the course, were purchased from all manufacturers, not only because they trust me, but also because they realized that my teaching spreads culture, and this is also good for them. As for the rest... my tasks in the industry have allowed me to build up a wealth of technical knowledge. As SFP members (Societé Francaise des Parfumeurs) we receive information

Intervista a Maria Grazia Fornasier (1/2)

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Mi fa davvero piacere intervistare Maria Grazia Fornasier, fondatrice e docente di Mouillettes&Co . Un po' perchè nei suoi corsi ho imparato tantissime cose e mi sento riconoscente, un po' perchè è stata un giudice severo del mio blog e questo mi ha sempre dato sicurezza: mi ricordo benissimo gli inizi (era il 2007): ogni tanto mi telefonava per dirmi “Guarda che hai fatto un errore” e mi spiegava il perchè. E questo mi faceva sentire tranquilla: se non arrivavano telefonate, allora quello che scrivevo era corretto. Almeno tecnicamente, perchè poi abbiamo gusti e punti di vista diversissimi...

Interview with Maria Grazia Fornasier (1/2)

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I am really happy to interview Maria Grazia Fornasier, founder and teacher of Mouillettes&Co . One reason is in her training courses in perfumery I learned so many things I can't but feel grateful, and the other is that she was a harsh judge of my blog and this has always given me quite "safe": I remember being at the beginning  (it was 2007-2008) that sometimes she phoned and told me: "Look, you wrote a mistake" and explained why. And that increased my self confidence, because if no call would arrive, it meant I spread correct infos. At least technically, because then our tastes and points of view are quite different...

Thomas Fontaine e la Maison Patou (2/2)

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(questo post inizia qui ) Per questa intervista incontro Thomas ben due volte, ed entrambe finisco letteralmente ipnotizzata da quei magnetici occhi blu... Thomas, raccontami il tuo ruolo presso Patou ! “Il mio ruolo all'interno di Patou è... creare profumi! Ovviamente per prima cosa è necessario vigilare sulle fragranze storiche, ma questo non significa che non stiamo pensando ad eventuali fragranze nuove. Ma di questo parleremo dopo". Com'è lavorare per un marchio così ricco di storia? "Bellissimo, io ho sempre desiderato lavorare per Patou! Quando studiavo all'Isipca, il patronage per i miei studi era proprio di Patou!" si vede che niente accade per caso...

Thomas Fontaine and the House of Patou (2/2)

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(this post originates here ) For this interview I met Thomas Fontaine twice, and both times I was literally mesmerized by his icy-cold blue eyes: a letal weapon he's very well aware of! Thomas, tell me about your role at Patou ! "My role at Patou is to... create perfumes! Obviously this involves monitoring the historical heritage, but that does not mean we're not thinking about any new fragrances. But... more about that later!" How is it working for a brand so rich in history? "Great, I've always wanted to work for Patou! At Isipca my patronage was by Patou!" well, nothing seem to happen by chance...

Bertrand Duchaufour: Mon Numéro e altre storie

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Il programma di Pitti Immagine Fragranze prevedeva una conferenza con Bertrand Duchaufour, compositore-artista che lavora regolarmente per Eau d'Italie, Penhaligon's e L'Artisan Parfume ur e, saltuariamente per altri marchi come Frapin, Comme des Garcons, Acqua di Parma ecc. La conferenza era stata organizzata per il lancio della nuova linea Mon Numéro dell'Artisan Parfumeur, di cui vi parlerò nel prossimo post, ma è stata una buona occasione per incontrare nuovamente Bertrand, e per ascoltarlo parlare. Ad esempio, di come abbia incontrato il profumo la prima volta : “Quando avevo 17 anni la mia fidanzata indossava Chanel N.19. Io ero affascinato da lei, dal suo profumo, ma soprattutto da come lo indossava e da come ne parlava”. Poi in tivù vide un documentario, e scoprì il mestiere del compositore di profumi. “Fino a quel momento avevo creduto che fossero Monsieur Yves Saint Laurent o Christian Dior, a comporre i profumi per le loro Maison!”