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Visualizzazione dei post con l'etichetta Profumarsi

Per fare due chiacchiere

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L'altro giorno partecipavo ad una discussione sul forum di Adjiumi   a proposito di quello che desiderano i consumatori di profumi. Ne avevamo parlato già altre volte e so benissimo che né io né i miei amici di Adjiumi siamo i "consumatori tipo" di profumi: innanzitutto indossiamo più di una fragranza al giorno, siamo forti compratori e abbiamo idee chiare su cosa cerchiamo; inoltre siamo disposti a spendere senza grossi sensi di colpa, se la fragranza vale. Quindi il discorso non verte quasi mai su quello che vorremmo noi, ma sui gusti del pubblico medio.

So to speak...

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The other day I was contributing to a discussion on the Adjiumi forum on what consumers seem to want, perfumes-wise. We'd already talked about it on other occasions and I'm aware that neither I nor my Adjiumi friends may be considered "average consumers" : first, we wear more than one fragrance per day and have strong opinions and likes/dislikes, then we're willing to spend, if the fragrance is worth. 
So, we were trying to guess what the average consumer would like to buy today.

Scaldare l'inverno

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Vi racconto cosa si trova in questo momento, nella parte anteriore della mia mensola, cioè quello che sto indossando in queste settimane gelate. Sono tra i miei profumi preferiti di sempre, in ogni condizione e temperatura ma alcuni di questi danno il loro meglio proprio al freddo, io me li sto godendo alla grande. Innanzitutto un patchouli per me irresistibile: Coromandel della linea Exclusifs di Chanel, che la cara AnnaMaria, che ormai mi vuole bene, mi ha mandato per coccolarmi (e non finirò mai di ringraziarla). Ho finito gli 8 ml, e sto iniziando a guardarmi intorno per reperirne una bottiglia. Al limite, da condividere con qualcuno. E' un patchouli molto particolare: ombroso, terroso eppure di una raffinatezza estrema. Molto presente e persistente, mi ha regalato complimenti inattesi per due giorni di fila (e non mi è MAI successo prima). Un altro grande classico del periodo invernale per me è l'Imperial Opopona x delle Nereides, un tripudio di legni e resine che mi fa s

E quando non ci piacciono più?

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Quando un profumo non ci piace più cosa ne possiamo fare per non buttarlo?Innanzitutto dispiace, con quello che costano, eppoi sembra un pò di abbandonare un vecchio amico. Magari non desideriamo più indossarlo, ma buttarlo via è assolutamente fuori discussione. Esiste un'alternativa valida alla pattumiera? Ebbenesì, dopo attenta considerazione, lettura di numerosi libri e conversazioni con persone degne di considerazione sono giunta alla conclusione che i profumi che non indossiamo più possono effettivamente riciclarsi e avere una seconda vita. Ecco come: 1 Il profumo resta un profumo In genere cerco di organizzare degli scambi (vedi la mia swaplist). Funziona benissimo e mi permette di liberarmi di ciò che non uso più, e conoscere molte fragranze a cui magari non mi sarei avvicinata. Ad esempio ho swappato Vanille Ambre di CSP con due profumini di Carrement Belle che non conoscevo. Uno dei due mi è piaciuto tanto che l'ho finito in un lampo, l'altro... è finito sulla mia

Profumo di Primavera

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La primavera ormai è qui. Le giornate sono sensibilmente più lunghe e più tiepide, e ieri sera mi sembra persino (mi sembra, ma non sono sicura) di aver sentito le prime rondini. Così oggi pensavo alle fragranze ideali per sintonizzarmi con questo periodo dell'anno, per esplorarne tutti gli stati d'animo. Così ho fatto una listina, che vi riporto: Apres l’Ondèe (Guerlain) . Al numero uno in ogni momento dell’anno, è specialmente evocativa della primavera. Non descrittiva come una foto ma appunto, evocativa. Come un haiku. Jasmin de Nuit (The Different Company) : mi piace da morire la freschezza selvaggia del gelsomino “verde”, non ancora addolcito e addensato dal sole caldo dell’estate. Diorissimo (Christian Dior) ; le campanelle dei mughetti si svegliano dopo il letargo sottoterra, e iniziano a squillare sui prati “dlin dlon …correte tutti… dlin dlon … la primavera è arrivata!”. Aimez Moi (Caron) come omaggio alle violette, che come ogni anno stanno facendo del loro meglio pe

Profumare i vestiti?

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...dipende da come reagisce il profumo e dalla concentrazione che stiamo usando. Dopo un paio di volte in genere si riesce a capire come si evolve una certa fragranza: scoprirete che molti profumi sui tessuti muoiono, ma se li metti a pelle, il calore umano li scalda, donandogli vita e colore,invece molti altri danno il meglio sui vestiti, mentre sulla pelle tendono ad assottigliarsi troppo velocemente. Diciamo che avete deciso di profumarvi usando i vestiti anziché la pelle, perché avete una pelle delicatissima, perché è estate o perché un certo profumo dà il meglio sulla stoffa. Intanto non spruzzate mai troppo vicini all’oggetto, non volete che si inzuppi, solo che prenda un aroma piacevole. E siccome sui vestiti gli odori tendono a fissarsi molto a lungo, almeno non rischierete che sul vostro pullover preferito resti x tutto l’inverno un certo profumo, che oltre a sovrapporsi agli altri profumi che indosserete via via, vi potrebbe costringere a ripetuti lavaggi. Spruzzate sui pols

Bon Ton e Profumo

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In genere, quando spruzziamo una fragranza e non la stiamo testando (quindi non la annusiamo ogni dieci minuti per capire come si trasforma) ma semplicemente la spruzziamo ed usciamo, il nostro naso l’avverte in maniera definita solo per pochi minuti, poi pian piano si abitua ed avverte solo i cambiamenti, il passaggio dalle note di testa alle note di cuore, ad esempio. Quando il naso si assuefa (soprattutto se la indossiamo spesso e il nostro naso la conosce bene) dobbiamo fare maggiore attenzione a non sbagliare la quantità, perché quello che avvertiamo poco potrebbe essere eccessivo per altri. Senza contare i gusti e i ricordi legati ai profumi: per me Opium di YSL potrebbe essere l’aroma del Paradiso mentre per il mio collega d’ufficio potrebbe essere nauseante, o magari potrebbe ricordargli una suocera invadente che detesta.! Una buona regola è quella di profumarsi leggermente meno di quello che sembrerebbe giusto (a meno che non siamo a casa nostra). Il profumo deve staccarsi dal

Il profumo sulla pelle

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A meno che non siano espressamente studiati per i capelli, evitate sempre di spruzzare la fragranza nella zona della testa, perchè a contatto con i capelli i profumi virano in maniera imprevedibile e spesso sgradevole. Oltre a rovinarli, perché contengono alcol. Se una Colonia si può spruzzare generosamente su tutto il corpo, l’EDT richiede solo qualche spruzzo strategico in più punti: sui polsi, nell’incavo del gomito, dietro i lobi delle orecchie, in mezzo al dècolletè, dietro alle ginocchia. Attenzione, non tutti questi punti assieme altrimenti rischiate di tramortire chi si avvicina. Scegliete due punti (ad es. polsi e lobi, o incavo delle ginocchia e dei gomiti) e spruzzate lì. Sono tutte zone dove il sangue scorre più in superficie e quindi la temperatura della pelle è leggermente più alta. Il calore della pelle “scalda” il profumo, così le molecole evaporano meglio e sprigionano meglio la loro fragranza. Poi un paio di spruzzi generali a metà altezza, dentro cui “entrerete” per

Parfum, Eau de Toilette o Eau de Parfum?

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Le denominazioni Parfum (o Estratto), Eau de Toilette, Colonia, Eau de Parfum indicano la concentrazione degli oli essenziali all’interno del solvente scelto. Iniziando dalla concentrazione più bassa, l’Acqua di Colonia ha una concentrazione del 3-5% di oli essenziali in una miscela di acqua ed alcool; l’Eau de Toilette ha una concentrazione oli essenziali che varia tra il 5 e il 10%, in una miscela di acqua e alcool; l’Eau de Parfum ha una concentrazione tra il 7 e il 15% in alcool ad alta gradazione; il Parfum/Estratto/Extrait ha la concentrazione più alta di oli essenziali: tra 15 e il 20% in alcool ad alta gradazione. Una concentrazione maggiore, naturalmente, dà vita ad un aroma più intenso e spesso anche più persistente. Ma non solo: ad una concentrazione più alta e con un diverso solvente alcune note possono svilupparsi meglio, in maniera più presente o più rotonda. Questo è il motivo per cui a volte una stessa fragranza, a seconda che la si indossi in concentrazione EDP o i