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I Profumi delle Cinque Terre

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Few weeks ago I met Pier Carlo Pinotti, creator of the brand "I Profumi delle Cinque Terre" (Fragrances of the Cinque Terre). He wanted to show me his work, and so we went downtown for a drink and a chat. The adventure of "I Profumi delle Cinque Terre" was born less than two years ago when the family’s pharmacy was about to celebrate 100 years of activity. Such an anniversary deserved a celebration to remain over time, and together with his wife they thought of creating a perfume for the occasion, to be sold in the pharmacy during the whole year. But then he got deeply into it, and chose to create an entire line, to be launched on the market. So Pier Carlo, a retired industrial engineer, set to start a completely new course of studies.

I Profumi delle Cinque Terre

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Qualche settimana fa ho conosciuto Pier Carlo Pinotti, creatore del marchio "I Profumi delle Cinque Terre". Voleva farmi conoscere la sua linea di fragranze, e così ci siamo visti per un aperitivo in centro. Mi ha raccontato che l'avventura dei Profumi delle Cinque Terre è nata meno di due anni fa, quando la Farmacia di famiglia festeggiava 100 anni di attività. Un anniversario come quello meritava un festeggiamento che rimanesse nel tempo, e insieme a sua moglie ha pensato di creare un profumo da vendere in negozio per tutto l’anno. Ma poi, dì lì a prenderci gusto e voler creare una linea intera, da proporre sul mercato, è stato un attimo. Così Pier Carlo, ingegnere industriale in pensione ha deciso di mettersi a studiare per capirne di più. E’ capitato qui sul blog, ha letto i miei post e i vostri commenti, ha captato spunti, preso suggerimenti.

Hypnotic Poison Elixir (A volte ritornano)

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SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT! Qualche giorno fa dovuto comprare Hypnotic Poison. Per la seconda volta. Avevo preso qualche anno fa HP in un momento di follia, l'avevo indossato un pò e poi l'avevo scambiato perchè mi ero stufata. Quando uscì l'originale, nel 1998, firmato da Annick Menardo, mi sconvolse. Lo trovavo rivoltante, fantastico, importabile, il profumo più sfacciatamente impudico e carnale mai annusato (ricordo una recensione "donna che trascura l'igiene intima" che mi fece sbellicare dalle risate). Non avrei mai potuto indossarlo però; mi sarei sentita nuda, ad uscire con quel profumo addosso. Ebbe un successo fulminante. Purtroppo però fu riformulato perdendo, secondo me, gran parte della sua individualità. Ma tant'è, un paio d'anni fa lo comprai lo stesso. E poi me ne disfai. Avrei voluto l'originale, mannaggia. Finalmente, ero pronta. L'anno scorso però, il perfido Francois Demachy (direttore artistico di LVMH) ne fece una version

Casta Diva e Patchouli - Nobile 1942

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Ho incontrato Stefania nello showroom di Nobile 1942 ad Arenzano. Un posto accanto al torrente, tra cinguettii e stormir di foglie. Il posto ideale, per parlare di profumi. Mi aveva invitata perché stanno lanciando una nuova linea, e voleva presentarmi le fragranze di cui poi vi parlerò in un post apposito. La mia visita allo show room di Nobile 1942 però, è stata fantastica anche per un altro motivo: poter vedere il laboratorio. Nobile 1942 importa diversi marchi di nicchia (Frapin e Nougat Body to Home sono i miei preferiti), ma la loro attività nasce intorno alla loro linea, Nobile 1942, i cui profumi vengono composti proprio qui. Stefania mi ha portata a vedere il magazzino dove stoccano gli ordini da evadere e il laboratorio. Vi metto qui un po’ di foto: la bilancia di precisione, imbuti e fiale, i contenitori delle essenze, la filtratrice, la graffatrice per chiudere gli spray sui colli delle bottiglie. Fanno tutto a mano, persino appiccicare le etichette, inscatolare i flaconi e

Casta Diva and Patchouli - Nobile 1942

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I met Stefania in the " Nobile 1942 " showroom in Arenzano. A place beside the river, between flocks of birds and trees. The perfect place to talk about perfume. I was invited because they are launching a new line, and wanted to introduce me to their fragrances, of which I'll tell you in a separate post. My visit to the showroom, however, was fantastic also for another reason: I could see the laboratory. Nobile 1942 imports in Italy several important niche brands (Frapin and Nougat Body to Home are my favorite), but all the business was born around their line, Nobile 1942, and these fragrances are made right here. Stefania took me to see the warehouse where orders are stored and the laboratory. You can see pics here: the precision balance, funnels and bottles, essence containers, the filter, the device to close spray bottles. They make everything by hand, even stick labels, can bottles and all the rest. They recently released Casta Diva and Patchouli. Casta Diva is a fre

Le Labo: Labdanum18 e Oud27

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Indossando Labdanum18 si capisce che è proprio da qui che nascono tutte le fragranze con note ambrate, spesso definite “orientali” per la loro opulenza e il loro mistero. E’ una nota che a me piace moltissimo per la sua personalità intensa e dolce ma non zuccherina capace di risvegliare i sensi. Soffice, carezzevole come un guanto di velluto, esprime una profondità ed una rotondità capaci di rendere sontuosamente sexy qualsiasi fragranza in cui partecipa. La prima volta che l’ho spruzzato ho subito pensato “Shalimar!” ed in effetti è uno dei componenti che più caratterizzano questo famoso orientale del secolo scorso. Imparare i grandi classici permette di scoprire la bellezza e la qualità nel moderno, per questo ci tengo tanto, a scoprire i doni della profumeria del passato. Qui il labdano è associato ad una nota di zibetto (non credo naturale, sarà zibettone) che lo rende ancora più animale, caldo, intenso. Una bellissima esplorazione del tema del Labdano ma dopo un po’ tende a stufa

Le Labo: Labdanum18 and Oud27

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Wearing Labdanum18 one can understand that it's precisely here all amber fragrances with oriental notes, comes from. "Oriental" stands for opulence and mystery. Labdanum is a note I adore for its intense personality and sweet but not sugary body, capable of awakening the senses. Soft, caressing like a velvet glove, provides a depth and roundness that can make any fragrance sumptuously sexy. The first time I sprayed it, I immediately thought "Shalimar!" and in fact labdanum is one of the characterizing components of this oriental masteripece of the last century. Learning the great classics helps to discover the beauty and quality in today offerings, this is why I care so much about perfumes of the past. Labdanum here is associated with a hint of civet (I believe zibettone) which makes it even more animal, warm and intense. A beautiful exploration of the labdanum theme, but after a couple of days I dropped it because it has a thick sweetness I found almost excessi

Le Labo: Rose31 e Vetiver46

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In questi giorni sto girovagando tra le fragranze Le Labo e in particolar modo tra Rosa31, il Labdanum18, il Vetiver46 e l’Oud27. Ho voglia di parlarvene perché le ho trovate particolarmente convincenti, moderne, creative, eppure non troppo pulite e scintillanti. Conservano un che di terreno e “sporchetto” che mi è piaciuto molto. Vi invito a vedere il loro sito dove troverete un’animazione che ho trovato esilarante sul loro Manifesto artistico. Le Labo insiste sulla non massificazione delle fragranze, sulla non omologazione del gusto e dello stile, ed infatti sebbene le loro creature siano molto diverse tra loro, create da artisti con gusti e percorsi differenti, si sente la firma del marchio, una firma che parla di misura, di una raffinatezza sobria e non esibita, dove però c’è spazio per qualche eccentricità che regala personalità alla linea nel suo insieme. Ma ho subito lasciato perdere il bla bla e mi sono concentrata sulle fragranze. Ho iniziato dalla rosa perché so che io e que

Le Labo: Rose 31 and Vetiver 46

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These days I'm wandering among Le Labo fragrances and especially Rose31, Labdanum18, Vetiver46 and Oud27. I am writing about them because I found them particularly convincing, modern, creative, yet not too clean and sparkling. They retain a "dirty-ish" quality which I like very much. I invite you to take a look at their website with the artistic manifesto, and at an animation I found really amusing. Le Labo insists on the non-massification of fragrances, non-omologation of taste and style, and in fact their creatures are very different, skillfully put together by artists with different tastes and paths, and they all show the distinctive sign of the mark, whispering measure, simple refinement not at all showy, but where there is room for eccentricity that gives personality to the line as a whole. But I soon dropped the bla bla and focused on fragrances. I started with Rose31 because I know that this note and I have little to share, but I must say I really liked this one.

Chypre Vintage

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In questi giorni ho deciso di confrontare 3 profumi Chypre che Nynive e io abbiamo trovato su Ebay. Il primo è Chypre di Ivel , nato nel 1930, il secondo è lo Chypre di Coty (1917) e il terzo è lo Chypre di Regency 55 , di cui non ho trovato riferimenti su nessuno dei miei libri, ma il cui flacone potrebbe essere degli anni ’40. Anche se la classificazione dei profumi rimane piuttosto aleatoria, con molti profumi che rientrano facilmente in più categorie, la famiglia Chypre può avere sfaccettature più fruttate, fiorite, verdi/fougère o cuoiate/animali. In ogni caso, quando sentite un contrasto tra brillanti note di apertura agrumate (soprattutto bergamotto) e note di fondo grevi, legnose/ruvide o verdi come il muschio di quercia e il galbano, o calde e speziate come il cisto labdano e il sandalo, in genere state annusando uno Chypre. E’ proprio dall’armonico integrarsi di due sensazioni così diverse, che nasce il fascino della famiglia Chypre, che in effetti è un po’ difficile da avv

Vintage Chypres

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In these days I decided to compare 3 Chypre scents that Nynive and I found on Ebay. The first is a 1930 release from the firm Ivel, the second is legendary Coty ’s Chypre (1917) and the third is Chypre 55 by Regency55 , of which I couldn’t find references on any of my books, but the bottle could be the from the 40s. Even if the classification of perfume is fairly tricky, with many perfumes fitting easily in more categories, Chypre may display more fruity, flowery, green/fougère or leather/animalic aspects. But when you smell a captivating contrast between brilliant opening notes of citrus (especially bergamot), and woody/green, rough notes like oakmoss, galbanum or warm and spicy as cistus labdanum or sandalwood, usually you are smelling a Chypre scent. It’s this harmonious integration of two very different sensations, which is the charm of the Chypre family, which in effect is a little hard to handle; the love for Chypre usually arrives later in the perfume path, and sounds as the di

N'Aimez que Moi (Ernest Daltroff per Caron, 1917)

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PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT! Qualche giorno fa AnnaMaria è venuta a trovarmi perchè, durante le sue/nostre preregrinazioni su Ebay, aveva trovato alcune bottiglie vintage che valeva la pena annusare insieme. Nel tempo ho imparato ad apprezzare la ruvida dolcezza di Anna, una persona di cui ammiro la franchezza fatta di parole chiare e dirette, e la cultura sconfinata da cui c'è molto da imparare. Possiede un bagaglio olfattivo esteso su almeno quattro decenni, e non ha la minima smania di possesso: a lei le fragranze interessa incontrarle e fare la loro conoscenza, poi le lascia andare, con la stessa grazia con cui le aveva inseguite. Ci capiamo al volo su molte cose, e su questa in particolare. L'altro giorno eravamo elettrizzate perchè aveva messo a segno un colpaccio: un flacone integro, mai aperto, di N'Aimez que Moi di Caron, lanciato poco dopo lo scoppio della prima Guerra Mondiale. Nessuna delle due aveva mai avuto modo di sentirlo, visto che l'estratto

Brezza di Seta (Silvio Levi & Maurizio Cerizza per Calè 2007)

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PLEASE SCROLL DOWN THE PAGE FOR ENGLISH TEXT! L'anno scorso Silvio Levi, titolare di Calè, uno dei propulsori della profumeria indipendente in Italia, ha fatto uscire una sua linea di fragranze, che sto provando. Oggi vi parlo di Brezza di Seta, quella che finora mi è piaciuta di più, tanto da centellinare la fialetta e da meditare l'acquisto. Quello che colpisce in questo profumo è l'atmosfera, il mood, sereno, in pace col mondo, con un lieve buonumore che aleggia all'angolo della bocca e nell'aria la promessa di qualcosa di bello. Questa è una fragranza capace di interagire col sistema nervoso e disinnescarne la tensione, respiro dopo respiro, attraverso un felice connubio tra note fiorite e boscose. La testa risulta tenera di ribes nero, foglie di violetta, neroli e una lavanda che fa da sostegno a tutto l'accordo. Non essendoci agrumi ma note un pò più corpose e longeve, questa prima parte dura molto, e dà il tempo all'iris del cuore e al fondo legnoso d

Isfarkand (Ormonde Jayne, 2007)

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PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLIS H TEXT! Come quarta classificata al "Fragrantica Blog Awards" ho ricevuto in regalo un sample pack delle fragranze di Ormonde Jayne e un paio di fialette di Zizan di Lorenzo Siena, un compositore americano indipendente. Di Zizan vi parlerò presto perchè lo sto testando e mi pare insolito ed interessante, mentre le fragranze di Ormonde Jayne le avevo già sentite un pò di tempo fa grazie ad AnnaMaria. Ma non mi sembrava di averle capite, così le ho passate ad un caro amico perchè potesse darmene una sua interpretazione, in attesa che il destino me le facesse incontrare di nuovo. Come al solito, quando arriva il momento giusto, le situazioni si ripresentano da sole, così quando ho ricevuto il pack ho capito che era arrivato il momento di mettermici seriamente. Orris Noir, Tolu, Frangipani e Isfarkand sono le fragranze che mi sono piaciute di più, nelle quali ho ritrovato alcuni degli aspetti che caratterizzano tutte le creazioni di questa linea, la

Il Profumo D/Perfume D: Emeraude (Francois Coty, 1921)

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PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT! Non è la versione attuale e lo dico subito. Quella, non l'avremmo mai messa sotto ai vostri sei nasini abituati bene perchè vi sareste fatti una risata. Per avere la vostra attenzione dovevamo puntare un carico da 11. Questa che avete sentito, è una versione piuttosto vecchia, databile diciamo intorno agli anni '40 ('50 al massimo). La foto è lì accanto. Questa è una Colonia, quindi avete avuto ragione nel dire che lo avete sentito poco persistente, su carta funziona molto meglio (ma si appiattisce un pò). Le note sono queste: agrumi (bergamotto, limone, arancio dolce), gelsomino, ylang-ylang, rosa, ambra, sandalo, patchouli, legno di rosa, benzoino, opoponax e vaniglia. Ma con i decenni, qualche nota si è affievolita o è diventata amara, meno riconoscibile. Claudio e Diakranis, che lo hanno sentito simile a Shalimar, sappiano una cosa: Shalimar, nel 1925, fu il SECONDO profumo orientale mai creato, e il primo fu proprio Emeraude, quattr

Il profumo C/Perfume C: Apres l'Ondèe (Guerlain, 1906)

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PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT! Ed ecco il profumo C: Apres L'Ondèe di Guerlain (1906). Purtroppo, questa non è una versione originale, ma la nuovissima versione appena lanciata da Guerlain. Sapevamo che qualcuno lo avrebbe riconosciuto, ma volevamo tanto ascoltare sei pareri spassionati su questa nuova versione. Non è così diversa dall'originale da averci permesso due campioni separati da esaminare, ve ne sareste accorti subito che era la stessa fragranza in due interpretazioni diverse. In origine non era un profumo all'iris, ma un profumo di fiori di campo (tra cui l'iris, e la violetta) bagnati da un acquazzone. Oggi l'iris è più "pesante" e meno polveroso (credo non sia più l'iris naturale, che costa davvero una fucilata, circa 60mila euro al kg.) la violetta è quasi svanita e anche l'anice; la fragranza è immersa in uno sciroppo mandorlato/vanigliato piuttosto stucchevole di cui avevamo già parlato nel post su L'eau de Shalimar. Inol

Il profumo B/Perfume B: Soie Rouge (Jean Laporte per Maitre Parfumeur et Gantier)

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PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT! Ed ecco il nome del profumo B: Soie Rouge. Non volevamo proporre uno tra i più conosciuti di questa linea molto amata, e la scelta è caduta su questo fruttato-muschiato che ha note di garofano, eliotropio, albicocca, iris, gelsomino, chiodi di garofano, muschio. Anche in questo caso mi sembra che siate stati davvero bravi: avete centrato il mix garofano-albicocca-muschio che caratterizza la fragranza. Gretel sente una nota lacustre... potrebbe essere un fondino di chiodi di garofano e muschio? La banana invece potrebbe essere un mix albicocca/ananas (dovrebbe esserci anche quello). Avete centrato anche, secondo, me, l'amosfera un pò cupa e vischiosa della fragranza: interessante da esplorare ma forse pesante da indossare. Di nuovo: BRAVI! ASSURDO Stesse difficoltà di identificazione, io credo che sia impossibile indovinare il nome del profumo a meno che uno non ce l'abbia già e va sul sicuro. Anche questo mi sembra un fiorito ma assoluto. Ci