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Sniffathona

E’ da un po’ che mi frulla in testa un’idea meravigliosa: una Sniffathona. Cioè una maratona delle sniffate. Un po’ perché nei blog americani che leggo le fanno continuamente e oltre a guadagnarci in competenza sembrano divertirsi un mondo, un po’ perché a Pitti Fragranze ne avevamo parlato con entusiasmo con più di un importatore dei marchi che ci piacciono, ed erano disponibilissimi a mettere a disposizione spazi e persone per farci apprezzare al meglio le loro fragranze. Mi hanno detto che quando vogliamo partire, loro sono a disposizione. Certo che hanno un interesse di tipo commerciale! Il guaio con i profumi di nicchia è che quando li incontri poi rischi di innamorartene sul serio, con gravi danni al portafoglio, e dal loro punto di vista più gente la conosce e l’apprezza, più salgono le vendite. Il mio interesse invece, è quello di far conoscere -o far approfondire- la magìa della profumeria artistica a chi la conosce poco o per niente; portare il Bello alle narici di più gente

Il dono della sintesi (Molecole sintetiche mon amour)

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Le ho testate l’altro giorno. Mi sono seduta con calma con tante mouillettes e con il mio blocco per gli appunti. E mi sono divertita da morire. Sono le molecole sintetiche che avevo ordinato da un sito americano qualche mese fa. Molecola dopo molecola mi sentivo come quando hai l’occasione di incontrare una persona che conosci solo di vista -perché l’hai intravista dal panettiere, l’hai incrociata al cinema, era davanti a te alla posta. Finalmente la incontri di proposito e le dici: “Massì che ci conosciamo, ti ho già sentito in quel profumo, in quel deodorante, in quel detersivo...”. E finalmente ti dice il suo nome, iniziate a parlare e così impari anche la sua voce e il suo carattere. Ho incontrato alcuni muschi di tipi diversi, capaci di rendere un’impressione di freschezza pulita, di fiori dolci, o ancora di pelle e latte, e poi il mitico Hedione dall’aroma luminoso e pulito di gelsomino verde, lo Ionone che ricorda una violetta molto terrosa, il magico Iso E Super, capace di far

Legnosa (Cerizza, 2007)

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Da Pitti Fragranze mi hanno inviato un flacone della fragranza “Legnosa” che il profumiere Cerizza aveva creato per l’installazione artistica “I Sette Profumi Capitali” di cui vi avevo parlato qui , e che avevo votato. Li ringrazio perchè sono stati davvero molto gentili. La fragranza è centrata su vetiver e legno di cedro con un fondo di sandalo e patchouli (in realtà sarebbe bellissimo se il creatore facesse un salto qui e ci rivelasse la composizione). Ma c’è anche qualcos’altro (Cedramber? Sandalore?), che rende la fragranza ricca, vibrante di grande nitore. Legni preziosi illuminati dal primo sole del mattino. Corteccia ruvida e spessa, aroma balsamico, vigoroso ed energizzante (non verde) con un cuore caldo. Sensazione di rigore ed eleganza “trattenuta”. La composizione non si evolve poi molto, e trattandosi di note principalmente di base non mi stupisco; quello che mi stupisce semmai è la persistenza. Sulla pelle resta inalterata per ore, sui tessuti resta per giorni senza modi

Imperial Opoponax (Les Nereides)

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PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TRANSLATION! La Signora Sciunnach mi ha fatto notare che nonostante io indossi sempre le fragranze delle Nereides, non ne ho ancora mai fatto una recensione come si deve sul blog. Ehm... ha ragione... (La Signora Sciunnach ha due mitici negozi in centro storico, dove propone bijoux e accessori fatti a mano con pietre semipreziose, perle, argenti, ambra, seta e quant’altro, con un gusto davvero fantastico. Eppoi ha tutti i profumi delle Nereides, che spruzza generosamente in negozio; entrando si viene avvolti da una nuvola profumata riconoscibilmente “sua”, che ti rimane addosso anche quando esci. Il risultato? Holly Golightly sta a Tiffany come io sto a Sciunnach). Rimedio subito iniziando dalla mia preferita: Imperial Opoponax (poiché uso spessissimo questa fragranza -la indosso anche ora- non so nemmeno da dove incominciare a descriverla). L’opoponax, o mirra dolce di Somalia, è un tipo di mirra dall’aroma più rotondo, morbido, senza quegli spigoli agu

Dzing! (Olivia Giacobetti for L‘Artisan Parfumeur, 1999)

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PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT! Tre hurrà per Babbo Natale! Non pensavo di essere stata Buona, anzi. A dirla tutta pensavo di dover ripassare direttamente dal via senza ritirare nessun premio, e invece sotto l’albero ho trovato un regalo che desideravo molto: Dzing! dell’Artisan Parfumeur (dite che l’aver inserito una wish list qui a lato abbia facilitato?). Lo avevo conosciuto tempo fa all’ Olfattorio di Firenze e me ne ero innamorata per la sua strana, feroce dolcezza (è scritto sulla scatola, ed è una sensazione reale). La sua creatrice è Olivia Giacobetti (Passage d'Enfer, Jour de Fete, Premier Figuier, Navegar e altri dell’Artisan, Idole de Lubin, Philosykos di Diptyque, En Passant di F. Malle e mooolti altri), che io ammiro molto, e anche quando le sue composizioni non mi fanno sospirare, le trovo comunque notevolissime, impressionistiche, con un’intenzione nitidissima. Questa fragranza è un omaggio all’idea di Circo. Ci sento la frusta del domatore (il cuoio), la sabb

Gucci (Gucci, 2007)

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Quando l’ho annusato ho subito pensato “evviva, forse la vena di innocue fragranzine fiorite-fruttate si sta esaurendo!”. L’avvio è interessante, con patchouli e qualche fiore potente (il tiarè, credo), che si fondono in maniera riccamente liquorosa con l'arancio amaro. Tanto che dopo la prima sniffata mi sono riguardata il polso, convinta che il liquido dovesse essere denso e color del Porto (il vino). Anche se non fa per me, lo trovo comunque un interessante tentativo di scostarsi da quanto di più innocuo e banale c’è in giro. Già Gucci Parfum aveva detto qualcosa di interessante in una direzione femminile adulta e sessualmente definita: la Maison Gucci non insegue le ragazzine-fruttatine, e infatti disegna (e ci fa annusare) una donna forte, che si esibisce, un po’ irraggiungibile -anche un po’ superficiale- ma certo non “innocua”. Semmai il profumo cade un po’ nell’opposto, cioè nell’immagine pubblicitaria di una donna aggressiva e dominante (probabilmente da Gucci saranno cont

L'Interdit (Givenchy, 1957)

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Givenchy ha rieditato 6 fragranze storiche della Maison -3 maschili e tre femminili- fuori produzione da anni. Tra quelle femminili, L’Interdit è la prima fragranza uscita per la Maison. Monsieur Hubert de Givenchy la creò nel 1957 per la sua meravigliosa amica Audrey Hepburn. Secondo me doveva amarla, in qualche modo, perchè L'Interdit parla davvero di lei; secondo me riflette benissimo quella personalità complessa e sfaccettata che la rendeva un'icona di fascino. Probabilmente non sarà esattamente uguale alla versione originale di 50 anni fa, ma il viaggio olfattivo che mi ha fatto fare è stato interessantissimo. Inizia come un fiorito aldeidato polveroso e rarefatto, molto sofisticato. L'accordo aldeidi-rosa-gelsomino mi ha ricordato contemporaneamente il n.22 di Chanel e Caléche di Hermes; impressione generale di grande raffinatezza e di fragilità: Audrey Hepburn esilissima in tubino nero e guanti lunghi fino al gomito. Poi lentamente la fragranza si scalda, inizia a vo

2000!

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Credo di dover condividere con voi una notizia che da ieri sera mi sta elettrizzando da morire. Ieri bbiamo raggiunto quota 130 presenze sul sito: oltre 2030 in uun singolo mese! Spiego meglio. Esiste uno strumento di Google che monitora il numero dei visitatori e mi dice quante persone entrano nel mio salottino di velluto nero (sì… questo blog), da quale Paese provengono, quanto tempo trascorrono qui, quali pagine leggono in particolare…. Ovviamente Google mi conosce (e mi esclude automaticamente dal conto degli accessi), ma invece non può sapere nulla sull’identità dei visitatori, così si limita a raccontarmi da dove vengono e come si comportano, su base mensile. L'immagine lassù è un frame della pagina con l'analisi degli accessi. Da quando “ Bergamotto e Benzoino ” è nato, nel giugno scorso, il numero delle visite è andato costantemente aumentando, e un mesetto fa la media quotidiana era di oltre 60 visite. Media quotidiana significa che ci sono giorni (tipo le domeniche, o

Novità Les Nereides

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Da Les Nereides è appena uscito il pendente profumato alla violetta, e io me ne sono innamorata subito. In realtà non l’ho ancora trovato nei negozi, l’ho visto solo sul sito ma oggi vado a cercarlo. Les Nereides è un’azienda francese specializzata in bijoux sofisticati, che nel tempo ha creato anche una linea di profumi di qualità più che notevole (anche se, a parer mio stanno leggermente modificando le formule delle loro fragranze storiche, anche se dicono di no... un film già visto con Maison di nome anche più altisonante). Forse per unire i bijoux e i profumi, hanno tirato fuori un’idea che proprio genialissima non è, perché deriva da un modo molto antico di profumarsi, ma è una di quelle piccole idee retrò, un po’ “da principessa” che a me fanno impazzire. E’ una sottile collana di metallo dorato e perle rosate, con una boule in fondo. Dentro la boule c’è una pallina di terracotta su cui si versano alcune gocce di fragranza alla violetta, venduta insieme alla collana. Sarà che l’a

Due paroline a Babbo Natale /2

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Chi si è comportato molto bene o da vero Angelo, ha diritto di chiedere a Babbo Natale qualcosina in più: lustratevi gli occhi con quello che ho trovato guardando in giro su vari siti, prendete carta e penna e… via con la lista! Bond n.9 ha pensato sia ai molto Buoni che ai veri Angeli: per i primi ha creato la scatola dei BonBon, con 18 piccoli flaconi spray con le fragranze della linea, arrotolati nella stagnola colorata come caramelline di zucchero, a 250 dollari (170 euro). Per i veri Angeli invece ha creato il “Double Decker” una scatola doppia che racchiude 12 flaconi da 50 ml: West Side, Hamptons, Bryant Park, The Scent of Peace, Chinatown Fire Island, Bleecker Street, Little Italy, Chelsea Flowers, Wall Street, Nuits de Noho , and Coney Island a 1600 dollari (1100 Euro). E qui, mi sa che Adjiumi ha già deciso cosa scriverà nella sua letterina... Invece, Shalimar Black Mystery è un’edizione limitata di Shalimar: qui il vero mistero, p er me, risiede nel fatto che non si capisce

Due paroline a Babbo Natale

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Allora, vi siete comportati bene quest’anno? La domanda potrebbe anche sembrare invadente, ma sappiate che la faccio nel vostro interesse: tra 20 giorni è Natale. Questo significa che abbiamo ancora 20 giorni per raddrizzare un eventuale risultato traballante: sapere cosa c’è in palio per chi ha fatto il bravo può aiutare a mantenere i buoni propositi nel rush finale. Allora: innanzitutto chiudete gli occhi, fatevi un bell’esamino di coscienza e collocatevi tra i buoni o tra i cattivi. Se siete stati cattivi, questo post purtroppo non fa per voi. Il 26 dicembre fateci comunque sapere cosa vi ha portato il vecchietto rossovestito ok? Se invece siete stati buoni, vi converrà essere più precisi: quanto siete stati buoni? Siete stati genericamente, “Buoni”, siete riusciti ad essere “Molto Buoni” o addirittura dei “Veri Angeli”? Se siete stati genericamente Buoni continuate pure a leggere, ma se siete stati Molto Buoni o Veri Angeli beh... i post dei prossimi giorni potrebbero ispirarvi an

Tecnologia Profumata

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Penne, telefoni cellulari e custodie, chiavette USB… sono oggetti che si trovano in ogni ufficio, ma questi hanno qualcosa in più: profumano. Alla fine, anche chi produce tecnologia sta scoprendo la potenza dell’olfatto, la cosa meno tecnologica e più selvaggia che ci possa essere, e questo contrasto mi diverte molto. Su un sito ho trovato in vendita, ad esempio, diverse chiavi USB (una specie di piccolo disco esterno al pc dove puoi immagazzinare dati), profumate in modi diversi. La prima, prodotta negli USA da USBGeek.com per 7 dollari, ha un forellino dentro cui introdurre alcune gocce di olio essenziale: basta inserire la chiavetta nella porta USB del pc per diffondere aromi di lavanda, gelsomino e menta. Niente memoria dentro la chiavetta però, questo è solo un diffusore di aromi. Lo inserite, tutti penseranno che stiate trasferendo dati e invece state profumando il vostro angolino. Un’altra, invece, è una vera chiave USB, prodotta ad Hong Kong da Macrodia, in diversi colori che p