Esxence - fotoaggionamento 6 / photoreport 6

Mentre cammino bel bella curiosando tra gli stand, mi colpiscono alcuni strani contenitori a forma di imbuto ma senza buco in fondo, in cui ci sono 30 ml circa di profumo. Chiaramente è un invito a mettere il naso dentro e annusare, e così ho fatto. E sono stata molto contenta. perchè si tratta del nuovo progetto di Stephane Humbert Lucas, pittore, fotografo, eclettico creatore del marchio Nez à Nez e delle candele Hype Noses.
Lascio stare il bla bla ad uso giornalistico sulla donna mediorientale velata e misteriosa, per parlare della sostanza. Le fragranze sono "parfum nectar", concentrate al 30% in flaconi da 30 ml, e c'è anche una versione tipo edp,chiamata "eau fine", intorno al 18%. Immagino avranno un certo costo, ma ce ne sono almeno 3 che mi sono piaciuti tanto da meditare, appena saranno in giro, l'acquisto. Hajj, un boisée fruttato gioioso, brioso, molto interessante; Ouris invece mi ha ricordato una Continental Breakfast: la sensazione è di una tavola imbandita con aranciata fresca, pane tostato, burro caldo e un velo di composta di pesche. Ma la fragranza è stata realizzata senza scivolare nell'ovvio, nel "troppo semplice" e senza la sensazione di acquolina in bocca. Non è per niente un profumo gourmand, per questo mi è piaciuto così tanto. Sulla pelle risulta delicato, caldo, eccitante e calmante insieme. Asmar è stato dedicato alla pelle bruna delle donne arabe, è un ambrato caldo e animale ricco di labdano, con una base muschiata "di porcino" che io ho trovato davvero sensuale, e che è durato almeno 8 ore sulla pelle, scaldandosi e abbassandosi di tono fino a diventare un sussurro conturbante.  Gli altri che ho trovato notevoli sono Nur e Burqa, due legnosi interessanti, ma mentre Nur è luminoso e sereno, Burqua è ruvido e notturno, rauco, misterioso.

As I walked cheerfully looking through the stands, I hit some strange funnel-shaped containers without holes at the bottom, with about 30 ml of perfume. Clearly it's an invitation to put the nose in and sniff, and I did. And I was very happy, because this is the new project by Stephane Humbert Lucas, painter, photographer, creator of the Nez à Nez brand and   Hype Nose candled.
Forget the press-aimed blah blah about Middle Eastern women veiled and mysterious, I'll talk about substance. Fragrances are "parfum nectar", that is concentrated to 30% in 30 ml bottles, and there is an edp-like version, called "eau fine", around 18%. I guess they'll cost a lot, but there are at least 3 that I liked so much to ponder, when they'll be around, to purchase. The first is Hajj, a fruity boisée joyful, lively, energizing; Ouris,instead, reminded me of a Continental Breakfast: I envisioned a a table with fresh orange juice, toasts, warm butter and a veil peach compote. But the fragrance has been realized without any obvious reference to food, it never slips into "too simple"; I mean it doesn't make your mouth water. Basically it doesn't seem a gourmand scent at all, this is why I liked it so much. On the skin it's soft, warm, exciting and calming together. Asmar, dedicated to the skin of Arabic women, is a warm, animalic amber with labdanum and a musky ase "mushroom" I found very sensual. It lasted at least 8 hours on my skin, warming up and lowering its tone down to a thrilling whisper. The others I would like to wear before writing again are Nur and Burqa, two attractive woods, but while Nur is bright and clear, Burqua is rough, obscure, hoarse, mysterious.

Commenti

gretel ha detto…
Buongiorno B&B!
la faccio breve: SoOud è il marchio che mi ha colpito di più tra tutte le novità(molte e interessanti)di Esxence. Ho ascoltato la spiegazione dettagliata ed appassionata di Monsieur Lucas riguardo alla scelta dei nomi dei profumi, del messaggio che il marchio e le sue composizioni vogliono trasmettere e ho compreso, da profana, quanta laboriosa strategia ci sia dietro l' apparente semplice scelta di una bottiglia, del packaging etc. Io vado "al sodo" perchè per me il profumo è la cosa più importante ma la coerenza tra il contenuto ed il suo contenitore ha evidentemente una influenza sulle composizioni profumate: non è solo chimica, quindi, ma anche concetto e teoria che cercano di prendere forma materiale. Le fragranze mi sono parse tutte bellissime e tridimensionali ( mi sembrava di "toccare" con mano certi odori, "vedere" certe essenze, e non avevo ancora preso l'aperitivo ;-))e soprattutto, molto originali. Il gentil Stephan ha voluto farmi indossare HAJJ (mentre io volevo provare ASMAR e NUR) perchè "i profumi sono miei e sò quello che per te è quello giusto" spiegandomi che la pelle chiara come la mia esalta certe note mentre alla pelle più ambrata si accompagnano altri tipi di essenze, come nel caso di ASMAR. Sono certa che la sua teoria abbia ottime ragioni d'essere ma... putroppo io sono sempre un bastian contrario: "il boisèe fruttato gioioso e brioso" su di me non gioisce ma sbuccia, affetta e frulla tanta frutta allegra e colorata da Miss Macedonia. è delizioso certamente, ma non fa per me. il mio pensiero e il mio naso sono rimasti proprio al miele di castagno e favo di ASMAR (chiedere a Lib) allo scintillìo di agrumi lavorato con miele e sole di NUR e a quella meraviglia di iris e mandorle (ma descritto così è assai riduttivo) di OURIS che dalla pelle di Betty emanava una femminilità composta e morbida.
tutte le profumazioni mi sono parse splendide (FAM,BURQUA)e, ribadisco, di grande originalità e soprattutto molto diverse dalle altre sue composizioni di Nez à Nez. aggiungo una piccola nota personale: è stata una giornata entusiasmante,divertente, dove con grande piacere ho conosciuto e rivisto persone che non esagero pensare come "speciali". Non è bellissimo tutto ciò?
marzipan ha detto…
Cara B&B, tu sai che io amo i profumi di Stephane, in particolare stavolta mi ha colpita molto Hiroshima mon amour. Ho provato a testare Nur, che mi aveva intrigato col suo calore luminoso, ma l'esperimento non è andato a buon fine, col passare del tempo una nota albicoccosa ha preso il sopravvento sulle altre trasformandomi in un alberello gourmand. Posso però confermare che la persistenza su pelle e abiti è tenacissima.
Marika Vecchiattini ha detto…
Gretel, "il boisèe fruttato gioioso e brioso" su di me non gioisce ma sbuccia, affetta e frulla tanta frutta allegra e colorata da Miss Macedonia" mi ha fatto sbellicare :-D
Asmar l'ho provato sulla pelle e sì, è esattamente un favo di cera d'api dentro un albero dalla corteccia antica e umida. Molto affascinante, e penso che ti sarebbe stato bene addosso. E' una mia teoria (e magari è una stupidaggine... ) ma ci sono delle donne bionde che però dentro hanno un'anima dai colori scuri e caldi. E secondo me il profumo interagisce con quella parte lì. Lui non si ferma certo alle apparenze.
Marzipan, ciao, anche qui abbiamo la prova che Stephane è bravo a creare profumi ma forse non altrettanto a capire su quali pelli va bene cosa... non è solo una questione di colori chiari o scuri ma di vissuti, di emozioni, di corde che vibrano dentro...
Alessandra di Varese ha detto…
Anche quest'anno a Esxence mi sono innamorata di un profumo.
"Nur" è il suo nome.
Questo "parfum nectar"spruzzatomi sul polso direttamente dal fascinoso Stefan mi ha stregato ed è rimasto persistente per almeno 8 ore.
Ancora una volta: "bravo Stefan".
Alessandra di Varese
Marika Vecchiattini ha detto…
Alessandra, donna dai gusti raffinati!

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