Fleurs de Rocaille (Caron, 1934)
Ho ricevuto questa preziosa fialetta di Fleurs de Rocaille, il vintage originale, da Anna Maria qualche tempo fa e la ringrazio molto per avermi fatto conoscere questo piccolo tesoro di Ernest Daltroff. Fleurs de Rocaille significa più o meno “fiori di pietraia” o “fiori di un giardino roccioso”, ed in effetti pur essendo essenzialmente un profumo fiorito esprime essenzialità, minimalismo raffinato. Sembra fatto oggi da qualche naso innamorato della luce e del cristallo. Sul sito di Caron viene definito un fiorito aldeidato, ma non immaginatevi il N.5 di Chanel o White Linen di E. Lauder. Ha una sua delicata dolcezza impressionista, evanescente, che mi ha ricordato l’Eau d’Hiver di Ellena. Non per le note scelte, ma per l’intenzione, per la sospensione nel tempo e nello spazio.
Non ho trovato la piramide; sento del garofano (sapete quei garofanini piccoli, color porpora?), della violetta, forse una rosa un po’ speziata, e sicuramente del muschio, ma rarefatto, non potente.
Se avete visto il film “Scent of a woman”, la versione rifatta con Al Pacino come protagonista forse ricorderete che ad un certo punto lui indovina la fragranza indossata della signora che lo accompagna: Fleurs de Rocaille. Sembra che questa pubblicità abbia spinto (ma non ho trovato conferme) Caron a rieditare la fragranza rinnovandola e “modernizzandola”.
Così ho confrontato il vintage con questa versione moderna, che porta il nome Fleur de Rocaille (senza la s). Bravi quelli di Caron che hanno voluto omaggiare il classico senza dargli esattamente lo stesso nome, visto che la fragranza è diversa. Parecchio diversa! Nella piramide compaiono gardenia, violetta, mughetto, rosa, gelsomino, ylang ylang, mimosa, lillà, iris, sandalo, ambra e legno di cedro. E’ femminile, vivace e molto più presente, grazie a qualcosa che non saprei definire, che fa molto anni ’80 e che inserisce la fragranza in un filone di modernità al quale siamo abituati. Ma che secondo me tradisce un po’ l’intenzione iniziale del creatore. Insomma, se la versione vintage è un’impressione, la visione fugace di un cespuglio di fiori gentili in una pietraia, la versione nuova è "semplicemente" un (buon) profumo femminile da indossare.
Non ho trovato la piramide; sento del garofano (sapete quei garofanini piccoli, color porpora?), della violetta, forse una rosa un po’ speziata, e sicuramente del muschio, ma rarefatto, non potente.
Se avete visto il film “Scent of a woman”, la versione rifatta con Al Pacino come protagonista forse ricorderete che ad un certo punto lui indovina la fragranza indossata della signora che lo accompagna: Fleurs de Rocaille. Sembra che questa pubblicità abbia spinto (ma non ho trovato conferme) Caron a rieditare la fragranza rinnovandola e “modernizzandola”.
Così ho confrontato il vintage con questa versione moderna, che porta il nome Fleur de Rocaille (senza la s). Bravi quelli di Caron che hanno voluto omaggiare il classico senza dargli esattamente lo stesso nome, visto che la fragranza è diversa. Parecchio diversa! Nella piramide compaiono gardenia, violetta, mughetto, rosa, gelsomino, ylang ylang, mimosa, lillà, iris, sandalo, ambra e legno di cedro. E’ femminile, vivace e molto più presente, grazie a qualcosa che non saprei definire, che fa molto anni ’80 e che inserisce la fragranza in un filone di modernità al quale siamo abituati. Ma che secondo me tradisce un po’ l’intenzione iniziale del creatore. Insomma, se la versione vintage è un’impressione, la visione fugace di un cespuglio di fiori gentili in una pietraia, la versione nuova è "semplicemente" un (buon) profumo femminile da indossare.
Commenti
go scoperto per caso questo blog, che mi piace molto.
Ne approfitto per segnalare che ho un Iris Silver Mist di Serge Lutens che non riesco proprio ad indossare, tropo Iris...
Vorrei venderlo o scambiarlo.
Saluti
Laura Del Ben
laura.delben@tin.it
Amo i profumi di Caron
Il tuo blog è magnifico, adorabile :)
Ciao mad mad, e grazie per le tue parole gentili, fanno piacere!
Torna a trovarmi quando vuoi, aspetto i tuoi pensieri sugli altri Caron!
Ho provato ultimamente Eau de Reglisse; all'inizio mi è piaciuto molto... poi non so, qualcosa mi ha stancato. In ogni caso ho notato che di Caron preferisco soprattutto quelli d'epoca; i moderni, non so, non mi entusiasmano.
A presto, devo spulciare il tuo blog dall'inizio alla fine :)
Claudia
Invece per Rose di Caron puoi vedere se ce l'hnno da Les Senteurs (è un sito inglese, tempo fa lo avevo visto in vendita lì), magari ti fai mandare prima un sample da un paio di millilitri e poi se ti piace puoi comprarti la bottiglia intera. Prova anche parfum Sacrè: contiene una bella nota di rosa, ma è su un impianto speziato molto ricco e avvolgente!
Ieri sono ripassata dalla stessa profumeria e, dopo aver risentito sul polso Fleur de Rocaille, l'ho acquistato(lo trovo splendido e fiorito).Arrivo a casa e mi accorgo che nella confezione c'è invece la bottiglietta del vintage (Fleurs)! Lo spruzzo sul polso e devo dire che non mi è piaciuto molto, preferisco la versione moderna, più giovanile e fresca. Oggi quindi andrò a farmela cambiare. Quindi il vintage si trova qui a Milano, senza problemi. Grazie per il consiglio su Rose, andrò e vedere quel sito. Grazie , saluti. Claudia
Fammi sapere!