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Visualizzazione dei post da luglio, 2008

Un fantasma profumato

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Recentemente ho scambiato una delle mie fragranze con questa. L'ho scelta tra le altre perchè mi ha affascinata l'aroma, così simile a Tabac Blond. Notturno, ruvido, e insieme setoso. Solo che in Rete non ho trovato alcunchè a riguardo. Qualcuno conosce qualche storico del profumo, o sa a chi potrei chiedere qualcosa su questa fragranza, o sulla Casa che la produceva?

Le Colonie Dior e la linea esclusiva di Prada /Dior's Colognes and Prada's exclusive line

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PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT! Oggi ero a Milano per un appuntamento di cui poi vi parlerò, ed essendo in centro ho approfittato per ascoltare alcuni saggi consigli di Gretel e di Magnifiscent, e sono andata da Dior, per testare le tre colonie da uomo. Avevano finito le mouillettes e quindi ho offerto fiduciosamente i polsi e l’incavo di un gomito, e ho fatto bene perché ho gradito molto. Per prima mi sono fatta spruzzare la Cologne Noire che, come mi aspettavo, mi è piaciuta. Una liquirizia speziata e insolita, corroborante, aromatica, stimolante. Mi ha rinfrescato l’anima, e mi ha lasciato la voglia di rituffarmici di nuovo appena possibile. Poi il Bois d’Argent, un’acqua morbida, raffinata, seducente, che secondo me darà il suo massimo in autunno (oggi c’era un clima caldo-umido davvero terrificante). Nessuna delle due colonie si evolve molto e non vivono più di un paio d’ore, ma sono belle così. Ringrazio per i consigli. La Cologne Blanche invece… ecco secondo me è inferiore

Vetiver Dance (Andy Tauer, 2008)

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PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT! Lo so, non è giusto che io pubblichi una recensione prima che il profumo esca. Perché così non ci può essere contraddittorio e nessuno mi può dire “guarda che stai dicendo una fesseria” (è anche vero che i post restano in archivio, e a ottobre potrete prendervi la vostra giusta rivincita). Però visto che se ne è parlato... approfondiamo. Inizio subito dicendo che per me è il miglior vetiver di sempre, diverso da tutti quelli annusati finora. Il vetiver è una nota con molto carattere, non è facile metterla al centro di una fragranza e dire qualcosa -oggi, nel 2008- che non sia già stato detto. Dopo il Vetiver Extraordinaire di Malle poi, credo sia ancora più difficile. Quello di Andy apre con agrumi e spezie "fredde": pompelmo (anzi, “methylpamplemousse”, di cui non ho un traduzione appropriata ma che lui spiega come un insieme di legni e buccia d’agrumi), accostato a pepe, coriandolo, un tocco di cardamomo. Nel cuore un accordo di mughetto

Aperitivi profumati

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Ieri pomeriggio ho preso un aperitivo profumato con un’amica di questo blog, che non nomino perché non so se, dato il suo carattere riservato, ha voglia di farsi riconoscere. Non ci conoscevamo di persona, ci siamo solo scritte e sentite ma mai viste. Così ho scoperto che è bella, ha modi gentili ed eleganti, ed una voce dolce. Avevamo scelto un bar con i tavolini all’aperto e abbiamo ordinato un caffè e un succo di pompelmo. Ognuna portava con sé una borsa di profumi e campioni vari da scambiarci e così, facendo conoscenza abbiamo iniziato a mettere i flaconi sul tavolino: Caron, Carthusia, Etro, Montale... E lì si è prodotta la magia: tutte quelle voci racchiuse nei flaconi hanno zittito d’incanto tutto il resto, fermando il tempo e lo spazio. Ad un tratto non eravamo più in centro città, con le auto, i semafori e i passanti frettolosi. Tutto si è come fermato in un frame irreale, dove le cose colte dalla vista e dall’udito restavano ai margini, sfocate, mentre quelle da toccare ed a

Black (Bvlgari)

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Ho avuto il permesso di tradurre qualche recensione dal volume di Luca Turin e Tania Sanchez, “Perfumes, the Guide” (e li ringrazio tantissimo), e ho pensato di dedicarmi a quelle fragranze che hanno preso 5 stelle. Inizio con Black, di cui Turin ha scritto cose meravigliose in diverse occasioni. Black (Bvlgari) ***** gomma bollente Alcune delle migliori fragranze della storia sono costruite su precari equilibri tra due componenti contrastanti: l’accordo vaniglia-vetiver di Habanita e quello agrumi-ambra di Shalimar . In questo modo la loro tavolozza emotiva può espandersi, e quando il lavoro è eseguito bene, permette loro di odorare diversamente da momento a momento, da stato d’animo a stato d’animo, come se avessero sempre qualcosa di nuovo e di giusto da raccontare. In altre parole sono interessanti, non semplicemente belle. Uno dei miei amici cercava di convincermi che un certo tipo di riso Carnaroli, che lui usava per i suoi risotti, possedesse una specie di primordiale intellige

Bois des Iles (Chanel 1926)

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Sembra che quando Ernest Beaux compose Bois des Iles per Mademoiselle Chanel, avesse in mente il racconto “La dama di picche” di Alexandr Pushkin, in cui il giovane protagonista (ufficiale dell’esercito russo, mi pare) si perde dentro l’ossessione del gioco e finisce per soccombere ai suoi demoni personali, rovinandosi la vita. Ma non so se possa essere vero; l’atmosfera di questo profumo non è di mistero notturno e perdizione, semmai di calore, raffinatezza, affetto. Luminoso come la luce dorata di un tramonto autunnale, dolcissima e serena. Viene definito un boisè fiorito, in effetti io sento soprattutto i fiori tropicali a metà tra golosi ed eleganti, tra cui ylang-ylang, gelsomino e fiore d’arancio, mentre la parte boscosa nasce da un felice matrimonio tra sandalo e vetiver, che costituiscono la struttura portante della fragranza. Immaginate una sedia con lo schienale e i braccioli di rovere intagliato in stile liberty, con libellule e scarabei, su cui una mano lascia scivolare dis