Giorno della Rosa n.1 (Voleur de Roses, Lyric, Drole de Rose, Rose Noire e L'Ombre dans l'Eau)

Allora, come promesso oggi è stata una giornata interamente dedicata alle rose: di tutte le indicazioni arrivate ieri ho scelto Voleur de Roses (L'Artisan Parfumeur) per la mattina e  Lyric (Amouage) per oggi pomeriggio. E siccome sto preparando la lezione di giovedì prossimo da Caleri (sulla Rosa), sono andata in negozio e mi sono spruzzata (su cartina) Rose Noir di Byredo, Drole de Rose (L’Artisan Parfumeur) e L’Ombre dans l’Eau (Diptyque) come mi avevate suggerito. Insomma, oggi ho fatto il pieno.
Devo subito dire che ho apprezzato Drole de Rose, e non avrei mai immaginato mi potesse piacere, sono rimasta molto sorpresa. Una rosa delicata avvolta da un sentore lievemente cuoiato. Una fragranza equilibratissima, brillante, luminosa, sofisticata eppure semplice. Una rosa in un micro bikini di pelle: Ursula Andress che esce dal mare in un film di James Bond. L’Ombre dans l’Eau purtroppo continua a respingermi in un modo che non riesco a tollerare. Non sto dicendo che sia brutto o fatto male, so che a molti piace. Semplicemente non riesco provare piacere nell’averlo indosso e quindi –mea culpa- non sono nemmeno in grado di parlarne come si deve. Rose Noir è… nera. Nel senso che è una rosa ombrosa, vibrante, semicoperta da una veletta di pizzo nero. Se mi piacesse la rosa, senz’altro questo sarebbe un profumo da considerare seriamente.

Ma torniamo ai miei due compagni per la giornata. Voleur de Roses (Michel Almairac per L’Artisan Parfumeur, 1993) armonizza in maniera piacevole e ben riuscita la rosa e il patchouli: abbinamento oggi non più nuovissimo, ma che nel 1993 lo era, eccome. La cosa interessante di questo profumo è che la rosa mostra un aspetto per niente soave o raffinato, anzi, piuttosto oscuro, grezzo, rauco; la parte “soave” la dà il patchouli: leggero, luminoso, più legnoso che terroso/muffato. Il contrario di quel che ci si aspetterebbe. Il nome “ladro di rose” nasce dall’idea di un uomo che ruba per sé stesso delle rose destinate ad una lei, ed in effetti questa è una fragranza che qualsiasi uomo potrebbe tranquillamente indossare. Purtroppo, sebbene per L’Artisan Parfumeur siano uscite anche fragranze dalla persistenza adeguata, questo è al limite della decenza: non so come un profumo essenzialmente legnoso, possa durare così poco.

Di Lyric Woman (Daniel Maurel per Amouage, 2008) mi sembra di aver già parlato; è una rosa drammatica: occhi bistrati di nero, pesante vestito di velluto cremisi… una rosa per cantare la Carmen, insomma. Oltre ad una composizione ricca di note assemblate armoniosamente, questo profumo beneficia di materie prime di qualità squisita, che meriterebbero un discorso a parte; nella piramide sono presenti altri fiori come geranio, gelsomino, ylang ylang, ma sono soprattutto i bellissimi legni a colpire il cuore (sandalo, patchouli, vetiver, muschio di quercia). Sontuoso, barocco, eppure senza eccessi inutili, è un profumo che non passa inosservato, e soprattutto dura ore. La pelle maschile lo migliora ulteriormente (ma ci vuole l’uomo giusto).

E voi oggi avete indossato delle rose?
Foto: qui

Commenti

Anonimo ha detto…
Anche io trovo ammaliante Drole de rose e non riesco ad indossare L'ombre dans l'eau. In quanto a Rose noir la prima impressione che ne ho ricavato anche per me è stata positiva ma poi mi è bastato indossarlo per un paio di giorni di seguito per inquadrarlo meglio: un profumo disancorato, come privo di base, un tentativo anche interessante da parte qualcuno che però non padroneggia bene il mestiere. -prisca-
Anonimo ha detto…
Finalmente posso intervenire perché amo molto la rosa anche se odio anch'io le prof di matematica!
Non saprei cosa consigliarti però perché chi non ama la rosa non riesce appunto a portarla sentendosi infastidito dalla sua nota(il commento più comune infatti è stato scegli quel tal profumo perché non sa proprio di rosa..)
Comunque non riesco a resistere e anche se mi chiamerete nonna.. ti suggerisco anch'io la rosa di Malle assolutamente essnza della rosa,Ce soir ou jamais ( nota di pera),Joy di Patou melange al gelsomino, Donna di Villoresi (molto classica ma che per me di altissima qualità, molto persistente), dei Parfums de Rosine non ti cito che la Rose d'été perché la trovo tra tutte le profumazioni la più originale, delicata ma affatto evanescente, Sa Majesté la rose di Lutens anche se non ami molto questo autore... vorrei citarne molti altri ma mi fermo qui.
Elisa
Anonimo ha detto…
Sono di nuovo Elisa, vorrei sapere cosa ne pensi di Rose Noir di Byredo che ho provato di recente ma dopo un'impressione molto positiva nelle note iniziali, ha lasciato sulla mia pelle una scia pungente ma irriconoscibile e.. inaspettata.
Grazie Elisa
Anonimo ha detto…
Cara BeB,
su Lyric direi che ci hai preso in pieno, infatti è ispirato alla divina Callas. I Byredo non li conosco purtroppo, ma la descrizione mi ha incuriosito, lo sentirò.
Su Drole de rose devo dissentire: per me è sempre piu Uma Thurman in "Le relazioni pericolose" che l'anfibia e magnetica Ursula. Una rosa da damina incipriata, che sorride per celia nonostante i suoi tratti "malati". L'Ombre dans l'eau so che non ti piace, eppure nella sua semplicità esprime un equilibrio che ha del miracoloso: liquoroso eppure acidulo, umido, etereo. Su Voleur de roses hai dimenticato di citare che la prugna gioca un ruolo fondamentale dando quella nota vagamente muffita, quasi fosse un vino muffito e dolce di frutta matura. Adorabile nonostante la fugacità

Magnifiscent
Marika Vecchiattini ha detto…
Prisca ed Elisa, io Rose Noir l'avevo sentito solo sulla carta, allora appena posso andrò a sentirlo a pelle e vediamo se anche ame farà l'effetto "evanescente" sul fondo!
Elisa, Joy di Patou è una bella scelta, come resistere alla magia dell'accordo rosa-gelsomino, cioè il Re dei fiori abbracciato alla sua Regina? Ce Soir non lo conosco, ma potrei andare a sentirlo, qui a Genova i Goutal si trovano. Eppoi i Rosine non li ho nemmeno citati perchè ce ne sono talmente tanti che non saprei da che parte incominciare. Conosco Rosa Flamenca e mi era piaciuto, e anche Rose d'Homme, molto elegante. Allora andrò a sentire questa rosa "estiva". Probabilmente ti ho dato un'idea sbagliata, ma... a me i lavori di Lutens piacciono! Non tutto quello che fa, certe operazioni un pò "estreme" (del tipo Filles en Aiguilles) non riuscirei ad indossarle ma basterebbe anche solo che avesse creato Borneo 1834, MKK, Fumerie Turque, Bois Violette, La Myrrhe e Ambre Sultan, e resterabbe comunque un genio indiscusso.

Magnifiscent, la damina incipriata dai tratti malati mi ha fatto sbellicare! Sei un genio! E grazie per aver aggiunto la sensazione muffosa e matura della prugna a Voleur des Roses, in effetti io non ero riuscita a collegarla con l'idea della prugna!
Anonimo ha detto…
cara BeB, quanto a rose e Goutal ti consiglio di provare anche uno dei miei preferiti della maison Heure Exquise dove la rosa è circondata di verde e di iris umidi, di polline e cera d'api per poi scaldarsi su un fondo morbido di sandalo. Magnifiscent

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