Quarto Blind test

Come ultimo blind test abbiamo scelto la fragranza meno conosciuta del marchio francese Reminiscence: “2000 Ans d’Amour”. Nei negozi si fa fatica a reperirla perché raramente la tengono e anche su internet non si trova facilmente. Chissà perché, visto che i profumi giocati sulla danza tra una sensazione intensamente legnosa (che può essere patchouli, oud, sandalo o legno di cedro) e un cuore fiorito (rosa gelsomino, fiori d’arancio ecc) sono stati le vere star di questi ultimi due anni. Tutti i marchi e i creatori vi si sono cimentati e anche Reminiscence, ma con 10 anni di anticipo (questo profumo è uscito nel 2000). Un gioiellino di eleganza ed equilibrio, luminoso, avvolgente, che passò quasi inosservato.
Classificabile come Orientale legnoso, apre con bergamotto e arancio dolce, e prosegue con una bella serie di legni: cedro, patchouli e vetiver; nel fondo, a cucire e dare una morbidezza liquorosa all’insieme, benzoino, balsamo del Tolu, mentre fava tonka e vaniglia immergono la composizione in una nuvola poudrèe di cipria impalpabile. Come vedete dalla piramide, questa fragranza è caratterizzata dalla mancanza quasi totale delle note di cuore, fa eccezione una sensazione fiorita, non descritta in piramide, che io assocerei alla palmarosa, portatrice di un’idea di rosa delicatissima ed eterea, che invece di bilanciare i legni, se ne fa avvolgere e coccolare. Il breve accordo di testa è cucito bene a questo cuore/fondo; il profumo si diffonde dolcemente ma in maniera decisa e con una certa persistenza.
Le note legnose le avete riconosciute tutti e Alberto ha addirittura citato un’altra fragranza di Reminiscence: il patchouli. Ed in effetti, qui, il patchouli usato è esattamente lo stesso, muffoso, terroso, ruspante.
Diversi di voi, tra cui Eleonora, citano note aromatiche che però io non sento (in particolare, niente lavanda), ma poiché quasi tutti associate alle aromatiche la sensazione polverosa, direi che l’inghippo nasce da lì: la sensazione di cipria scintillante e morbida che sentite qui, è data soprattutto dalla fava tonka che si fonde con la parte più muffosa del patchouli.
Arianna
Sandalo? Legno? Patchouli? Ambra? Non so riconoscere le fragranze e sulla pelle sembra diverso che sulla carta, però mi piace di più. E mi piace da subito. Mi sa di un qualcosa di mai provato prima, che ti fa stare bene, ti fa sentire che sai il fatto tuo e non ce ne è per nessuno. Originale, intelligente, caldo, con un pizzico di sensualità (e un pizzico di mal di testa a furia di annusarlo!).
Alberto
Fragranza liquorosa, complessa in cui emerge tabacco dolce, ambra, tonka, cuoio, legni, patchouli. Dolce, ma non appiccicosa, umida di sottobosco. Elegante con una personalità decisa, matura e senza compromessi. Perfetta indossando un cachemire 5 fili in una giornata uggiosa passeggiando nella brughiera in compagnia di un Irish wolfhound. Direi che si tratta di un "fougere orientale", immagino che tra i progenitori possano esserci fragranze come Rive Gauche per uomo, Zino di Davidoff, i Patchouly di Nereides, Rem e Les Ecuadors, che trovo molto simili tra loro

Marco
Ed ora finalmente la tanto attesa numero 4!!!!!! Ribadisco la mia passione per l’arte profumiera che si limita, anche per la poca esperienza, a sensazioni che vanno dal: “mi piace, non mi piace, mi piace tantissimo”!! In questo caso opterei per un semplice:”STRAORDINARIO”!! Credo che l’interesse per le cose derivi soprattutto dalle sensazioni che si avvertono in determinate situazioni e momenti. Il potere annusare avidamente gli effluvi, che i gioielli contenuti nelle boccette emanano, credo sia un’esperienza che dovrebbe essere provata per essere veramente capita e percepita appieno. L’arte in quanto tale è pura essenza che viene donata a pochi fortunati eletti che possono con la propria maestria farne dono a noi comuni mortali. Personalmente non credo molto nel “catalogare” le essenze in famiglie olfattive, mi baso esclusivamente sulla sensazione che mi viene regalata ad ogni sniffata, le immagini che vengono evocate, i miei ricordi, oppure, molto più semplicemente, la mia fantasia. Dopo questa mia piccola ma doverosa apertura vorrei finalmente soffermarmi sul liquido contenuto nella mia preferita numero 4! Probabilmente saremo tutti d’accordo sul fatto che il prezioso liquido sia una “creatura” d’altri tempi, bella, radiosa e molto molto sensuale!!! Me la sono immaginata cosi: Una donna di classe, abito da sera lungo, nero. Un corpo di donna che con passo deciso ma controllato mi passa a fianco. Mi sfiora. La distanza tra me e lei è minima in quel prezioso attimo, ma percepisco l’odore della pelle: pulita, fresca, gustosa. Non posso fare a meno di guardarla, cercare di captare le linee del suo viso che non mi è possibile scorgere perchè coperte da un cappello nero di seta. Un solo attimo, deciso, intenso come l’apertura della fragranza, un’apoteosi per i miei sensi, probabilmente note di rosa, aldeidi. La vista di questa donna cosi imponente è speciale ma fugace. Gelosamente e con discrezione cerco di trattenere lo sguardo sul suo corpo snello ed affascinante ma è tutto inutile. Ormai è passata, oltre me, cerco di memorizzare i dettagli, l’istante. Siamo distanti i nostri corpi lontani ma quell’attimo è stato eterno. Vaniglia, ambra, accenti legnosi tra note di cuore ed una base massiccia, corposa e veramente ben bilanciata. Una scia golosa e maestosa. Una fragranza veramente speciale, d’altri tempi, ma allo stesso tempo ancora attuale. Un creatore d’altri tempi che, in quei tempi ha sicuramente sconvolto le regole profumiere!! Cosi me lo immagino e cosi quello che percepisco. Il prezioso contenuto ormai e’del tutto finito. Me lo sono sniffato tutto e ho incastrato piccole molecoline nel mio cervello.
Flinndudu
Le flinnesche pur-sempre-offese papille reperiscono nella fialetta n°4:
- patchouly
- nota medicinale
- spezie
- Coppertone anni '60 compreso di flacone di plastica (e tappo)
- spezie miste a cavallo di un chiodo di garofano
Fattura egregia, a parte il Coppertone, non mi piace, ma dopo il velenoso n.3 tutto pare fantastico! Famiglia: orientale speziata. Non saprei collocarlo, potrebbe essere un commerciale riuscito per caso bene o una sagace performance di un naso buontempone...davvero non so. Posso resistere senza lavarlo via, anche se non è che mi dia della gioia, posso superare la mezz'ora, per cui record! ... anche se poi intendo irrorarmi del mio amato Kama di Ava Luxe per ripristinare e confortare le vilipese papille!

Eleonora
E' stato difficile identificare la struttura di questa fialetta, senza dubbio delle 4 è quella che non mi evoca spiccati ricordi.. Non per questo motivo è una fragranza poco interessante, anzi la posso definire molto macchiavellica. Dopo una forte esplosione di note di testa e di cuore dai toni che richiamano un po' le piante usate in cucina i così detti "odori"..mi sembra di sentire la salvia e un lontano rosmarino, probabilmente è un sentore solo soggettivo ma percepisco anche la lavanda presente in modo meno intenso già nella testa ma che si fa più persistente nel cuore per poi rimanere incontrastata nelle note di fondo. Queste ultime sono rappresentate da caratteri cipriati (ricordano il borotalco) che trasmettono un senso di pulizia e benessere.
Michiko
Colore del liquido: giallo ambrato. Prova su cartina: le prime note sono di agrumi, limone, bergamotto... anche miele! La sensazione è di un profumo che "ti viene incontro", che si stacca dalla cartina per venire a cercare il tuo naso: la luce è chiara e forte, quasi abbagliante. Ci si rende conto di questa luce dopo pochi minuti, perché comincia ad offuscarsi, come se il sole venisse oscurato da nubi (accidenti, ma non avevano detto che oggi ci sarebbe stato il sole??!): tutto si fa più "polveroso", le note diventano scure (cuoio, pellame?). Non distinguo una nota dominante, ma piuttosto una composizione sfaccettata che muta continuamente. Man mano che passano i minuti acquista una luce più dorata, delle note ambrate, e si fa più caldo, quasi sensuale. Sulla mia pelle le note d'inizio "squillano" meno, sono più dolciastre, hanno meno luce. Dopo qualche minuto arrivano sentori di spezie (pepe rosa?), dei legni, forse un pizzico di oud... è decisamente caldo e morbido, una sensazione di talco esotico (patchouli?), verrebbe da dire "maschile", ma sta così bene anche sulla mia pelle...!

Nebulosa
Se gli altri tre erano sotto il segno dell'acqua, questo è sotto il segno del fuoco. Almeno rispetto a quelli sentiti, è quello più "per me", leggermente "dopobarbato" in apertura; ambra e resine e un fiore piacevole, è profumo dal sapore un po' orientale (un po' di incenso sul fondo?). I primi momenti mi era parso che si stesse aprendo un interessante cuore legnoso ma la porta si è incastrata... peccato! Il mio preferito tra i 4.

Commenti

Alessandra di Varese ha detto…
...coincidenze magiche di questo blog...
Proprio una settimana fa, a Varese in pieno centro storico è stato innaugurato un piccolo negozio che vende gioielli, biggiotteria di lusso e anche qualche profumo: solo il patchouli antique di Les Nereides e tutti i patchouli di Reminescence, fra i quali Elixir, che non conoscevo. Visto il mio interesse, la gentile proprietaria mi ha regalato un campioncino di Elixi e... come risultato...da allora indosso solo questo profumo delizioso che spero di acquistare nei prossimi giorni. Nel frattempo pensavo: " Chissà quando B&B parlerà di queste fragranze di Rem con il patchouli..." ...et voilà un post su un profumo di Rem che, ne sono sicura, si avvicina molto ad Elixir.
Eleonora ha detto…
Io sinceramente non ho sentito nulla di tutto ciò...probabilmente ho annusato un'altra fragranza:) scherzi a parte, ho avuto molta difficoltà ad identificarla..delle 4 per me è quella che presenta meno personalità.
Anonimo ha detto…
allora? allora? allora? come siamo andati? :-) si piglia la pagellina di fine test? non farla scrivere alla Signora coi Cingoli che ci spella a tutti, eh? :-)

fd
Alessandra di Varese ha detto…
A Marika e a tutti gli amici del bog: Buona Natale
Anonimo ha detto…
Bravissssssimissssssimi a tutti!!!
Buon Natale!!!!
Marco(markkino)
Fleurdelys ha detto…
Ma siete stati tutti bravissimi! La percezione olfattiva ed emotiva di un profumo è individuale , quindi non c'è una versione che incarna la verità assoluta, perché penso che nessuno di voi , neanche chi ha organizzato il gioco , conosce l'effettiva composizione del profumo. Bravi , btravi ,bravi!
Marika Vecchiattini ha detto…
Flinn, ma certo che ci sarà un post per tirare le fila del gioco! :-) Avrei dovuto già prepararlo ma... non ce l'ho ancora fatta. Perdonata?
Eleonora, non era facile. poi ce lo racconteremo meglio ma... lo so, avete avuto difficoltà, ognuno con una fragranza in particolare. L'hai risentita, dopo?

Fleurdelys, hai ragione, sono stati tuti bravi. Guarda però, che il gioco non consisteva nel rivelare qualche verità assoluta sulle fragranze, o scoprire le formule delle composizioni, ma semplicemente, provare a raccontarle. Chiaro, per raccontare una fragranza non ci si può limitare a scrivere "Mi piace/Non mi piace": quello lo sa fare chiunque e non si tratta di una critica ma di un giudizio personale, che è una cosa legittima ma diversa da quello che ci eravamo preposti di fare. Il gioco consisteva nel passare dalla percezione soggettiva di cui parli tu, alla critica oggettiva sulle fragranze. Raccontare cioè, come si sviluppano, quale struttura compositiva presentano, quali note olfattive sono state usate, la loro persistenza, l'impatto, la delicatezza, ed eventualmente, il viaggi olfattivo suggerito, se ci sono progenitori illustri, o fragranze ocn una "mano" simile... Una critica, quindi, il più possibile "oggettiva", e lo scrivo tra virgolette perchè so benissimo che ci vuole un bell'allenamento per mettere da parte il proprio gusto e le proprie inclinazioni e parlare di una fragranza come di un film che si è visto, o di un brano che si è ascoltato. In genere, non siamo abituati a farlo, ci viene più facile fermarci al "Mi piace", andando dietro alla semplice percezione personale. Ma una fragranza oltre ad una dimensione personale, ne ha anche una oggettiva. E' un'opera, e in quanto opera, può essere "letta" nella sua composizione oggettiva. Il bello del gioco, era proprio il fare questo sforzo: mettersi alla prova e vedere se si riusciva ad uscire dalla dimensione soggettiva per addentrarsi in quella oggettiva, dell'opera in sè. E trovo che, con capacità, caratteri e risultati diversi, tutti ci hanno provato, e di questo non posso che essere contenta. Per me, il gioco è stato un successo e mi sono divertita tantissimo. Ma di questo, prometto di scrivervi meglio!

Alessandra, la telepatia esiste, lo sappiamo già, ormai!!!
Marika Vecchiattini ha detto…
Flinn, ma certo che ci sarà un post per tirare le fila del gioco! :-) Avrei dovuto già prepararlo ma... non ce l'ho ancora fatta. Perdonata?
Eleonora, non era facile. poi ce lo racconteremo meglio ma... lo so, avete avuto difficoltà, ognuno con una fragranza in particolare. L'hai risentita, dopo?

Fleurdelys, hai ragione, sono stati tuti bravi. Guarda però, che il gioco non consisteva nel rivelare qualche verità assoluta sulle fragranze, o scoprire le formule delle composizioni, ma semplicemente, provare a raccontarle. Chiaro, per raccontare una fragranza non ci si può limitare a scrivere "Mi piace/Non mi piace": quello lo sa fare chiunque e non si tratta di una critica ma di un giudizio personale, che è una cosa legittima ma diversa da quello che ci eravamo preposti di fare. Il gioco consisteva nel passare dalla percezione soggettiva di cui parli tu, alla critica oggettiva sulle fragranze. Raccontare cioè, come si sviluppano, quale struttura compositiva presentano, quali note olfattive sono state usate, la loro persistenza, l'impatto, la delicatezza, ed eventualmente, il viaggi olfattivo suggerito, se ci sono progenitori illustri, o fragranze ocn una "mano" simile... Una critica, quindi, il più possibile "oggettiva", e lo scrivo tra virgolette perchè so benissimo che ci vuole un bell'allenamento per mettere da parte il proprio gusto e le proprie inclinazioni e parlare di una fragranza come di un film che si è visto, o di un brano che si è ascoltato. In genere, non siamo abituati a farlo, ci viene più facile fermarci al "Mi piace", andando dietro alla semplice percezione personale. Ma una fragranza oltre ad una dimensione personale, ne ha anche una oggettiva. E' un'opera, e in quanto opera, può essere "letta" nella sua composizione oggettiva. Il bello del gioco, era proprio il fare questo sforzo: mettersi alla prova e vedere se si riusciva ad uscire dalla dimensione soggettiva per addentrarsi in quella oggettiva, dell'opera in sè. E trovo che, con capacità, caratteri e risultati diversi, tutti ci hanno provato, e di questo non posso che essere contenta. Per me, il gioco è stato un successo e mi sono divertita tantissimo. Ma di questo, prometto di scrivervi meglio!

Alessandra, la telepatia esiste, lo sappiamo già, ormai!!!
Anonimo ha detto…
vabbe' ti perdono... ma SOLO perchè è Natale eheheh don't worry, è stato divertente!

auguri

fd
alberto ha detto…
Mi sono divertito moltissimo a partecipare a questo gioco.
questo sito nonchè il libro mi ha ulteriormente stimolato una passione che mi accompagna da qualche anno e che continuerò sempre più ad assecondare.
auguri di Buone Feste profumate a tutti

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