Histoires des Parfums, Tonatto, Parfums de Rosine (resoconto, II parte)

Allora cominciamo: la sede di "Fragranze" era dentro il bellissimo giardino di palazzo Corsini. Quindi all'aria aperta con prati, aiuole piene di piante profumate, grandi alberi. Padiglioni bianchissimi ospitavano il punto di registrazione, il ristobar, la bottega del barbiere. Nel prato grande c'era l'installazione artistica del profumiere Cerizza, di cui poi vi racconterò, e una rete con delle racchette per giocare al volano. Gli spazi dedicati alle Case, invece, erano raggruppati dentro tre edifici antichi -delle limonaie- in pietra, con enormi finestroni aperti sul giardino, pieno di alberi e piante diversi (querce, aranci ecc). L'atmosfera era bucolica, raffinatissima e anche vagamente onirica... complimenti, perchè l'impatto visivo era davvero forte.
Appoggiati alle pareti delle limonaie, invece delle grate con i limoni, grandi armadi di legno chiaro con sopra i profumi.
Abbiamo iniziato con le fragranze di "Histoires des Parfums"; il gentile Claudio Berger ci ha dedicato un quarto d'ora mostrandoci subito il nuovo packaging: le confezioni (sia flacone che scatola) sono passate da uno stile barocco ad uno più moderno e minimalista; inoltre sono state aggiunte diverse fragranze, tra cui un patchouli ed un'ambra notevoli. Ci ha spiegato che queste fragranze nascono per omaggiare olfattivamente alcuni personaggi entrati nel mito per le loro vite avventurose ed appassionate; per questo il nome del profumo è l'anno di nascita del personaggio stesso. 1725: Giacomo Casanova, 1740: Marchese de Sade, 1804: George Sand, 1826: Eugenia, ultima imperatrice di Francia, 1828: Jules Verne, 1873: Colette, 1876: Mata Hari. Appena uscito: 1969, anno della liberazione sessuale; non un personaggio ma un'idea nuova.
L'operazione non è di quelle semplici, certamente intellettuale e possibilmente snob, mi è piaciuta. Anche perchè il risultato mi è sembrato molto piacevole, ho sentito profumi non banali, non "fasulli", alcuni sono da ritestare con più calma, perchè mi hanno raccontato delle storie che lì per lì mi piacevano molto e che ho dovuto mollare a metà per proseguire il mio giro.

Poi siamo passati allo stand di Laura Tonatto. Abbiamo provato TUTTE le sue fragranze, e sia io che Diakranis abbiamo fatto fatica a trovarne una che ci dicesse qualcosa. Piacevoli eh, non sto affatto dicendo che fanno schifo. Ma sono senz'anima. La Signora Tonatto avrà sicuramente delle passioni forti, ma dentro i suoi profumi io non le ho trovate. Peccato, ci tenevo tanto a provare le sue fragranze. Comunque, abbiamo preso alcuni campioni per fare una seconda prova: Diakranis ha scelto Dama, un chyprè polveroso a base di iris, violetta e ambra che mi ha ricordato contemporaneamente Teint de Neige di Villoresi (senza essere altrettanto presente), Iris di Erbolario (altrettanto prevedibile), Luckhoum di Mecheri (solo leggermente più adulto). Sta bene esattamente su una Dama: tailleur blu, filo di perle e mezzo tacco; un insieme classico e garbato ma non certo sofisticato, nè originale. Un profumo da sciura, convinta che classico ed eccitante non vadano d'accordo. Io invece ho preso una fialetta di Plaisir, un fruttato fresco e dolce, leggermente speziato, con un fondo di muschio bianco e vaniglia. Piacevole, infantile, innocente come l'odore di un bimbo. Degli altri, il fior d'arancio è un classico agrumato, amir è un orientale speziato... insomma tutti giusti, tutti esattamente compliant con le loro categorie olfattive. Ma la passione, il guizzo, il genio dove sono? Me ne frego se negli altri prodotti non le trovo: nei profumi artistici, secondo me, ci dovrebbero essere.

Poi siamo passate ai Parfums de Rosine, e Simona dell'Olfattorio ci ha guidate in un tour attraverso le rose di Rosine. Annusando la linea di questa marca nata nei primi anni del ‘900, poi sparita per decenni e restituita al suo splendore negli anni ’90, per la prima volta mi pare di aver iniziato a capire questo fiore così osannato e per me insopportabile per la sua stucchevolezza e la sua onnipresenza. Invece la rosa può anche essere non retorica, non impostata, e l’ho scoperto con Rosine.
Tra tutte, sono rimasta incantata da Rose d’Homme e da Rose Kashmirie: il primo è una rosa legnosa, aromatica, rigorosa, così sofisticata da poter trasformare qualsiasi ranocchio in Principe con una sola spruzzata. Il secondo è un tripudio orientale a base di zafferano e attar di rosa. E qui mi sono finalmente fatta spiegare cos’è l’attar: mettono i petali di rosa a bagno in vasche basse piene d’acqua e le coprono con teli di mussola. Lasciano riposare tutta la notte e la mattina dopo, il residuo denso ed oleoso che si trova in fondo alla vasca è l’attar.
Poi abbiamo provato la Rose de Rosine, un insieme delle rose Bulgara, di Grasse e di Turchia ridistillato. E anche qui mi hanno spiegato che il liquido distillato dal vaso fiorentino viene ripreso in un contenitore apposito e distillato una seconda volta, con un risultato ulteriormente cristallino e puro.
Twill Rose invece è ispirato al tessuto fine con cui vengono fatte le camicie da uomo, qui la rosa si sposa con il verde del galbano, con un risultato erbaceo insolito e piacevole.

Dopo esserci lasciate affascinare dalle rose, abbiamo proseguito.

Commenti

ADJIUMI ha detto…
Ciao amica, pensa che io sono riuscito a comprare quei profumi:

- TWILL ROSE
- ROSE D'HOMME
- UN FOLIE DE ROSE
- ROSE DE FEU

da Tiberti, un negozio nel bresciano, al 50% in meno, perchè il negozio doveva chiudere! Sono rimasti i "peggiori" profumi per la massa, ma i "migliori" per me.

Beh devo dire che ho fatto un grande affare e, come te, apprezzo tantissimo Rose D'Homme....non conosco Rose Kashmirie.
Marika Vecchiattini ha detto…
Complimenti per l'affare e uffa che invidia... sai se il negozio ha già chiuso o se è ancora aperto? Magari gli resta ancora qualcosa per me...
Com'è rose de Feu? Il nome mi incuriosisce e sono sicura di non averlo provato! Rose Kashmirie è abbastanza intenso e particolare da poterti piacere! E' l'ultimo nato, non sono sicura che sia ancora nei negozi.
ADJIUMI ha detto…
rose de Feu....
mi credi se ti dico che li ho comprati a scatola chiusa (circa una 20ina) e tanti non li ho ancora provati?

li voglio recensire tutti al più presto, cos' mi dirai che ne pensi....

tiberti ha ufficialmente chiuso, al suo posto c'è il gruppo Feroldi, è abbigliamento, ma conosco amici che ci sono stato o che ci andranno, chiederò a loro!!
Diakranis ha detto…
no, rose kasmire deve ancora uscire nei negozi..

comuqneu il negozio è già chiuso... :-)

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