Timbuktu (L'Artisan Parfumeur, 2004)
Nella cultura anglosassone Timbuktu è l'Altrove per antonomasia: il luogo -forse di delizie, certamente di avventura- più esotico e lontano possibile. Così lontano che, più che un insieme di coordinate su una carta geografica africana, Timbuktu è un luogo mentale, una condizione dell'anima. Essere a Timbuktu significa essere in un Altrove inaccessibile.
Io questo Timbuktu l’ho trovato un profumo davvero particolare, uno speziato che sa davvero di Africa, grazie al pepe rosa/cardamomo -che secondo me danno un tocco più “africano” che “orientale” alle fragranze speziate. Bertrand Duchaufour secondo me ha prodotto una delle migliori fragranze dell’Artisan Parfumeur. Sì e vero, anche questo dura poco e lo dico subito, ma comunque dura sempre una manciata di minuti più di molti altri profumi dell’Artisan e bisogna rendergliene merito.
Ha una piramide curiosa:
Note di testa: mango, pepe rosa, cardamomo,
Cuore: fiore di karo karounde legno di papiro, incenso,
Base: mirra, vetiver, patchouli, benzoino.
L’avvio è speziato, secco, amaro, con un incenso di chiesa freddo e cristallino che si sposa benissimo con il papiro ed un mango ancora verde. Ho scoperto che il karo karoundè è un arbusto fiorito originario dell’Africa occidentale che nei rituali matrimoniali dei nativi veniva usato insieme ad altre spezie e radici per suscitare e trattenere l’amore dell'uomo sulla donna: le madri preparavano la pozione e la spalmavano sulla pelle delle figlie. Non l’ho mai annusato da solo, ma l’ho sentito descrivere come fiorito/verde/speziato. Si trova anche in Pleasures di E. Lauder, X di Clive Christian, Pantère di Cartier, Etro Shaal Nur e in molti altri. Farò un giro di annusate per vedere se riesco a capire che aroma ha.
Ma anche l’accordo finale è presente fin da subito: in realtà il vetiver costituisce la colonna portante del profumo e gli dona una luminosissima freschezza boscosa, mentre mirra e benzoino più che aggiungere una nota dolce servono a “smussare” quella che potrebbe essere una freschezza quasi selvaggia.
La fragranza nel suo complesso può essere descritta come un vetiver luminoso, speziato e stimolante, leggermente eccentrico ma comunque portabilissimo.
La fragranza nel suo complesso può essere descritta come un vetiver luminoso, speziato e stimolante, leggermente eccentrico ma comunque portabilissimo.
La vedo splendida indosso ad una donna curiosa, viaggiatrice ed aperta al mondo, per sottolinearne il gusto insolito; non so come immaginarla su un uomo, ma direi "pericolosa". Non vedo l'ora di fare una prova.
foto: www:podeltabirdfair.it foto Pavani
Commenti
Brava!
Il mio preferito fin ora di L'Artisan Parfumeur è Safran Troublant.
Tu come lo trovi?Ti piace?
Un bacio
E tu Adj, cosa ne pensi dei profumi dell'Artisan in generale (persistenza a parte)?
:-)
Hai guardato la tua casella di posta del forum???
ti ho scritto!!