La nuova Insolence edp
Ieri sono andata in una profumeria amica -non di nicchia- per annusare un pò di novità e per controllare se fosse uscita la nuova edp di Insolence (Guerlain). Di Insolence avevo parlato già qui e qui, ma ora la formula dell'edp è stata modificata ed è da un pò che la cerco: Luca Turin nell'appendice alla sua Guida aveva scritto di averla sentita così migliorata da darle 5 stelle. Sublimemente volgare, la definisce lui.
Diciamo subito che a me Insolence piaceva da matti fin da subito, avevo una piccola edt e 30 ml di estratto che ho finito entrambi, quindi l'evoluzione della fragranza la conosco bene per averla indossata a lungo. Quello che in Guerlain volevano migliorare, probabilmente, erano le note di testa, definite da più parti (e dallo stesso Turin) nientemeno che "lacca per capelli". Sembrava che queste note iniziali disturbassero una composizione che altrimenti sarebbe risultata perfetta. Sarà. In realtà quelle note duravano giusto 5 secondi, il tempo di evaporare e lasciare campo libero ad un accordo fiorito-fruttato inusuale e particolarmente incasinato-confuso senza evoluzione. A me piaceva tanto proprio per questo: a volte non c'è veramente bisogno di essere chiari e concisi, la creatività non ha bisogno di essere sempre perfettamente nitida e rispettosa di tutte le regole compositive. Un pò di ribellione all'estetica dominante del "tutto perfettamente cesellato, pulitissimo, netto", per me ci stava benissimo. Rendeva interessante la fragranza. E la rendeva ironica, con una leggerezza che oggi si sente poco: molte fragranze si prendono decisamente troppo sul serio.
Probabilmente questo profumo era stato creato per le figlie delle signore fedeli al marchio Guerlain; sempre probabimente, in Guerlain si saranno accorti che lo indassavano più le madri che le figlie. E che le madri lo avrebbero ricomprato volentieri, ma avrebbero gradito meno fru-fru e più "adultità", meno rosa confetto e più viola seduttrice. Detto fatto, la nuova versione di Insolence edp è sempre lei, vivace e fiorita-fruttata, ma le hanno dato un bouquet di steroidi per farla crescere in fretta, poi l'hanno vestita con un abito viola da sirena, le hanno arrochito la voce, le hanno messo in mano un bocchino lunghissimo con una sigaretta in fondo e l'hanno buttata in scena. Il risultato è buono, anzi, forse addirittura migliore della precedente versione, e senza dubbio il più interessante profumo di Guerlain da anni e anni. Bravi: è più indossabile, più netto, più setoso, più moderno.
A me però l'adolescente confusa, ribelle e romantica piaceva di più: non ho mai pensato nemmeno per un secondo che fosse svampita o insipida. Aveva una sua grazia ingenua che le faceva vibrare la voce e purtroppo, crescendo l'ha persa.
Ne ho approfittato per prendere una limited edition dell'edt, nel flacone storico di Mitsouko e L'Heure Bleue che vedete là in alto. Con lo stesso flacone sono usciti anche le edp di L'Instant Magic e, udite udite! di Shalimar, in un versione che mi pare si avvicini alla formula originale. Non è la stessa cosa ma mi pare comunque un primo timido tentativo di ritorno al passato, che apprezzo davvero molto.
Diciamo subito che a me Insolence piaceva da matti fin da subito, avevo una piccola edt e 30 ml di estratto che ho finito entrambi, quindi l'evoluzione della fragranza la conosco bene per averla indossata a lungo. Quello che in Guerlain volevano migliorare, probabilmente, erano le note di testa, definite da più parti (e dallo stesso Turin) nientemeno che "lacca per capelli". Sembrava che queste note iniziali disturbassero una composizione che altrimenti sarebbe risultata perfetta. Sarà. In realtà quelle note duravano giusto 5 secondi, il tempo di evaporare e lasciare campo libero ad un accordo fiorito-fruttato inusuale e particolarmente incasinato-confuso senza evoluzione. A me piaceva tanto proprio per questo: a volte non c'è veramente bisogno di essere chiari e concisi, la creatività non ha bisogno di essere sempre perfettamente nitida e rispettosa di tutte le regole compositive. Un pò di ribellione all'estetica dominante del "tutto perfettamente cesellato, pulitissimo, netto", per me ci stava benissimo. Rendeva interessante la fragranza. E la rendeva ironica, con una leggerezza che oggi si sente poco: molte fragranze si prendono decisamente troppo sul serio.
Probabilmente questo profumo era stato creato per le figlie delle signore fedeli al marchio Guerlain; sempre probabimente, in Guerlain si saranno accorti che lo indassavano più le madri che le figlie. E che le madri lo avrebbero ricomprato volentieri, ma avrebbero gradito meno fru-fru e più "adultità", meno rosa confetto e più viola seduttrice. Detto fatto, la nuova versione di Insolence edp è sempre lei, vivace e fiorita-fruttata, ma le hanno dato un bouquet di steroidi per farla crescere in fretta, poi l'hanno vestita con un abito viola da sirena, le hanno arrochito la voce, le hanno messo in mano un bocchino lunghissimo con una sigaretta in fondo e l'hanno buttata in scena. Il risultato è buono, anzi, forse addirittura migliore della precedente versione, e senza dubbio il più interessante profumo di Guerlain da anni e anni. Bravi: è più indossabile, più netto, più setoso, più moderno.
A me però l'adolescente confusa, ribelle e romantica piaceva di più: non ho mai pensato nemmeno per un secondo che fosse svampita o insipida. Aveva una sua grazia ingenua che le faceva vibrare la voce e purtroppo, crescendo l'ha persa.
Ne ho approfittato per prendere una limited edition dell'edt, nel flacone storico di Mitsouko e L'Heure Bleue che vedete là in alto. Con lo stesso flacone sono usciti anche le edp di L'Instant Magic e, udite udite! di Shalimar, in un versione che mi pare si avvicini alla formula originale. Non è la stessa cosa ma mi pare comunque un primo timido tentativo di ritorno al passato, che apprezzo davvero molto.
Commenti
mmm... mi hai fatto venire la curiosità di andare a sentire questo edp. Confesso che la chiassosa adolescente confusa e felice tradotta olfattivamente nell edt non mi aveva stuzzicato nemmeno lontanamente: ho sempre preferito la sirena ammaliatrice, quando anche fosse la stessa adolescente che si butta addosso per gioco i tacchi della madre e per eccesso si impiastriccia gli occhi di bistro... ecco, forse questo era quello che insolence volevo fosse, giocoso e drammatico al tempo stesso, invece era solo l'età della stupidera come si dice dalle mie parti :D
Che il nuovo edp sia piu l'adolescente maliarda per gioco che volevo? Speriamo!
Magnifiscent
urgono consigli....
ps. Signor Guido, veda di esserci sabato pomeriggio neh!!!!!
:-)
..ho trovato per puro caso questo blog, mentre stavo studiando i fornitori di oli essenziali...
Sto iniziando a dedicarmi al mondo del profumo e della sua creazione, complice i miei studi...di chimico e di psicologo.
Posso tranquillamente scrivere per avere consigli???
ciao
Alessandro
Magnifiscent
Giovanni, Claudio, è un pò che lo tengo d'occhio anch'io, l'homme di Guerlain. L'ho anche indossato un paio di volte e... non so cosa dire. Sulla mouillette sento una nota d'anice che me lo fa assomigliare al fratello giovane e brioso di Apres l'Ondèe. Mi è parsa una fragranza brillante, magari un pò semplice, ma niente affatto male. Poi la indosso e si spegne. Non è colpa sua, l'hanno proprio fatta così, con queste note di testa scintillanti, un cuore verde/arioso e quasi niente sotto, perfetta per la carta, meno per la pelle. Il flacone mi piace molto, ma trovo anch'io che il messaggio generale fragranza/flacone/pubblicitàsia confuso. In Guerlain ultimamente la coerenza dei messaggi non è proprio da manuale. Ci hanno messo un anno per capire che la pubblicità di Insolence non andava bene, e poi l'hanno cambiata. Dopo un anno hanno deciso di cambiare anche la fragranza e quindi di rifare le foto pubblicitarie. Ora, finalmente, dopo due anni, l'edp e la sua pubblicità si somigliano. Forse tra un anno cambieranno anche il nome, e finalmente Insolence avrà un'estetica coerente. Chissà quanto ci metteranno con l'Homme?
Alessandro, benvenuto tra noi! Certo che puoi chiedere, qui troverai persone non solo appassionate, ma anche molto competenti. Se vuoi essere riconosciuto però, ti consiglio di modificare il tuo nick: c'è già un caro amico, Alessandro appunto, che viene spesso qui a fare due chiacchiere.
Bhè, per cominciare, cambio nick come mi hai detto. Sono italo-spagnolo, quindi va bene Alejandro!
Mi pare di capire che siete grandi appassionati. Passione significa formazione quindi competenza. Io non credo che potrò esservi di aiuto..! sono proprio all'inizio, all'ABC, e devo dire che questo è anche divertente. E' come esplorare un nuovo mondo...
...infatti sto cercando di trovare qualche pubblicazione sulla tecnica di produzione e sulle materie prime dei profumi, se avete un titolo in italiano da consigliarmi? :-)
Poi... vi metto alla prova :-)))
conoscete Eau de Monteil, un profumo uscito anni fa e poi scomparsoo? Ne era uscito un altro, simile, lo avevo trovato in una sola profumria di milano, non c'era traccia altrove. penso che fosse una sorta di prova, ahimè non ricordo il nome, anche se aveva un packaging molto strano, al tatto soprattutto...
vabbè
conoscete le colonie spagnole? in spagna si usano moltissimo, mitiche la Royale Ambree, la famossisima Nenuco per bambini. Io uso la altrettanto vecchia S3. Produzioni industriali, non di alta profumeria, ma fragranze storiche in Spagna!
vabbè, un saluto e
a presto e grazie Alejandro
Io ho già il primo della lista: Greyland di Montale.
Stamattina ho messo il campioncino e nemmeno 20 minuti dopo ho fatto un bel frontale. Grazie a Dio mi hanno "solo" dato il collare morbido per 8 gg. e ho un gran male al gomito.
La descrizione del nuovo edp mi attira di più - la tua descrizione, ovvio! :-) - quindi farò sicuramente uno sforzo e andrò a provarla.
Piccolo commento su una fragranza che mi ha colpito molto, molto favorevolmente, è INFUSION D'HOMME di Prada. Quanto l'infusion femminile non mi dice niente, tanto questa versione maschile la trovo strepitosa, con Incenso e Iris così ben calibrati da farmi scattare l'applauso.
Il naso è una donna, Daniela Andrier (Zegna Intenso).
L'ho sentito in fretta - quindi potrei cambiare idea - ma è stato colpo di fulmine.
PS N.1: mi parli - se non ne hai ancora parlato - di CHANTES D'AROMES? ne sono rimasta incantata.
PS N.2: A Davide tutta la mia solidarietà e un augurio di buona guargione. :-)
Ciao Alejandro, non conosco le colonie spagnole, ne ho letto senza mai riuscire a provarle. So che la Spagna ha una grande tradizione di acque profumate e fiorite che aiutano a combattere il gran caldo estivo. Ce le descriveresti? Di Libri sulle tecniche di produzione dei profumi ce ne sono, ma non sono focalizzati su questo. Trovi dei capitoli all'interno di volumi che parlano anche d'altro. Ti faccio una lista appena riesco, intanto puoi guardare tra i post inseriti col tag "libri profumati", mentre altri li trovi nella colonna "Libri profumati" qui a destra.
Elmifra, ciao, grazie per questo commento su Insolence che condivido al 100%. Solo che, a differenza di te, a me le caratteristiche che scrivi (volgare, invadente) declinate "alla Guerlain" mi entusiasmano parecchio ;-)!
Gretel non ho ancora avuto il piacere di provare l'Infusion d'Homme, ma credo che a questo punto sarà d'obbligo farlo, la prima volta che vado su a Milano. Avevo letto (eh eh eh!!!) del tuo recente colpo di fulmine per Chant d'Aromes (che non è il mio Guerlain preferito) e hai assolutamente ragione, non ne ho ancora parlato e mi dispiace: è un grandissimo classico! Su di me non sta bene, prende un'aria da vecchia signora in pelliccia che contrasta tantissimo con me, ma mi piace annusarlo dal flacone. Fiori e frutta elegantisismi. Fammelo portare un pò e poi scrivo. A te cosa piace in particolare di questa fragranza?
Per rispondere alla tua domanda invece, B&B, ti dirò che mi consolerò anziché mettendo ciò che ho, andando a cercarne di nuovi. L'altro giorno mi sono fatto spruzzare un po' di Black Aoud di Montale che mi dicono essere un tipico legnoso maschile ma che io continuo ad associare ad una donna... Sarà perché il mio naso si concentra soprattutto sulla nota di The alla rosa ed evidentemente sono solo io che lo percepisco come femminile perché a due amiche in treno è piaciuto molto e alla domanda l'hanno classificato senza dubbio come un maschile. Quindi confesso che mi fa un po' di difficoltà portarlo (lo sento veramente poco mio); ma anche che mi sto avvicinando a questi profumi un po' come il Piccolo principe alla Volpe... Voglio andare a sentire cosa hanno da dirmi gli altri Aoud: e su tutti Aoud Lime. B&B in un reportage da Pitti hai accennato la tua difficoltà con questa linea: lo capisco, sono profumi di forte impatto... Però penso che la "sciura" di via Spadari avesse ragione quando mi disse che vanno sentiti e risentiti... poi o li si odia o li si ama. Io traccheggio ancora. Ma il loro sillage è già un punto a favore. Vanno strameditati.
PS:la signora di via Spadari ha una competenza incredibile anche in fatto di cosmetica. Mi ha consigliato i prodotti della linea alla sericina "J and C". La lozione dopobarba è la migliore che abbia mai provato ma consiglio a tutti voi anche la crema per le mani che costa una stupidata: 8 euro ed è fenomenale! Ve lo posso dire, perché ho problemi alla pelle delle mani (disidrosi) che devo tenere idratate e in confronto alle paraffine che mi ha rifilato il dermatologo ben più costose (quasi il doppio), bhe... non c'è paragone. Provatela, ora che arriva l'inverno!
Sono le note di testa troppo invadenti.
Poi scaldandosi sulla pelle trova il giusto equilibrio tra avvolgenza, eleganza e spregiudicatezza.
Per colpa di quei quindici minuti massimo in cui io rischio il mal di testa, lo apprezzo sempre di più nella scia delle altre, con un pizzico di invidia.
Spero nella nuova fragranza.
Sabrina
Gretel, nella parte finale del commento hai scritto esattamente quello che non mi fa preferire Chant d'Aromes agli altri Guerlain. La paura dell'imperfezione, la mancanza di note sporche (magari ci sono ma io non le avverto) che potrebbero incrinare la sinfonia di fiori polverosamente eleganti. Questa caratteristica me lo fa sentire distante, quasi altero nel suo distacco dalle cose umane. Però, riprovandolo grazie al tuo stimolo, ne ho apprezzato la struttura classica, perfetta, che il tempo non sta intaccando nemmeno un pò, e una raffinatezza estrema, che il nostro naso di oggi-abituato alla roba commerciale di oggi- non potrebbe nemmeno immaginarsi. Grazie cara!
Sabricat Glamour, se nel frattempo l'hai provato, raccontacelo ok? Quello nuovo ha sopratttutto questo, di diverso: l'avvio (anche qualcosa nel fondo, ma la differenza più grande io l'avverto proprio nei primi 15 minuti)
Ci sono delle note che mi piace chiamare "dure" nel senso che per quanto ci lavori sopra mantengono sempre la loro identità che puoi solo sfumare differentemente. Per esempio: il vetiver, l'ambra... Red vetyver e Vetiver Dance nonché Sel de vetiver hanno in comune la stessa nota: e la riconosci. Idem per Ambre russe e quella - davvero fantastica - di MPG.
Ebbene secondo questi canoni l'oud è durissimo! Infatti mi piace pensarlo come un vaso cui Montale si diverte a cambiare la composizione floreale e che nonostante tutto si faccia notare di per sé stesso. Visto da vicino. Ed è qui la sua ambiguità perché fiori e vaso si confondono da lontano. Fuor di metafora, prova: non è vero che l'oud urta il naso solo se lo annusi da vicino mentre tende ad amalgamarsi nel sillage? A me pare così in Black Aoud come in Aoud Lime. E' solo questione di prospettiva. E per questo sono difficili da capire e da portare. bisognerebbe comprarli, indossarli e soltanto a fine flacone decidere se facciano o meno per noi. Peccato costino 110 euro! ;-P
Se comunque senti l'oud ancora troppo forte, ti consiglio gli ultimi 4 nati in casa Montale (pare che il buon vecchio Pierre abbia intenzione di dedicarsi solo all'oud d'ora in poi...). Crystal Aoud è un fruttato/fiorito (non ricordo bene) femminile. Aoud Shiny invece sula mia pelle non stava male. Silver Aoud invece è un fougerone che sarebbe banale se non avesse l'oud peraltro molto mitigato (infatti su di me non è durato come black, p.es.): "tipicamente" maschile dire... nel senso che la lavanda è centrale con partenza agrumata. Buono. Molto.
Il 4° è il più interessante e spiccatamente femminile: qui la vedo dura che un uomo lo riesca a portare. Però possiede una notevole nota di garofano. Sulla cartina a me ha dato un'ottima impressione. Solo che non ricordo come si chiama!
Ecco, in questi ultimi 4 non saprei dire se Montale vi abbia versato meno oud o no: quel che mi azzardo però a pensare è che ne abbia fatto un uso più... sapiente?
Ps: mi sono innamorato di Tam Dao di Diptyque. Ne avete di simili da esplorare?
Pps: ho provato finalmente su pelle Cuir pleine fleur (Heeley). Sì, penso proprio che sia quello che stavo cercando!
Di solito è molto severo nei suoi giudizi, Roadster è la felice eccezione alla regola (non so perchè, ma l'immagine che Cartier ha dato del suo stile non mi piace per nulla, cioè l'immagine di chi ama le sue cose)
Roadster
Ormai ci sono due tipo di profumi, quelli nati per far colpo ed hanno una carriera di solito breve.
E altri che non seguono alcuna moda, che hanno un'identità propria, e che sono fatti per durare.
L'energia vegetale di una splendida menta verde accende un motore che sa anche fare le fusa.
Il cisto labdanum e note di vaniglia e ambra danno in effetti a Roadster un'ampiezza, una forza ma al contempo una dolcezza abbastanza inebriante.
Questa rassicurante mascolinità è confermata da un vétiver soffuso ma tenace.
Prima creazione di Mathilde Laurent per Cartier, Roadster ha anche il merito di integrarsi perfettamente alla collezione profumata del celebre gioielliere.
Una riuscita.
Le critique de Parfum http://www.lecritiquedeparfum.com/
Magnifiscent