Il profumo C/Perfume C: Apres l'Ondèe (Guerlain, 1906)
PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT!
Ed ecco il profumo C: Apres L'Ondèe di Guerlain (1906). Purtroppo, questa non è una versione originale, ma la nuovissima versione appena lanciata da Guerlain. Sapevamo che qualcuno lo avrebbe riconosciuto, ma volevamo tanto ascoltare sei pareri spassionati su questa nuova versione. Non è così diversa dall'originale da averci permesso due campioni separati da esaminare, ve ne sareste accorti subito che era la stessa fragranza in due interpretazioni diverse. In origine non era un profumo all'iris, ma un profumo di fiori di campo (tra cui l'iris, e la violetta) bagnati da un acquazzone. Oggi l'iris è più "pesante" e meno polveroso (credo non sia più l'iris naturale, che costa davvero una fucilata, circa 60mila euro al kg.) la violetta è quasi svanita e anche l'anice; la fragranza è immersa in uno sciroppo mandorlato/vanigliato piuttosto stucchevole di cui avevamo già parlato nel post su L'eau de Shalimar. Inoltre, purtroppo, niente più Guerlinade.
Avete ragione, il profumo non si evolve molto, e alle note finali ci arriva solo sulla mouillette. Detto tutto ciò, la nuova versione non è poi malaccio, cioè si capisce chi è e da quale nobile Casato deriva. Ma ha perso fascino, luminosità, malinconia, tanto che persino una attenta come Gretel ha avuto qualche dubbio che fosse addirittura lui! Come al solito siete stati puntuali nelle descrizioni e molto personali nella recensione generale della fragranza, e avete tirato fuori spunti eccezionali. Se quelli di Guerlain potessero leggere quello che avete scritto (cioè in realtà possono, questo Blog èuno spazio aperto, apertissimo!!!).
Gretel: dopo la Banana flambèe non mi ferma più nessuno :-) e ho perso ogni inibizione. La prima cosa che ho pensato per questo profumo C è stato: Guerlain. La seconda è stata: Après l'Ondèe. Ma c'è un Ma: il duo diabolico ;-) delle testatrici non potrà aver messo un profumo così conosciuto, visto i precedenti. Eppure le note iniziali mi portano proprio a pensare a questo profumo che, fino a quando non mi è stato regalato da una persona carissima, non avevo mai valutato come profumo "nelle mie corde". Un velo leggero di violetta, bergamotto e vaniglia sono le uniche note che mi pare di percepire... e un unico dubbio. La versione - assai recente - di quello che possiedo ha una persistenza maggiore e una prevalente nota di Iris con la conseguente scia talcata: questo C ha pochissima persistenza e uno sviluppo meno chiassoso, più morbido e rotondo.... O ho sbagliato profumo :-) oppure è una versione vintage di quello che ho pensato. Ma che sia un Guerlain è un pensiero che non riesco a togliermi dalla testa.
Claudio: Profumo di un’eleganza di altri tempi, avvio pungente di mandorla amara che si scioglie in un soffio di cannella appena accennato che subito vola via per lasciar posto ad una nota di cuoio delicata raffinata ed eterea. Profumo malinconico e intrigante sarebbe perfetto con le note finali più avvolgenti e sostenute per qualche ora invece di pochi minuti.Un’alternativa poco impegnativa a L’Heure Bleue di Guerlain ****/*****
Diakranis: La prima cosa a cui ho pensato è stata IRIS! In un angolino ho sentito qualcosa come di agrume candito...Leggermente talcato, quindi probabilmente ci sarà la vaniglia. Penso sempre di più ai fiori di iris e dell'orchidea... potrebbero essere della stessa famiglia? Profumo sciropposo, zuccherino.Aspetta, foglorazione... che ci sia dentro una punta di tiarè? perchè mi riporta alla sensazione del mio olio al monoi di tiarè..questo mi fa pensare anche alla gardenia, che poi è della stessa famiglia...Sento un LIEVE sentore di pera, come nell'iris di odori di firenze... Intenso e persistente...
Prisca: Qui siamo tra gli scaffali di un supermercato, o sulle bancarelle di profumi taroccati che ci sono in ogni mercato. Si, insomma, volevano mettere qualcosa di profumato in una bottiglietta che potesse essere comprata da qualcuno, uomo o donna, che non disdegnasse di sentirsi addosso odor di ammorbidente. E' stato preparato con ingredienti sintetici scadenti, poco persistenti: è la stessa profumazione che ci capita di trovare nei prodotti da toilette degli hotel modesti ma con qualche pretesa. Monocorde, non interagisce con la pelle: chi eventualmente lo indosserà se lo sentirà addosso come un accessorio di dubbio gusto del quale si potrebbe facilmente fare a meno.
Davide: È strano, ma io questo profumo credo di averlo già sentito. La prima cosa che ho pensato è stata: “qui c’è dentro dell’iris”. Mi sbaglio? È un profumo decisamente più adatto ad un uomo che non i precedenti due, ma anche quello più difficile, finora, da recensire. Appena spruzzato, evaporato l’alcool, mi sembra di sentirci anche qualche fiore ma non saprei dire quale. Alcuni fiori bianchi forse? Sulla mouillette rimane più fresco e anche un pizzico più… speziato che non sulla mia pelle dove assume una struttura un poco talcata. Le note di fondo non le sento per niente e non penso sia colpa del raffreddore che per fortuna sta passando: direi piuttosto che non fa in tempo ad arrivarci che già si dirada. Come ho detto prima, ci sento dell’iris, ma anche della violetta: o più precisamente lo stesso aroma di alcune saponette alla violetta che compravo anni fa. Tuttavia trovo davvero difficile distinguere una nota dal’altra perché è una fragranza molto compatta, i cui elementi olfattivi si tengono tutti stretti l’uno con l’altro. Forse c’è anche un po’ di mughetto? La persistenza sui miei polsi è pressoché nulla: la fragranza si adagia sulla pelle, si sistema e non se ne allontana quasi per niente. Il sillage è veramente discreto. Questa fragranza mi procura delle sensazioni cromatiche: evoca il grigio, al più l’indaco. E’ malinconica: mi fa venire in mente un uomo elegante anche giovane, dallo sguardo un po’ triste. Un profumo crepuscolare che mi è venuto da paragonare a Iris de Nuit di James Heeley, rispetto al quale, tuttavia, la fiala “C” ha meno classe. Comunque non lo trovo niente affatto male. E’ sicuramente qualcosa che potrei indossare.
Assurdo: la sensazione che ho appena spruzzato è di un profumo chiuso, di quelli caldi ed invernali. Probabilmente Edt, con delle note cuoiate di quelle che invitano alla spiritualità ed ai viaggi interiori. La costruzione mi fa pensare ad un Artisan, sara Dzonkha ?
ENGLISH TEXT (ABSTRACT)
And here's the scent C: Apres L’Ondèe by Guerlain (1906). Unfortunately for you, this isn’t the original version, but the newest version just launched by Guerlain at the end of 2008. AnnaMaria and I knew that someone would’ve recognized it, but we wanted to read six blind opinions about this new version. It’s not so different from the original to allow two separate samples to test, because you would’ve noticed immediately it was the same fragrance in two different interpretations. Originally it was not an iris scent but a bouquet of flowers (including iris and violet) wet from a shower. Today, the iris note is "heavier" and less powdery (I believe it’s no longer natural iris, which costs about 60.000 euros per kg.); violet has almost vanished and so is anise; the composition is embedded in an almond-y, syrupy, vanilla rather nauseating, of which we already discussed in the topic about L’eau de Shalimar. Also, unfortunately, no more Guerlinade. Reviewers are right, the scent doesn’t evolve much, it reaches base notes only on paper. Having said all this, the new version is not so bad, you may still envision its coat-of-arm and genealogy. But it lost charm, brightness, melancholy, so much so that even careful Gretel had doubts in naming it correctly! As usual, yours were punctual descriptions, very personal in the general review of the fragrance. If Guerlain management could read what you wrote (that is, in fact, possible… this blog is an open space, after all!!!)...
Gretel: I immediately thought: Guerlain. And then: Après l'Ondèe. But there is a “but”: the diabolical duo B&B and Nynive ;-) would have never given us a well-known perfume to test. But the notes are those… I didn’t think much about this scent until I was given it by a dear person. It’s not my cup of tea. A light veil of violet, bergamot and vanilla are the only notes that I seem to perceive... The version I own is quite recent, but shows greater persistence and a prevailing note of iris, resulting in a light, powdery trail. “C” has very little persistence and a softer, rounder development :-) Or my nostrils went bad or this is another version (maybe vintage). But it’s definitely Guerlain.
Claudio: scent of a retro elegance, it starts as a pungently bitter almond, which dissolves in a puff of cinnamon; just after mentioning it, it flies away to unfold a refined and delicate, ethereal leather. Melancholic and intriguing fragrance, an undemanding alternative to L'Heure Bleue by Guerlain
Diakranis: the first thing I thought was “Iris”! In a corner I smelt something like citrus candy. Slightly talcum, then probably you’ll have vanilla. Iris flowers and orchid. Syrupy scent, sugary... may be a tip of the tiare? or gardenia, maybe, which is from the same family. Then a slight touch of pear, as in the Iris perfume from “Odori”... Intense and persistent.
Prisca: we’re in a supermarket aisle, or at a tarot reading stand inside a market. In short, they wanted to put something scented in a bottle that anyone could buy, man or woman who doesn’t disdain to smell of fabric softener. It was concocted with synthetic ingredients: poor, little persistent. It’s the kind of scent we happen to find in hotel toiletries of modest claim. Monotonous, doesn’t interact with the skin: probably will be selected by people of dubious taste, who could could easily do without it.
Davide: It's strange, but I think I already met this perfume somewhere. The first thing I thought was that there’s iris inside it. Am I wrong? This scent suits better a man than the previous two, and it’s also the most difficult so far to review. I feel some flowers. White flowers maybe? On mouillette it stays cooler and even a bit more spicy... Base notes never appear, may be it’s too cold and it doesn’t warm up to fully express the notes? I smell also violets or more precisely violet soap I used to buy years ago. However I find it really difficult to distinguish notes, as the composition is very compact, notes are held all close to each other. Persistence on my wrist is close to zero: the fragrance lies on the skin with a very discreet sillage. I feel it as a gray or indigo colour. It’s melancholic, as an elegant but a little sad looking lad. A scent of twilight which I would compare to Iris de Nuit by James Heeley, but fragrance "C" has less class; but It’s definitely something I could wear.
Assurdo: a “closed”, self contained fragrance, a warm, winter scent. Probably Edt, with notes of leather encouraging spirituality and inner journeys. The construction reminds me of an Artisan. May be Dzonkha?
Ed ecco il profumo C: Apres L'Ondèe di Guerlain (1906). Purtroppo, questa non è una versione originale, ma la nuovissima versione appena lanciata da Guerlain. Sapevamo che qualcuno lo avrebbe riconosciuto, ma volevamo tanto ascoltare sei pareri spassionati su questa nuova versione. Non è così diversa dall'originale da averci permesso due campioni separati da esaminare, ve ne sareste accorti subito che era la stessa fragranza in due interpretazioni diverse. In origine non era un profumo all'iris, ma un profumo di fiori di campo (tra cui l'iris, e la violetta) bagnati da un acquazzone. Oggi l'iris è più "pesante" e meno polveroso (credo non sia più l'iris naturale, che costa davvero una fucilata, circa 60mila euro al kg.) la violetta è quasi svanita e anche l'anice; la fragranza è immersa in uno sciroppo mandorlato/vanigliato piuttosto stucchevole di cui avevamo già parlato nel post su L'eau de Shalimar. Inoltre, purtroppo, niente più Guerlinade.
Avete ragione, il profumo non si evolve molto, e alle note finali ci arriva solo sulla mouillette. Detto tutto ciò, la nuova versione non è poi malaccio, cioè si capisce chi è e da quale nobile Casato deriva. Ma ha perso fascino, luminosità, malinconia, tanto che persino una attenta come Gretel ha avuto qualche dubbio che fosse addirittura lui! Come al solito siete stati puntuali nelle descrizioni e molto personali nella recensione generale della fragranza, e avete tirato fuori spunti eccezionali. Se quelli di Guerlain potessero leggere quello che avete scritto (cioè in realtà possono, questo Blog èuno spazio aperto, apertissimo!!!).
Gretel: dopo la Banana flambèe non mi ferma più nessuno :-) e ho perso ogni inibizione. La prima cosa che ho pensato per questo profumo C è stato: Guerlain. La seconda è stata: Après l'Ondèe. Ma c'è un Ma: il duo diabolico ;-) delle testatrici non potrà aver messo un profumo così conosciuto, visto i precedenti. Eppure le note iniziali mi portano proprio a pensare a questo profumo che, fino a quando non mi è stato regalato da una persona carissima, non avevo mai valutato come profumo "nelle mie corde". Un velo leggero di violetta, bergamotto e vaniglia sono le uniche note che mi pare di percepire... e un unico dubbio. La versione - assai recente - di quello che possiedo ha una persistenza maggiore e una prevalente nota di Iris con la conseguente scia talcata: questo C ha pochissima persistenza e uno sviluppo meno chiassoso, più morbido e rotondo.... O ho sbagliato profumo :-) oppure è una versione vintage di quello che ho pensato. Ma che sia un Guerlain è un pensiero che non riesco a togliermi dalla testa.
Claudio: Profumo di un’eleganza di altri tempi, avvio pungente di mandorla amara che si scioglie in un soffio di cannella appena accennato che subito vola via per lasciar posto ad una nota di cuoio delicata raffinata ed eterea. Profumo malinconico e intrigante sarebbe perfetto con le note finali più avvolgenti e sostenute per qualche ora invece di pochi minuti.Un’alternativa poco impegnativa a L’Heure Bleue di Guerlain ****/*****
Diakranis: La prima cosa a cui ho pensato è stata IRIS! In un angolino ho sentito qualcosa come di agrume candito...Leggermente talcato, quindi probabilmente ci sarà la vaniglia. Penso sempre di più ai fiori di iris e dell'orchidea... potrebbero essere della stessa famiglia? Profumo sciropposo, zuccherino.Aspetta, foglorazione... che ci sia dentro una punta di tiarè? perchè mi riporta alla sensazione del mio olio al monoi di tiarè..questo mi fa pensare anche alla gardenia, che poi è della stessa famiglia...Sento un LIEVE sentore di pera, come nell'iris di odori di firenze... Intenso e persistente...
Prisca: Qui siamo tra gli scaffali di un supermercato, o sulle bancarelle di profumi taroccati che ci sono in ogni mercato. Si, insomma, volevano mettere qualcosa di profumato in una bottiglietta che potesse essere comprata da qualcuno, uomo o donna, che non disdegnasse di sentirsi addosso odor di ammorbidente. E' stato preparato con ingredienti sintetici scadenti, poco persistenti: è la stessa profumazione che ci capita di trovare nei prodotti da toilette degli hotel modesti ma con qualche pretesa. Monocorde, non interagisce con la pelle: chi eventualmente lo indosserà se lo sentirà addosso come un accessorio di dubbio gusto del quale si potrebbe facilmente fare a meno.
Davide: È strano, ma io questo profumo credo di averlo già sentito. La prima cosa che ho pensato è stata: “qui c’è dentro dell’iris”. Mi sbaglio? È un profumo decisamente più adatto ad un uomo che non i precedenti due, ma anche quello più difficile, finora, da recensire. Appena spruzzato, evaporato l’alcool, mi sembra di sentirci anche qualche fiore ma non saprei dire quale. Alcuni fiori bianchi forse? Sulla mouillette rimane più fresco e anche un pizzico più… speziato che non sulla mia pelle dove assume una struttura un poco talcata. Le note di fondo non le sento per niente e non penso sia colpa del raffreddore che per fortuna sta passando: direi piuttosto che non fa in tempo ad arrivarci che già si dirada. Come ho detto prima, ci sento dell’iris, ma anche della violetta: o più precisamente lo stesso aroma di alcune saponette alla violetta che compravo anni fa. Tuttavia trovo davvero difficile distinguere una nota dal’altra perché è una fragranza molto compatta, i cui elementi olfattivi si tengono tutti stretti l’uno con l’altro. Forse c’è anche un po’ di mughetto? La persistenza sui miei polsi è pressoché nulla: la fragranza si adagia sulla pelle, si sistema e non se ne allontana quasi per niente. Il sillage è veramente discreto. Questa fragranza mi procura delle sensazioni cromatiche: evoca il grigio, al più l’indaco. E’ malinconica: mi fa venire in mente un uomo elegante anche giovane, dallo sguardo un po’ triste. Un profumo crepuscolare che mi è venuto da paragonare a Iris de Nuit di James Heeley, rispetto al quale, tuttavia, la fiala “C” ha meno classe. Comunque non lo trovo niente affatto male. E’ sicuramente qualcosa che potrei indossare.
Assurdo: la sensazione che ho appena spruzzato è di un profumo chiuso, di quelli caldi ed invernali. Probabilmente Edt, con delle note cuoiate di quelle che invitano alla spiritualità ed ai viaggi interiori. La costruzione mi fa pensare ad un Artisan, sara Dzonkha ?
ENGLISH TEXT (ABSTRACT)
And here's the scent C: Apres L’Ondèe by Guerlain (1906). Unfortunately for you, this isn’t the original version, but the newest version just launched by Guerlain at the end of 2008. AnnaMaria and I knew that someone would’ve recognized it, but we wanted to read six blind opinions about this new version. It’s not so different from the original to allow two separate samples to test, because you would’ve noticed immediately it was the same fragrance in two different interpretations. Originally it was not an iris scent but a bouquet of flowers (including iris and violet) wet from a shower. Today, the iris note is "heavier" and less powdery (I believe it’s no longer natural iris, which costs about 60.000 euros per kg.); violet has almost vanished and so is anise; the composition is embedded in an almond-y, syrupy, vanilla rather nauseating, of which we already discussed in the topic about L’eau de Shalimar. Also, unfortunately, no more Guerlinade. Reviewers are right, the scent doesn’t evolve much, it reaches base notes only on paper. Having said all this, the new version is not so bad, you may still envision its coat-of-arm and genealogy. But it lost charm, brightness, melancholy, so much so that even careful Gretel had doubts in naming it correctly! As usual, yours were punctual descriptions, very personal in the general review of the fragrance. If Guerlain management could read what you wrote (that is, in fact, possible… this blog is an open space, after all!!!)...
Gretel: I immediately thought: Guerlain. And then: Après l'Ondèe. But there is a “but”: the diabolical duo B&B and Nynive ;-) would have never given us a well-known perfume to test. But the notes are those… I didn’t think much about this scent until I was given it by a dear person. It’s not my cup of tea. A light veil of violet, bergamot and vanilla are the only notes that I seem to perceive... The version I own is quite recent, but shows greater persistence and a prevailing note of iris, resulting in a light, powdery trail. “C” has very little persistence and a softer, rounder development :-) Or my nostrils went bad or this is another version (maybe vintage). But it’s definitely Guerlain.
Claudio: scent of a retro elegance, it starts as a pungently bitter almond, which dissolves in a puff of cinnamon; just after mentioning it, it flies away to unfold a refined and delicate, ethereal leather. Melancholic and intriguing fragrance, an undemanding alternative to L'Heure Bleue by Guerlain
Diakranis: the first thing I thought was “Iris”! In a corner I smelt something like citrus candy. Slightly talcum, then probably you’ll have vanilla. Iris flowers and orchid. Syrupy scent, sugary... may be a tip of the tiare? or gardenia, maybe, which is from the same family. Then a slight touch of pear, as in the Iris perfume from “Odori”... Intense and persistent.
Prisca: we’re in a supermarket aisle, or at a tarot reading stand inside a market. In short, they wanted to put something scented in a bottle that anyone could buy, man or woman who doesn’t disdain to smell of fabric softener. It was concocted with synthetic ingredients: poor, little persistent. It’s the kind of scent we happen to find in hotel toiletries of modest claim. Monotonous, doesn’t interact with the skin: probably will be selected by people of dubious taste, who could could easily do without it.
Davide: It's strange, but I think I already met this perfume somewhere. The first thing I thought was that there’s iris inside it. Am I wrong? This scent suits better a man than the previous two, and it’s also the most difficult so far to review. I feel some flowers. White flowers maybe? On mouillette it stays cooler and even a bit more spicy... Base notes never appear, may be it’s too cold and it doesn’t warm up to fully express the notes? I smell also violets or more precisely violet soap I used to buy years ago. However I find it really difficult to distinguish notes, as the composition is very compact, notes are held all close to each other. Persistence on my wrist is close to zero: the fragrance lies on the skin with a very discreet sillage. I feel it as a gray or indigo colour. It’s melancholic, as an elegant but a little sad looking lad. A scent of twilight which I would compare to Iris de Nuit by James Heeley, but fragrance "C" has less class; but It’s definitely something I could wear.
Assurdo: a “closed”, self contained fragrance, a warm, winter scent. Probably Edt, with notes of leather encouraging spirituality and inner journeys. The construction reminds me of an Artisan. May be Dzonkha?
Commenti
Dimmi di no, ti prego...
la seconda volta è stata quando ho ricevuto in regalo l'edt - pensandola versione recente - da persona carissima e che mi ha fatto cambiare idea riguardo questo Guerlain: una sottile scia di violetta ma un'iris prepotente e la "guerlinade" molto definita, con persistenza su pelle elevatissima.
la terza volta il campione C: ci sento il Bergamotto, la violetta, l'impronta di quello che possiedo, insomma, ma la nota di Iris è come annacquata e persistenza minima.
Quale sarà la versione più vicina all'originale? non ho purtroppo elementi per capirlo: quello della Rinascente o il mio?
Ma fammi capire: ti piacerebbe o no che lo fosse?
Gretel, secondo me, per come tengono i tester alla Rinascente, mi sa che quello che hai sentito lì era un pò "andato". Mi fiderei invece della tua edt, che ho anche io presi nello stesso periodo e che differisce pochissimo dal parfum. La riformulazione che vi ho messo nelle fialette è recentissima, di fine 2008... quindi se la senti annacquata rispetto alla tua edt, probabilmente è perchè... lo è! Anche io la sento così: dell'originale hanno tenuto giusto l'impronta.
E no per quanto riguarda il caso di specie! Dopo aver sentito fiala C e D, se così fosse stato mi sarei preoccupato per non aver riscontrato la somiglianza! E poi se la fiala D fosse stato Après vintage.... mi sarebbe crollato un mito. Calcola che io è la prima volta che sniffo un Après l'Ondee...
però, al di là delle considerazioni incontrovertibili che avete fatto, dite la verità, sareste disposti a spendere diverse decine di euro per acquistarlo?
comunque devo ammettere che siete bravissimi, e concordo anche con Davide quando dice che il colore di questo profumo è un grigio-indaco. bacioni a tutti!! -prisca-
appena skand@ mette l'ultima vi do' il voto!
tremate tremate...
Qualcuno sta imparando le materie prime, qualcuno sta cercando di individuare quali sono le note che lo fanno vibrare, altri si concentrano su come un profumo è composto... Per me la ricchezza di un gioco come questo è che ognuno porta quello che sa e si mette tutto insieme. Quindi, nelle recensioni arrivate finora non c'è niente di giusto o sbagliato. Non è una gara a chi la sa meglio o a chi riconosce le fragranze. E' un gioco, per raccontare le fragranze in maniera personale.
Non finirò mai di ringraziare i giocatori perchè si stanno mettendo alla prova al 100% e ci stanno offrendo possibilità di spunto e riflessione davvero eccezionali (per chi le sa cogliere, ovvio).
(Questo avrebbe fatto parte dei comemnti riassuntivi, ma mi sembrava giusto anticiparlo...)
Claudio, sì, la parte "inconsistente" che hai sentito, nella versione originale non c'è. Trovi ancora qualche flacone nelle piccole profumerie (non nelle grandi catene, che rinnovano spesso il magazzino). La riconosci perchè quella nuova ha la scatola liscia color bronzo, mentre la scatola che contiene la fragranza vecchia era dorata col rettangolo nero. Complimenti per l'Heure Bleue, che fragranza ultraterrena...
Adjiumi, tesoro, dacci solo un pò di tempo e sarai esaudito!
Davide, se la prova ti interessa sul serio... :-)
gretel è stata bravissima, ma, avendo avuto il profumo in casa era avvantaggiata.
sottolineo che, adesso che so che è un profumo di Guerlain, non ho cambiato parere: non mi piace minimamente e non lo prenderei mai. io ad un modo di pensare precostituto ed indirizzato, antepongo la libertà del mio modo di vedere.
au revoir. -prisca-
P.S.
Secondo me qualche "fantasma" di Alf, si è materializzato anche qua...quel signor/ra Orso/a, mi ha fatto venire un "deja voo"...;-)
Baci profumati a tutti! Scrivo poco ma vi leggo sempre!
Lilith
Sì, ti confesso che la prova mi interessa sul serio! Non mi è mai capitato di provare lo stesso profumo prima e dopo il "lifting"...
Yemanjà, ogni volta è una gioia leggere il tuo nome su un commento. Ti abbraccio!
So che Apres l'ondee risale ai primi del 1900, in questo modo si cancella per sempre un fatto culturale, perchè secondo me il profumo è storia, cultura, costume.
Questo gioco è fantastico! Bravi tutti!
Sabrina