Gentilissima B&B, ho ricevuto oggi i vials di PG e te ne sono molto grata, grazie e ancora grazie per esserti ricordata di me! quando lo ritieni opportuno fammi avere il tuo indirizzo in modo che possa ricambiare. la prossima occasione in cui ci sarà un appuntamento a Milano farò di tutto per esserci (trasferte di maggiore portata possono crearmi qualche difficoltà: ho 4 figli -due sono gemelli- e non è facile organizzarsi). centellinerò le fragranze che mi hai mandato, ti seguo sempre con simpatia e mi piace pensare di essere tua amica. un grosso bacione -laura/prisca-
Anonimo ha detto…
ieri provando Drama nuui ho notato che durante l'arco della giornata mi è sembrato molto diverso a seconda del momento. non sto parlando della normale evoluzione di un buon profumo, intendo dire che, dato che mi è piaciuto molto ed è una fragranza sfuggente e cristallina, ho sentito l'esigenza di riapplicarlo più volte durante l'arco della giornata e, come altre volte mi è successo con determinati profumi, ma con questo in maniera più marcata, ogni volta mi è sembrato diverso, molto diverso dalla volta precedente: insomma, dopo pranzo non mi pareva più lo stesso profumo della mattina e la sera non era lo stesso che avevo indossato nel pomeriggio. in ogni occasione ho percepito come predominante una nota diversa, tanto che, se si fosse trattato di un gioco, avrei potuto dubitare di avere a che fare con lo stesso profumo. ma allora, mi chiedo, se in alcuni casi la percezione individuale di un odore può variare così tanto nell'arco di un lasso ristrettto di tempo, siamo sicuri che quando persone diverse parlamo della stessa fragranza intendano indicare la stessa cosa? -prisca-
Prisca, anche a me Drama Nuui (uno dei migliori della linea, secondo me) fa un pò quell'effetto: mi sorprende ogni volta. Ma non l'avevo associato ad una sua caratteristica intrinseca, o al fatto che umidità e orari influiscano sulla percezione, quanto ad un mio modo di sentirlo diverso da volta a volta, in base a quello che avevo dentro. Però forse hai ragione tu. Bella domanda, davvero. Lasciamici pensare perchè in effetti ti potrei rispondere che la struttura è sempre la stessa e se ci limitiamo a parlare di quella, magari ci capiamo. Forse è come il cervello "legge" la fragranza, cioè le immagini che quella struttura suggerisce al cervello, che sarebbero diverse. Non so. Suggerimenti benvenuti.
Mk, grazie a te! Lo conoscevi già?
Anonimo ha detto…
Non conosco Drama Nui ma è un po la stessa cosa che mi capita con L'Anarchiste di Caron: ogni volta suona diversa dalla precedente. E in effetti dipende molto da tanti fattori: primo tra tutti la nostra temperatura corporea che non è sempre uguale, secondo l'acidità e il tasso di grasso/idratazione della nostra pelle, poi quello che abbiamo mangiato precedentemente (sembra una cavolata ma fidatevi, provate ad andare al ristorante indiano ;). Inoltre ci sono i fattori esterni quali la temperatura e l'umidità della giornata e degli ambienti dove stiamo... Ovviamente il discorso vale per tutti i profumi ma forse certe note e certe costruzioni sono piu mutevoli a questi fattori di altre (volontariamente o involontariamente). Magnifiscent
Buongiorno! In effetti non bisognerebbe confondere l'approccio che possiamo avere nei confronti di una composizione. Possiamo provarla e portarla con noi per capire se stiamo bene insieme a lei (approccio prevalentemente edonistico/sensoriale), oppure possiamo portare con noi una mouillette imbevuta della stessa composizione per sentire la sua evoluzione nel tempo a prescindere dalla nostra pelle (approccio tecnico). Sentire la fragranza sulla touche è certamente il modo più neutro per valutarla e quindi è il modo migliore per sentirla nel caso in cui volessimo farne una recensione o emettere un giudizio sulla sua struttura, ovvero se vogliamo catalogarla secondo una classificazione e se vogliamo individuarne le sfaccettature. Sicuramente non possiamo prescindere dal modo in cui la nostra percezione legge la fragranza che è incredibilmente mutevole o influenzabile dai commenti altrui. Valutare una fragranza in maniera tecnica è complesso e richiede una esperienza lunga. Ma sicuramente è molto importante avere un confronto con persone esperte. Se posso portare la mia esperienza personale, in questa direzione, per me sono stati decisamente fruttuosi i corsi di Mouillettes and Co ed in particolare il confronto con una persona esperta come M.G. Fornasier.
Anonimo ha detto…
grazie per gli interessanti spunti, il vostro punto di vista mi è sempre prezioso. -prisca-
Sicuramente è fondamentale confrontarsi e farsi guidare da persone esperte. Tuttavia io trovo divertente chiedere parere a chi non conoscendo il mondo dei profumi e se ne dissinteressa volontariamente, si affida esclusivamente alla propria esperienza percettiva. Se ne sentono delle belle tipo "mi ricorda la vernice, sa di gomma bruciata, sa di cremina per il sederino dei bambini, sa di gomma di Barbie" e ne potrei citare tante altre. Sabrina
No non conoscevo questo artista, è veramente una musica esaltante. Non sono assolutamente esperta, quindi il paragone potrebbe far torcere il naso a qualcuno, ma su di me ha fatto l'effetto che alcuni brani di Philip Glass fanno: esaltazione solare. Una esaltazione di tipo diverso, più lunare e sotterranea invece mi viene con la musica di Jocelyn Pook. Specialmente ascoltando gli album Flood e Real World mentre la colonna sonora di The Merchant of Venice è ossessiva sognante. Conosci qualcosa? Ciao, come sempre ti seguo sempre. mk.
Mk, Philip Glass lo ocnosco e din effetti sì, la somilgianza c'è. Gli altir purtroppo non li conosco ancora ma grazie per gli spunti. Anche io ti seguo sempre. E ti seguo anche nel senso che ho preso spunto da te e da un apio di mesi, scrivo. Scrivo tutto tutto quel che sogno... cavolo la mia vita notturna è ancora più intensa di quella diurna! Sento che ti devo ringraziare per la strada che hai tracciato.
Boudoir, Magnifiscent, Sabricat e Prisca, che bello spunto di conversazione avete messo su! Sono strade interessantissime tutte e tre: quella tecnica, quella edonistica e quella emotiva. Secondo me se una fragranza riesce a dire qualcosa a tutti e tre questi livelli significa che è veramente un gran profumo, qualcosa di unico. Come "La fattoria degli animali" di Orwell o "Il Signore degli anelli" di Tolkien o come film tipo "Matrix" o "Vanilla Sky"... parlano a più livelli, e sono belli anche semplicemente come semplici storie e immagini bellissime.
Boudoir, sì il corso di Mouillettes&Co a me ha dato tantissimo e non vedo l'ora di poterci tornare, anzi a breve farò un post con gli appuntamenti estivi (chissà che a qualcuno non venga voglia di trascorrere qualche giorno di ferie annusando e parlando di fragranze!).
La spugnatura è una delle più antiche tecniche di estrazione meccanica delle essenze agrumarie ; si tratta di un metodo manuale che richiede maestria e precisione, e sono pochi, ormai, gli artigiani che sono in grado di farlo. Per spugnare (o “sfumare”) un agrume, si divide il frutto a metà . Attraverso un apposito attrezzo -una via di mezzo tra un coltello ed un cucchiaio, denominato “cavatore”- l'artigiano scodella via la polpa da ognuna delle due metà, lasciando integra la buccia . Questa viene poi piegata e pressata sopra una spugna naturale, che raccoglierà tutta l'essenza contenuta negli otricoli. Quando sarà completamente imbibita di essenza, la spugna verrà poi strizzata all'interno di un recipiente di coccio, e l'olio essenziale così ottenuto verrà lasciato decantare. Ogni artigiano riesce a spugnare circa un quintale e mezzo di frutti al giorno, da cui si ricavano poco meno di 500 gr di essenza . Se le essenze agrumarie si estraessero ancora in questo mo...
Vetiver is duality made plant. The visible part is a bright green shrub whose long and thin leaves point towards the sky. The invisible part is a huge taproot embracing Mother Earth with such an exceptional vigor, difficult to overcome. Evidently, vetiver's essence, too, expresses the same duality -and Java vetiver even better than any other type. On the one hand, you smell the freshness, the clarity of a cold winter day, the “push” upwards , to touch Heavens. On the other hand, there's the woody-green, dry, earthy, warm, smoked facet, endowed with the primitive and unconscious elegance of wild creatures. You smell the powerful roots, the effort of freeing them from Mother Earth's embrace, to clean them, to dry them, to work them... the work of man, his desire to take possession of such an intense and intimate embrace, to feel wrapped in it. Capturing both these polarities is not easy; the composer must be able to listen deeply to the rew materials, and build a visce...
Ho ricevuto questa preziosa fialetta di Fleurs de Rocaille, il vintage originale, da Anna Maria qualche tempo fa e la ringrazio molto per avermi fatto conoscere questo piccolo tesoro di Ernest Daltroff. Fleurs de Rocaille significa più o meno “fiori di pietraia” o “fiori di un giardino roccioso”, ed in effetti pur essendo essenzialmente un profumo fiorito esprime essenzialità, minimalismo raffinato. Sembra fatto oggi da qualche naso innamorato della luce e del cristallo. Sul sito di Caron viene definito un fiorito aldeidato, ma non immaginatevi il N.5 di Chanel o White Linen di E. Lauder. Ha una sua delicata dolcezza impressionista, evanescente, che mi ha ricordato l’Eau d’Hiver di Ellena. Non per le note scelte, ma per l’intenzione, per la sospensione nel tempo e nello spazio. Non ho trovato la piramide; sento del garofano (sapete quei garofanini piccoli, color porpora?), della violetta, forse una rosa un po’ speziata, e sicuramente del muschio, ma rarefatto, non potente. Se avete ...
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la prossima occasione in cui ci sarà un appuntamento a Milano farò di tutto per esserci (trasferte di maggiore portata possono crearmi qualche difficoltà: ho 4 figli -due sono gemelli- e non è facile organizzarsi).
centellinerò le fragranze che mi hai mandato, ti seguo sempre con simpatia e mi piace pensare di essere tua amica. un grosso bacione
-laura/prisca-
ma allora, mi chiedo, se in alcuni casi la percezione individuale di un odore può variare così tanto nell'arco di un lasso ristrettto di tempo, siamo sicuri che quando persone diverse parlamo della stessa fragranza intendano indicare la stessa cosa? -prisca-
Mk, grazie a te! Lo conoscevi già?
Ovviamente il discorso vale per tutti i profumi ma forse certe note e certe costruzioni sono piu mutevoli a questi fattori di altre (volontariamente o involontariamente).
Magnifiscent
Sabrina
Boudoir, Magnifiscent, Sabricat e Prisca, che bello spunto di conversazione avete messo su! Sono strade interessantissime tutte e tre: quella tecnica, quella edonistica e quella emotiva. Secondo me se una fragranza riesce a dire qualcosa a tutti e tre questi livelli significa che è veramente un gran profumo, qualcosa di unico. Come "La fattoria degli animali" di Orwell o "Il Signore degli anelli" di Tolkien o come film tipo "Matrix" o "Vanilla Sky"... parlano a più livelli, e sono belli anche semplicemente come semplici storie e immagini bellissime.
Boudoir, sì il corso di Mouillettes&Co a me ha dato tantissimo e non vedo l'ora di poterci tornare, anzi a breve farò un post con gli appuntamenti estivi (chissà che a qualcuno non venga voglia di trascorrere qualche giorno di ferie annusando e parlando di fragranze!).