Le Labo: Labdanum18 e Oud27


Indossando Labdanum18 si capisce che è proprio da qui che nascono tutte le fragranze con note ambrate, spesso definite “orientali” per la loro opulenza e il loro mistero. E’ una nota che a me piace moltissimo per la sua personalità intensa e dolce ma non zuccherina capace di risvegliare i sensi. Soffice, carezzevole come un guanto di velluto, esprime una profondità ed una rotondità capaci di rendere sontuosamente sexy qualsiasi fragranza in cui partecipa. La prima volta che l’ho spruzzato ho subito pensato “Shalimar!” ed in effetti è uno dei componenti che più caratterizzano questo famoso orientale del secolo scorso. Imparare i grandi classici permette di scoprire la bellezza e la qualità nel moderno, per questo ci tengo tanto, a scoprire i doni della profumeria del passato. Qui il labdano è associato ad una nota di zibetto (non credo naturale, sarà zibettone) che lo rende ancora più animale, caldo, intenso. Una bellissima esplorazione del tema del Labdano ma dopo un po’ tende a stufarmi proprio perché possiede una dolcezza spessa, quasi eccessiva. Forse il caldo non è alleato di questo profumo -e in questi giorni ci sono 30 gradi- ma quest’autunno sarà utile per ritrovare un po’ di calore estivo.

Ho lasciato per l’ultimo l’Oud27 perché non so se sono capace di descriverlo. E’ diverso dall’oud dei Montale, diversisismo dall’oud di M7 di YSL che indossa mio marito, somiglia più all’oud che mi aveva fatto sentire Lady in Black per strada qualche tempo fa, parte di un preziosissimo coffret di oud provenienti da diversi paesi dell’estremo oriente, che lei aveva pagato (saranno stati 30 ml in tutto) come una piccola vacanza. Il ricordo che ne ho è la cosa più vicina all’oud di le Labo. Appena spruzzato e nei 10 minuti seguenti è tutto vette appuntite e valli sciroppose. Appuntito di legni giovani e ancora resinosi (cedro, pepe, patchouli), e sciropposo di miele, sterco di cavallo e terra marcia (cioè oud, zafferano legno di guaiaco, e qualcos’altro) . Ecco. Sembra qualcosa di orribile ed in effetti questo è un profumo che non si rivela subito, ci vuole un attimo di pazienza per arrivare al bello, ma ne vale la pena al 200%. Perché succede che le valli risalgono e le vette discendono e il tutto si attesta su un movimento dolcemente ondulatorio e stabile, che esprime una raffinatezza unica. Qualcosa che io non avevo mai sentito prima e che in effetti mi entusiasma parecchio. Perché si scioglie sulla pelle e la fa profumare. Non lo so spiegare meglio, ma il profumo in sé scompare e la sensazione è che sia la pelle a profumare di qualcosa di animale, legnoso, caldo, muffoso, sensuale, potentemente moderno e insieme antichissimo. Si capisce quanto questa fragranza mi abbia spiazzata? No? Allora rincaro: dà dipendenza. A qualche ora dallo spruzzo, quando la pelle se l’è mangiato tutto, ne rivuoi ancora, e poi ancora. E quando non l’hai addosso, ci pensi. Questa per me è una delle fragranze più sorprendenti ed entusiasmanti degli ultimi anni, una vera scoperta.
Grazie amico Adjiumi per avermi fatta entrare nel magico mondo di Le Labo!
Il post di ieri: Vetiver46 e Rose31
Foto: La Dama con l'ermellino" - Leonardo

Commenti

marzipan ha detto…
Mizzeca, che profumi. Solo dalla descrizione mi è venuta l'acquolina.
ADJIUMI ha detto…
E io sono cos' contento di averti fatto testare queste chicche :-)
Ho altri LaLobo da farti sentire....preparati!

Labdanum18 mi ricorda la "filosofia" di qualche PRADA exclusive, abbastanza semplice, sperimentale, da mettere in una sorta di bacheca virtuale per i nasi.

L'oud27 per me è droga, ma noto che piace a tanti, forse a troppi, che strano....forse li sto abituando.
Quelli di Lady non li ho sentiti, questo lo trovo diverso da tutti quelli che ho, anche da quello arabo.
Un paio di amici lo hanno trovato abbastanza patchoulato, eppure, quel marrone che si avverte, voglio pensare che sia anche altro.
Quando si avvicinano e mi chiedono..."Ma che profumo è?"...quel Ma,mi fa pensare, "oddio, ci siamo, starà pensando che ho fatto una passeggiata in una stalla" invece non è cos', piace e lo studiano riannusandomi.
L'Oud lo trovo a tratti anche verde acido.
Anonimo ha detto…
Ah, cara B&B, sebbene tu abbia sentito praticamente di sfuggita quegli oudh, hai colto pienamente nel segno! E quanto mi piace la descrizione dell'andamento ondulatorio... Oud 27 contiene, in modo ovviamente più lavorato e "affinato" per i gusti occidentali, proprio quell'aspetto "stallato" ma profondamente affascinante che hanno alcune qualità di oudh. Ed è decisamente "addictive". Per un'interpretazione più ruvida, decisa e difficile, ti consiglio vivamente di provare Bois Foncé di Ava Luxe.
PS: magari gli oudh fossero 30 ml!...sono 6 fialine da 0.3 grammi ciascuna ;-)

Baci

Lady in Black
Anonimo ha detto…
credo che tu stia cogliendo nel segno dicendo che l'oud è un punto di equilibrio tra l'orribile e il sublime. e penso che sia la ragione per cui crea una sorta di 'dipendenza': l'oud in questo senso rappresenta una metafora della vita umana, del suo eterno e fragile equilibrio tra felicità e disperazione, tra prosperità e rovina.
l'oud è un qualcosa ci riporta alla consapevolezza delle nostre origini dalla materia indistinta e per questa via ci fa intravedere la nostra parte più spirituale. queste almeno sono le impressioni che ho avuto dopo avere sentito l'oudh naturale. grazie per gli spunti che non manchi mai di offrire. ovvio che adesso farò di tutto per sentire l'oud di Le Labo) -prisca-
Tamberlick ha detto…
Le Poste si sono decise!

Ho potuto sentire anche io Rose 31, Oud 27 e Vetiver 46. Giusto quel poco sufficiente per innamorarmi di questi lavori. Anche in questo caso come, a mio avviso nel caso di alcuni profumi di PG, siamo davanti ad esempi di alta profumeria. Peccato non siano importati in Italia. Peccato davvero. E peccato anche che al governo di questa encomiabile maison ci siano persone che estremizzino il concetto di nicchia fino a confini che non condivido: come destinare alcune interessanti profumazioni al commercio esclusivo di una sola cittù nel mondo: Tokyo, Parigi, Londra, Dallas, Los Angelse, NY. A me tutto questo are un po' eccentrico. E difficile da accettare se la qualità dei loro profumi è la stessa! In questo condivido l'opinione di N. Branch (Inter alia: il fortunello ha ricevuto in omaggio da Linda una bottiglia di Ormonde man...). Un po' di meno condivido la bocciatura di Oud 27. Entrambe le cose, qui di seguito: http://www.nathanbranch.com/MT/mt-search.cgi?blog_id=38&tag=Le%20Labo&limit=20&IncludeBlogs=38

B&B, la tua capacità di descrivere i profumi, soprattutto quelli che veramente ti parlano, mi sbalordisce ogni giorno di più!
AlessandraDiVarese ha detto…
...ma dove posso trovare Le Labo a Varese, Milano o dintorni...
Vorrei provarli perchè queste tue descrizioni mi hanno incuriosito non poco.
Grazie per l'informazione
Marika Vecchiattini ha detto…
Eh eh cara marzipan, mai acquolina fu più giustificata! ;-)

Adjiumi, in effetti hai ragione sul Labdanum, è un pò uno studio sulla materia prima, uno dei pochi, direi, e molto ben riuscito!

Lady in Black, Prisca, in effetti l'oud ha questa doppia qualità spirituale/terrena che lo rende unico. Unico come esperienza, intendo, non ho trovato nient'altro così. Da un lato ci ricorda di quale materia (sporca) siamo fatti, dall'altra ci spinge a guardare in alto, perchè ci parla di trascendenza. Mistico. Ecco, mistico. L'Ava Luxe sarà senz'altro uno dei prossimi. (Lady In Black, non so se dovrei aspettarti sotto casa con un randello o abbracciarti, per avermi portata piano piano, senza fartene accorgere, nel mondo dell'oud. Traviatrice! E ora come faccio?)

Tamberlick, vado a dare un'occhiata ai due link. Tieni conto che certe scelte "eccentriche" sono esse stesse veicolo di immagine e di esclusività. Chi fa i piani di marketing, anche per le aziende più piccole e di taglio artistico (e in ogni caso hai visto che nomi ci sono dietro il marchio? da impallidire) questi conti li fa. Anche Lutens vende la linea non export solo a Parigi, e PG pure. Sono scelte di posizionamento del marchio. Spesso pagano: se tu fai impazzire la gente dietro ad una cosa, quella cosa l'avranno in pochi, gli altri sospireranno e la sogneranno. E questo fa immagine, ti aiuta a vendere le altre fragranze della linea e rende esclusivo il marchio. A volte invece, se dietro non c'è sostanza, l'intera operazione si sgonfia da sola.

Ale, in Italia non le trovi purtroppo. Gli amici tedeschi di First in Perfumes dovrebbe averle, però. Fammi sapere!
Anonimo ha detto…
ce l'ho: ho addosso OUD 27! (un ringraziamento speciale al nostro gentilissimo amico comune che mi ha dato l'opportunità di sentirlo). trovo straordinario l'abbinamento di oud ed incenso (non è incenso ecclesiastico, comunque). l'incenso è in qualche modo complementare all'oud, parte dallo spirito per condurti ai sensi mentre l'oud parte decisamente dai sensi per condurti allo spirito. insieme sono qualcosa di emozionante.
purtroppo i tedeschi di ausliebe non ce l'hanno in catalogo, ma ci deve pur essere un modo per averlo. -prisca-
Tamberlick ha detto…
Vero B&B... ti prendono apposta per al gola. Il fatto è che se i Le Labo sono fatti bene tutti come Oud, Vetiver e Rose... i sogni son desideri!!!
Tamberlick ha detto…
B&B! E' arrivato il pacchettino, grazieeeee!
Marika Vecchiattini ha detto…
Prisca, Tamberlick, alla fine mi sa che il sito è l'unico modo per ora per poterli ordinare :-(
Nel frattempo mio marito ha sviluppato una dipendenza da Oud27 e ora ch la fialetta è finita glielo dovrò comprare per il compleanno...

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