Epic for Woman (Amouage, 2009)
Epic è il secondo atto di una storia d’amore raccontata sul sito di Amouage, è il momento in cui la bella innamorata cerca dentro di sé la sua aria, la voce con cui cantare la sua canzone d’amore. Si fa guidare attraverso la via delle spezie, per giungere finalmente a ritrovare sé stessa... Ok, tutto molto bello e romantico, eh, ma assolutamente inutile. Parliamo del profumo, invece.
La fragranza gioca su un accostamento non nuovissimo, che potrebbe risultare scontato nelle mani di qualcuno con meno gusto e minori capacità, e che invece qui dimostra un gran carattere.
Un equilibrio misurato al millimetro tra il calore delle spezie ed una vaniglia avvolgente e morbida, assolutamente non zuccherina, che si complementano in modo diverso mano a mano che passano le ore.
La partenza è pungente di cannella e cumino, io sento anche del pepe nero, la vaniglia qui è solo una cornice che valorizza, ordina il trionfo di spezie smussandone gli eccessi. Mano a mano che le ore passano, le spezie vengono affiancate da dei bei fiori come la rosa e l’iris, e la vaniglia si arricchisce di incenso, oud, e di sfumature ambrate e muschiate per poi giungere ad un finale morbidissimo, carezzevole, dove la vaniglia è immersa in un lago di meraviglioso sandalo.
Le note pungenti dell’avvio mi hanno ricordato Passage d’Enfer (O. Giacobetti per L’Artisan Parfumeur), ma dove quest’ultimo mostra un rigore minimalista, quasi ascetico, Epic è la sua sorella più morbida e seducente.
Ho sentito alcune belle materie prime tra cui un iris raffinatissimo, un filo d’incenso omanita cristallino ed evanescente (che firma tutta la linea Amouage), un fantastico legno di sandalo.
Epic si discosta piacevolmente dalla pelle ma non si fa udire a più di un metro, non si irradia particolarmente lontano, e la sua persistenza è piuttosto lunga, la fragranza si percepisce bene in tutta la sua evoluzione, che dura tre-quattro ore sulla pelle e di più sui vestiti.
A me questa fragranza è piaciuta moltissimo, me lo sto godendo da diverse settimane e ho notato che è bella anche sulla pelle maschile; la versione for Man è più austera e vigorosa, io preferisco questa. Tutte le bottiglie della linea Amouage sono state recentemente riviste e uniformate in una forma squadrata eppure morbida che a me piace molto più della versione precedente; le rende solide e compatte, in linea con la solidità e la ricchezza di quel che c’è dentro. Troppo cristallo, oro e argento (veri) all’esterno, rischiano di sviare l’attenzione sui flaconi, quando invece il bello è dentro.
Sì, sì lo so, i profumi Amouage costicchiano. Ma secondo me, quando il risultato arriva a questo livello di raffinatezza e piacere, ogni centesimo speso è fonte di grande soddisfazione.
La fragranza gioca su un accostamento non nuovissimo, che potrebbe risultare scontato nelle mani di qualcuno con meno gusto e minori capacità, e che invece qui dimostra un gran carattere.
Un equilibrio misurato al millimetro tra il calore delle spezie ed una vaniglia avvolgente e morbida, assolutamente non zuccherina, che si complementano in modo diverso mano a mano che passano le ore.
La partenza è pungente di cannella e cumino, io sento anche del pepe nero, la vaniglia qui è solo una cornice che valorizza, ordina il trionfo di spezie smussandone gli eccessi. Mano a mano che le ore passano, le spezie vengono affiancate da dei bei fiori come la rosa e l’iris, e la vaniglia si arricchisce di incenso, oud, e di sfumature ambrate e muschiate per poi giungere ad un finale morbidissimo, carezzevole, dove la vaniglia è immersa in un lago di meraviglioso sandalo.
Le note pungenti dell’avvio mi hanno ricordato Passage d’Enfer (O. Giacobetti per L’Artisan Parfumeur), ma dove quest’ultimo mostra un rigore minimalista, quasi ascetico, Epic è la sua sorella più morbida e seducente.
Ho sentito alcune belle materie prime tra cui un iris raffinatissimo, un filo d’incenso omanita cristallino ed evanescente (che firma tutta la linea Amouage), un fantastico legno di sandalo.
Epic si discosta piacevolmente dalla pelle ma non si fa udire a più di un metro, non si irradia particolarmente lontano, e la sua persistenza è piuttosto lunga, la fragranza si percepisce bene in tutta la sua evoluzione, che dura tre-quattro ore sulla pelle e di più sui vestiti.
A me questa fragranza è piaciuta moltissimo, me lo sto godendo da diverse settimane e ho notato che è bella anche sulla pelle maschile; la versione for Man è più austera e vigorosa, io preferisco questa. Tutte le bottiglie della linea Amouage sono state recentemente riviste e uniformate in una forma squadrata eppure morbida che a me piace molto più della versione precedente; le rende solide e compatte, in linea con la solidità e la ricchezza di quel che c’è dentro. Troppo cristallo, oro e argento (veri) all’esterno, rischiano di sviare l’attenzione sui flaconi, quando invece il bello è dentro.
Sì, sì lo so, i profumi Amouage costicchiano. Ma secondo me, quando il risultato arriva a questo livello di raffinatezza e piacere, ogni centesimo speso è fonte di grande soddisfazione.
Commenti
Ora invece la tua descrizione di Epic, che avevo sottovalutato, mi ha fatto venire l'acquolina...
Sabri
Mi è durato tanto perchè bastavano poche gocce.
E' un profumo ricco, come il suo nome,importante, potente, con un gusto tondo, persistente.
Se fosse un tessuto sarebbe un broccato.
Questo Epic mi incuriosisce parecchio. Spero di poterlo testare in qualche profumeria.
Il negozio di cui vi dico è veramente bellissimo ed Irma è una grande entusiasta prima e intenditrice poi di profumi. Vi consiglio di fare un giro a scoprire il suo mondo....e magari, con l'occasione,il mio ristorante e i miei vini. Fabio
Ho portato a casa un campioncino di Ubar, un profumo che posso solo definire come se i doni dei Re Magi fossero stati distillati da una qualsiasi naso della famiglia Guerlain : bisogna annuasarli almeno una volta per avere un metro di paragone con quel che si trova in giro.
E a proposito... Fabio, se vengo a Vicenza, dal tuo ristorante ci passo di sicuro :-)