Turtle Vetiver (Isabelle Doyen per Les Nez, 2009)
Un vero, verissimo profumo al vetiver per amanti del vetiver. Prodotto in soli 80 flaconi ed esaurito subito, questa meraviglia di profumo è l'esercizio n.1 di Isabelle Doyen con il vetiver. Il prossimo autunno Les Nez farà uscire altre 100 boccette con l'esercizio n.2, una fragranza diversa che esplorerà altri aspetti di questa stessa nota. Ma torniamo all'esercizio n.1, il Turtle Vetiver. Ho potuto testarlo grazie a Renè Schifferle, vulcanico creatore del marchio Les Nez, che ho incontrato a Milano, durante Esxence.
Abbiamo fatto una bella chiacchierata seduti sui comodissimi divanetti dello spazio dedicato al B&B. Mi ha raccontato della sua visione nel creare il marchio Les Nez, e di come apprezzi i lavori eseguiti da Isabelle Doyen (Let me play the Lion, L'Antimatiere e The Unicorn Spell) e di Sandrine Videault (Manoumalia). In effetti sono fragranze originali, molto personali, si capisce che sono state create da artiste che ci hanno messo molto di loro stesse.
Turtle Vetiver è parte del Turtle Project (qui il sito) di cui Isabelle fa parte: un gruppo di artisti che contribuiscono al discoso sull'arte attraverso il proprio mezzo espressivo. Quando ho chiesto a Mr. Schifferle di poterla provare, prima me l'ha spruzzata su carta e poi ho voluto indossarlo. Surdosato fino al 12%, il vetiver qui è associato solo ad altri due componenti (la piramide è la più corta che io abbia mai incontrato), e la sensazione letteralmente, è che il vetiver "esploda". La radice, umida, muffosa, rauca, verde in maniera quasi pungente, balza fuori dalla boccetta con una risata sonora e si siede sulla pelle per rimanerci ore e ore con una presenza che annulla qualsiasi altra sensazione profumata nelle vicinanze. C'è lei e basta. Nessuna concessione a tutto quello che non è puro ed essenziale vetiver: nessuna dolcezza fiorita, niente muschietti asettici, niente che ne smorzi l'esuberanza prorompente. Un vetiver non per tutti, solo per chi questa nota la capisce e sa sintonizzarsi con essa, portandola semplice, cruda, "on the Rocks". Brava Isabelle! E grazie Mr. Schifferle per il tempo che mi ha dedicato!
Commenti
confesso che forse sul vetiver il mio naso è ancora molto ignorante o forse ho sempre l'impressione che il vetiver sia una nota talmente classica della profumeria (soprattutto maschile) che sia sempre difficile scrivere qualche pagina veramente nuova su di lui. Le uniche due rivelazioni negli ultimi anni riguardo al vetiver, rivelazioni che per altro vanno in due direzioni completamente opposte, sono state per me Vetiver Extraordinaire di Malle e Sycomore di Chanel. Qui Ropion e il duo Polge-Sheldrake mettono in atto due tecniche, una che definirei a "punta secca" e l'altra completamente sfumata per dettare una lezione magistrale sul vetiver. Dalla tua descrizione pare che la Doyen non abbia fatto grande sforzo d'inventiva per aggiungere qualcosa di nuovo sotto il sole. Del resto forse il prestigio della fragranza in questo caso deriva di più dalla qualità e dal dosaggio della materia prima e dalla sua tiratura limitata piuttosto che dall'opera di genio del naso.
Magnifiscent
E arcicaspita! Se avessi saputo che avresti parlato con Schifferle ti avrei chiesto la cortesia di domandargli se la dizione "Exercise n°1" stava per: "ci sara un Exercise n°2" oppure se è una numerazione che riguarda solo il Turtle Project. Non è che ci hai pensato tu? Dimmi che ho qualche speranza! Comunque, se decidessero di riprodurre anche solo il Turtle 1, è garantito che avrebbero un successo enorme, confezionando a mio parere la loro fragranza di punta: ho incontrato solo critiche positive e, per quanto riguarda l'opinione del mio naso, tutte ben fondate. Aggiungo e concludo dicendoti che mi è davvero difficile descriverlo. A me personalmente suggerisce le idee di "struttura" e di "solidità". Ci trovo anche una nota salata nel senso di salato minerale. Uno di quei profumi che è davvero un piacere indossare ... CHE BEL VETIVER!!! E te lo dice uno che non ama particolarmente le creazioni della Doyen.
Peccato che non abbia fatto in tempo a procurarmi una, nemmeno economicamente dispendiosa, bottiglia.
I quattro profumi che citi sono magnifici e sono convinta che questo vetiver sarà eccezionale.
Speriamo di trovare almeno un campioncino.
Alessandra di Varese
Il turtle mi piace parecchio, insieme al Tauer, al Malle, alla versione oriental di SL, il LeLabo, se non sbaglio anche Mazzolari ha un veriver piacevole, io porto volentieri anche il Montale.
Trovo che le tue definizioni (puntasecca e sfumato) dei due vetiver sia quanto di più azzeccato ci possa essere! Per i miei gusti, apprezzo di più la puntasecca di Vetiver Extraordinaire, ma devo ammettere che Sycomore mi ha affascinata molto. Il dinamico duo Polge/Sheldrake ha trattato il vetiver in maniera simile a come aveva trattato il patchouli in Coromandel, e per me il risultato è molto seducente... "sfumato" qui dà una sensazione molto tattile.
Apriamo un post su come il ritorno di Sheldrake in Chanel abbia influito sulla creatività di tutte le fragranze uscite negli ultimi 3 anni? Per me non ci sono storie, quando la gente coi controc... viene lasciata fare il suo mestiere con calma e con un pò di soldi, i risultati sono di gran livello.
Tamber, e certo che glie l'ho chiesto :-)! Sì ci sarà la versione N.2: Isabelle ci sta già lavorando. La nota dominante sarà sempre il vetiver, ma sarà trattato diversamente. Purtroppo le bottiglie dell'esercizio n.1 sono state vendute in un paio di giorni e non ce ne sono altre in giro. Mi sa che chi ce l'ha se lo terrà ben stretto...
Alessandra, ciao cara! Mr. Schifferle oltre ad essere una persona squisita ha una vitalità irrefrenabile, è stato un vero piacere parlare con lui.
Sto testando e ritestando Manoumalia perchè vorrei scriverci un post sopra. Tu Manoumalia l'avevi conosciuto l'anno scorso a Firenze, vero? Se non ricordo male ti era piaciuto tanto...
Effluviando che piacere rivederti qui! Spero che Mr. Schifferle si ricordi della promessa e me ne faccia avere una fialetta, in tal caso la suddividerò in più parti e la farò girare, così anche chi non l'ha mai sentito può farsene un'idea.
Ciao Amico Adjiumi, non avevo dubbi che anche a te il vetiver piacesse bello diretto, senza tanti fronzoli. Anche io, se devo scegliere, scelgo quello di Malle perchè è complesso, sonoro e soprattutto secco come piace a me; poi scelgo quello di Tauer (Vetiver Dance) per i motivi esattamente opposti (perchè è umido, fiorito, delicato), e a seguire quello di Chanel di cui parlava Magnifiscent. Il Vetiver Oriental di Lutens per me non è abbastanza vetiver e non è nemmeno abbastanza ambrato o legnoso... si situa in una via di mezzo che non soddisfa la mia brama nè di uno nè dell'altro. Quello di Montale non me lo ricordo, quindi mi sa che non mi abbia fulminata... ma vediamo se riesco a risentirlo.
l'hai detto, quando la gente coi contrococomeri viene lasciata fare, vero... :)
Trovo che l'operazione che Polge e Sheldrake hanno fatto con Coromandel e con Sycomore sia letteralmente raccogliere la grande lezione che Beaux ci ha lasciato sul sandalo in Bois des Iles. La stessa lezione viene applicata con maestria su altri due "legni nobili": patchouli e vetiver.
Per inciso devo riprovare il vetiver di Andy che al primo assaggio non mi aveva particolarmente entusiasmato. Forse non ero pronto.
Per Tamberlick, se ti piace il vetiver con una punta salata ti consiglio di provare quello di Goutal.
Magnifiscent
in dosi significative mi attrae e così anche questo "VE Turtle N°1".
Peccato che appena ne ho avuto notizia fosse già terminato:ho anche scritto a Les Nez e mi hanno prontamente e gentilmente risposto.
La quantità prodotta è stata come sappiamo irrisoria,ma quest'operazione avrà avuto una sua logica (anche se a me sfugge).
E mentre dissimulo il disappunto per esser rimasto a bocca,anzi;a naso asciutto,mi dico che con il Vetiver si può ancora fare qualcosa di nuovo,come sembra appunto dimostrare il primo esercizio della Doyen:non capisco
per esempio,come mai nessuno ancora abbia pensato in occidente
a fare una fragranza imperniata sul
binomio VE-Aoud che stanno molto bene assieme.Potrebbe essere un vero "Vetiver Oriental" e non la cosa elegante ma fiacca di Lutens.
Ma non mi piacciono nemmeno le estremizzazioni alla maniera di Athunis che ricorda troppo "L'Antro di un Falegname".
Spero che gli esercizi della Doyen
sbocchino poi nella fragranza definitiva che sarà accessibile in quantità più sostanziali.
In Vetiver Veritas.
Glifi.
Mi spiace che di questo vetiver sia difficile avere il campioncino.
Però sicuramente andrò a provarlo alla prima occasione.
@B&B: ma... sei tu che hai aggiunto che l'exercise n°2 verrà lanciato in autunno oppure sono tonto io che non ho letto quel pezzo quando ti ho chiesto se gli avevi domandato del futuro progetto!!?? :D
Un abbraccio!
Alessandra, se mi arriverà una fialetta ne avrai un pochino, promesso!
E anche Glifi naturalmente! Glifi, In Vetiver Veritas è geniale! Neanche tu sei rimasto affascinato dal Vetiver Oriental vedo... La logica del creare solo 80 flaconi di un profumo, che quindi si esaurisce subito lascia un pò perplessi perchè è un'operazione completamente fuori dalla logica commerciale a cui siamo abituati.
Effettivamente lei ha creato l'esercizio n.1 come contributo al movimento artistico "Turtle" (cioè della tartaruga, puoi vedere qui ulteriori info http://www.turtlesalon.com/real.html). Poi Schifferle lo ha immesso sul mercato ma la spinta alla creazione non aveva di per sè uno scopo commerciale, ed in effetti la formula verrà modificata nell'esercizio 2, poi nel 3 ecc. Una specie di work in progress. Quindi ti converrà segnalare a Mr. Schifferle il tuo interesse, in modo che ti tenga informato.
Magnifiscent, sì, se ce la fai il Tauer riprovalo. E' completamente diverso dallo stile sfumato che ci piace tanto (non ci avevo pensato ma è giustissimo, il dinamico duo ha raccolto con moderna maestria la grande lezione di Beaux). Vetiver Dance va in una direzione più fresca, umida, primaverile... sembra un profumino tenero e delicato... ma essendo a base di vetiver, indossandolo ti rendi conto che delicato non lo è per niente. Io lo porto volentieri.
Ti abbraccio caro!
del procedimento che si è deciso di adottare:Andreotti dice che a pensar male si commette peccato però di solito ci si azzecca.
Diciamo che io sia un Naso,che abbia
dei fondi per fare un profumo e che non abbia limitazioni di tempo per portare a termine il lavoro.
Diciamo che sia un'iniziativa privata ma finanziata dalla compagnia per la quale lavoro.
Ehi,se nessuno mi mette fretta,io ho tutto il tempo che voglio per sperimentare,ma non solo:posso anche far partecipare alla sperimentazione quei pochi fortunati che metteranno le mani sul mio prototipo.
E' un po' quel che accade con certe compagnie di giochi per PC,che inviano il prototipo del software a pochi privilegiati che lo proveranno per benino,riportando poi alla casa madre le loro impressioni,quello che non va,i bug etc.
In questo modo a definire la forma del prodotto sono anche gli utenti ai quali è destinato,il che garantisce una presa migliore sul pubblico ed una maggior possibilità di successo.
Ma,le versioni Beta le provi gratuitamente (certo non vanno a chiunque) mentre invece gli esercizi a passo di tartaruga della Doyen (a proposito a me avevano scritto che l'exercise 2 sarebbe uscito adesso,mentre invece è slittato all'autunno) si pagano.
Io credo che dalla vendita di quella "preserie" (chiamiamola così) abbiano ricavato qualcosa come 5000€ che bastano (eccome) a coprire le spese vive.
Il Vetiver è una materia che si sta riaffacciando sulla scena della profumeria:Diptyque farà uscire a breve il suo "Vetiverio"
e Artisan sta per ri-immettere in catalogo il suo Vetiver (che sicuramente non sarà lo stesso di prima).
Tutti questi campanelli d'allarme non stimolano la Tartaruga a fare dei passetti più veloci?
Presto Mdame Doyen,faccia più presto:il nemico è alle porte!
Ahahha! Scherzo,si prenda pure tutto il tempo che vuole,tanto (e lei lo sa bene) gli appassionati si compreranno quello e quell'altro.
Glifi