I Magnifici 70: gli Chanel
N.5 (1921)
Bois des Îles (1926)
Pour Monsieur (1955)
N.19 (1970)
Antaeus (1981)
Coco (1984)
Chanel è stato uno tra i primi marchi a differenziare le sue linee di fragranze: alla linea in vendita nei negozi di tutto il mondo si è affiancata negli ultimi anni una linea di superlusso sofisticata e di altissimo livello, venduta solo nelle boutique del marchio: Les Exclusifs. Questo ha portato, in Chanel come negli altri marchi che hanno fatto la stessa operazione, ad una netta differenziazione anche nella qualità delle fragranze: strepitose quelle esclusive, piacevoli e poco più quelle commerciali. Ma questa differenziazione, per quanto riguarda Chanel, è avvenuta solo negli ultimi anni, quindi la linea commerciale continua ad esprimere i valori propri del marchio Chanel, e le fragranze sono state ritoccate con mano lieve e amorevole, mantenendo molto della loro bellezza originale.
Il N.5 non si può non conoscere in tutte le sue versioni (la composizione varia leggermente nell’edt, nell’edp e nel parfum), soprattutto perchè è IL profumo che a chiunque viene in mente quando si parla di profumi.
E' importante conoscere anche il N.19 in quanto è uno dei primi fioriti/verdi, un bellissimo lavoro sulla nota di iris, raffinato fino al midollo. Qui l'iris è reso in maniera perfettamente riconoscibile, ricco, polveroso, con qualcosa di verde/legnoso, proprio perchè è stata scelta una nota naturale preziosissima (l'iris è una delle materie prime più costose) ed è stata usata in quantità che altre fragranze si sognano, tanto che la formula del N.19 costa dieci volte quel che costa una fragranza industriale media di oggi. Tra l'altro, è l'ultimo profumo commissionato direttamente da Mademoiselle. Quindi, vale assolutamente la pena andarlo ad indossare.
Bois des Îles è nella lista non solo perché è di una bellezza insostenibile, ma anche perché è il simbolo stesso di quello che Mademoiselle desiderava per il suo marchio: più che il lusso la raffinatezza, più che l’eleganza uno chic insolito e con personalità. In Bois des Isles convivono i legni preziosi, le spezie e i fiori esotici, una combinazione difficile per chiunque dotato di minor talento di Ernest Beaux, che ha saputo farne qualcosa di carezzevole e sofisticato in una maniera difficile da spiegare, tanto che va assolutamente provato a pelle (lo so, il parfum è discontinuato ma voi cercatelo lo stesso, e intanto provate l’edt). Lo stesso vale anche per altre fragranze storiche di Chanel, non c’è motivo per cui io abbia inserito Bois des Îles e abbia escluso ad esempio Cuir de Russie per il quale vale tutto quel che vale per Bois des Îles, e tutti i nuovi Esclusifs, ma alla fine la lista doveva contenere solo i 70 indispensabili…
Coco è uno dei simboli del suo tempo, gli anni 80, e va conosciuto anche per questo motivo; è un fiorito/speziato potente che parla con voce stentorea e un forte accento straniero, molto affascinante a suo modo, ma appunto, annusandolo, si “sentono” le spalline quadrate e le pettinature aerospaziali. Utile anche per un paragone con Opium, lanciato 10 anni prima, e con gli orientali speziati di oggi.
Anteus e Pour Monsieur sono due dei Signori Chanel, nel senso che avrei potuto scegliere anche Egoiste e sarebbe stato lo stesso: le fragranze maschili di Chanel possono anche non piacere, ma esprimono comunque un’idea di maschile molto sfaccettata e interessante, lontana dal clichè pulito/sbarbato/fresco a cui siamo abituati. In un mercato che propone agli uomini poco più che acquette agrumate di nessuno spessore, i Signori Chanel si differenziano per le loro personalità brillanti, piene di chiaroscuri interessanti: sono uomini con storie da raccontare, con un passato “che pesa”. C’è una visione ben precisa, dietro la loro creazione, ed è porprio il comprendere questa visione -al di là della bellezza intrinseca dei profumi- la parte più interessante dell'esperienza di indossarli.
Avevo messo in lista anche Cristalle ma poi l’ho cancellato: è di gran lunga la fragranza più sottovalutata tra gli Chanel classici ed invece è bellissima, moderna, tutta giocata sulla trasparenza pulita del cristallo, ma il fatto che mi piaccia da morire non mi sembrava un motivo sufficiente per inserirla. Però, se potete andate a sentirla lo stesso, ok?.
Bois des Îles (1926)
Pour Monsieur (1955)
N.19 (1970)
Antaeus (1981)
Coco (1984)
Chanel è stato uno tra i primi marchi a differenziare le sue linee di fragranze: alla linea in vendita nei negozi di tutto il mondo si è affiancata negli ultimi anni una linea di superlusso sofisticata e di altissimo livello, venduta solo nelle boutique del marchio: Les Exclusifs. Questo ha portato, in Chanel come negli altri marchi che hanno fatto la stessa operazione, ad una netta differenziazione anche nella qualità delle fragranze: strepitose quelle esclusive, piacevoli e poco più quelle commerciali. Ma questa differenziazione, per quanto riguarda Chanel, è avvenuta solo negli ultimi anni, quindi la linea commerciale continua ad esprimere i valori propri del marchio Chanel, e le fragranze sono state ritoccate con mano lieve e amorevole, mantenendo molto della loro bellezza originale.
Il N.5 non si può non conoscere in tutte le sue versioni (la composizione varia leggermente nell’edt, nell’edp e nel parfum), soprattutto perchè è IL profumo che a chiunque viene in mente quando si parla di profumi.
E' importante conoscere anche il N.19 in quanto è uno dei primi fioriti/verdi, un bellissimo lavoro sulla nota di iris, raffinato fino al midollo. Qui l'iris è reso in maniera perfettamente riconoscibile, ricco, polveroso, con qualcosa di verde/legnoso, proprio perchè è stata scelta una nota naturale preziosissima (l'iris è una delle materie prime più costose) ed è stata usata in quantità che altre fragranze si sognano, tanto che la formula del N.19 costa dieci volte quel che costa una fragranza industriale media di oggi. Tra l'altro, è l'ultimo profumo commissionato direttamente da Mademoiselle. Quindi, vale assolutamente la pena andarlo ad indossare.
Bois des Îles è nella lista non solo perché è di una bellezza insostenibile, ma anche perché è il simbolo stesso di quello che Mademoiselle desiderava per il suo marchio: più che il lusso la raffinatezza, più che l’eleganza uno chic insolito e con personalità. In Bois des Isles convivono i legni preziosi, le spezie e i fiori esotici, una combinazione difficile per chiunque dotato di minor talento di Ernest Beaux, che ha saputo farne qualcosa di carezzevole e sofisticato in una maniera difficile da spiegare, tanto che va assolutamente provato a pelle (lo so, il parfum è discontinuato ma voi cercatelo lo stesso, e intanto provate l’edt). Lo stesso vale anche per altre fragranze storiche di Chanel, non c’è motivo per cui io abbia inserito Bois des Îles e abbia escluso ad esempio Cuir de Russie per il quale vale tutto quel che vale per Bois des Îles, e tutti i nuovi Esclusifs, ma alla fine la lista doveva contenere solo i 70 indispensabili…
Coco è uno dei simboli del suo tempo, gli anni 80, e va conosciuto anche per questo motivo; è un fiorito/speziato potente che parla con voce stentorea e un forte accento straniero, molto affascinante a suo modo, ma appunto, annusandolo, si “sentono” le spalline quadrate e le pettinature aerospaziali. Utile anche per un paragone con Opium, lanciato 10 anni prima, e con gli orientali speziati di oggi.
Anteus e Pour Monsieur sono due dei Signori Chanel, nel senso che avrei potuto scegliere anche Egoiste e sarebbe stato lo stesso: le fragranze maschili di Chanel possono anche non piacere, ma esprimono comunque un’idea di maschile molto sfaccettata e interessante, lontana dal clichè pulito/sbarbato/fresco a cui siamo abituati. In un mercato che propone agli uomini poco più che acquette agrumate di nessuno spessore, i Signori Chanel si differenziano per le loro personalità brillanti, piene di chiaroscuri interessanti: sono uomini con storie da raccontare, con un passato “che pesa”. C’è una visione ben precisa, dietro la loro creazione, ed è porprio il comprendere questa visione -al di là della bellezza intrinseca dei profumi- la parte più interessante dell'esperienza di indossarli.
Avevo messo in lista anche Cristalle ma poi l’ho cancellato: è di gran lunga la fragranza più sottovalutata tra gli Chanel classici ed invece è bellissima, moderna, tutta giocata sulla trasparenza pulita del cristallo, ma il fatto che mi piaccia da morire non mi sembrava un motivo sufficiente per inserirla. Però, se potete andate a sentirla lo stesso, ok?.
Commenti
Dino
Prova anche BdI, ci vuole un pò più di tempo per capirlo ma ne vale la pena. ;-)
Ora avremmo trovato dove acquistarlo online ma (considerato anche il prezzo non esattamente economico...)ci è venuto un dubbio.
Recentemente ,la mia amica ha avuto modo di sentire un attuale Chanel N*5 e non solo non lo ha "riconosciuto" ma non le è proprio piaciuto,così prima di sostenere la spesa di Bois des Isles vorrebbe essere sicura che è identico all'originale.
Tu ,così preparata in materia,ne sai qualcosa?
Grazie
....dubbiosa.............
igea777@gmail.com
Però tieni conto che le tre versioni -EdT, Edp ed estratto- hanno sempre avuto già in partenza formule diverse, con componenti e proporzioni piuttosto diverse (per altri profumi non succede, per il N.5 sì) quindi se lei ha indossato per anni magari il Parfum e oggi prova l'Edt, chiaramente stenterà parecchio a riconscerlo.
Di Bois des Iles non mi risultano riformulazioni pesanti, quindi starei abbastanza tranquilla, la fragranza sostanzialmente è sempre quella. Anche qui, può variare qualcosina tra l'EdT e Parfum, che purtroppo non é più in vendita.
Tienimi aggiornata! :-)