Riflessioni su vestiti e vecchi profumi (White Linen, N.19, Diorissimo, Diorama)
Stavo scrivendo un post sulla fantastica lezione a cui ho partecipato la scorsa settimana presso Mouillettes&Co. intitolata "Profumi e Personalità" e mi è venuta voglia di raccontarvi un’altra cosa, che comunque nasce da lì (della lezione vi scriverò nei prossimi giorni).
Ai corsi di Mouillettes&Co. io ho sempre incontrato persone interessanti: formatori, responsabili marketing, persone che dentro al profumo ci lavorano e ne danno una visione diversa, che apre la mente rispetto a molti argomenti. E perciò, quando ho capito che alla lezione avrebbe partecipato anche un giovane e talentuoso consulente d’immagine (Dino di “Semplicemente Chic”- Image Consulting), ne ho approfittato per chiedergli una marea di consigli su abbigliamento e accessori. E lui non si è tirato indietro, anzi: è stato una vera miniera, e lo ringrazio.
Però, inutile dire che io mi occupo di profumi e non di abiti, quindi… come immaginavo mi ha bocciata su quasi tutto. Niente, sembra proprio che io non mi sappia valorizzare. Dovrei portare tacchi, pantaloni skinny, tagli accostati, colori chiari e luminosi. In pratica, tutto il contrario di quel che faccio in realtà. Uhm…
In teoria la voglia di rifarmi parte del guardaroba, per un attimo mi è anche venuta, ma alla fine ho deciso di tenermi i vestiti che ho, e di spendere la cifra che mi ero prefigurata, in profumi.
E siccome questa decisione mi ha fatta subito sentire meglio, ho iniziato alla grande, con qualche vintage di 25-30 anni fa che ho trovato in un negozietto in periferia :-D
Tanto per cominciare ho comprato un’oncia (30 ml) di fantastico parfum di White Linen. Diverso, più fiorito e vaporoso dell’edp, è un fiorito aldeidato incomparabile, sofisticatissimo eppure semplice. Una luce delicata come l’abbraccio di una mamma. Da morirci dentro.
Poi ho proseguito con un quarto d’oncia (7,5 ml) di parfum del N.19 di Chanel. Un iris/galbano verde, rigoroso, fumosetto, secchissimo, ultrachic e ultra portabile anche oggi (certo, bisogna avere più personalità di lui). Tra l’altro, consiglio vivamente a tutti gli uomini di farci un giro su pelle: l’iris, trattato in questo modo così nervoso e aristocratico, potrebbe fare scintille su di voi.
Eppoi, già che c’ero, ho preso 7,5ml di parfum Diorissimo. Un mughetto sonoro con una puntina animale, che si fa sentire senza prepotenza, ma occupando il suo spazio con una certa decisione. Molto affascinante e tutt’altro che timido!
Poi mentre ero lì il negoziante mi ha mostrato un boccione credo da 500ml di Diorama edt. Ripeto: cinquecento ml di DIORAMA!!!
Ho cercato di fingere indifferenza, ma non credo di esserci riuscita un granchè. In ogni caso il tipo è cosciente di avermi fatto vedere una specie di fantasma, si è fatto una bella risata e mi ha detto che non lo vende per nessuna cifra perché per lui è un caro ricordo. Non mi ha permesso nemmeno di intingerci una touche, mi ha solo aperto il tappo e mi ha fatto annusare il collo della bottiglia, chiuso dal suo tappino di plastica. Che comunque, lasciava uscire un gelsomino/fiordarancio animaluccio, resinoso e piuttosto potente.
Lui non sa che io non sono tipo da scoraggiarsi per un no. "No" vuol semplicemente dire che non è ancora pronto a lasciarlo andare, e ha ragione, dopotutto ognuno ha i suoi tempi. E io avrò Diorama.
Ma non è tutto: sono riuscita a mettere le mani su una vera chicca, di cui vi racconterò in un altro post.
La pubblicità di White Linen da Parfum de Pub
Ai corsi di Mouillettes&Co. io ho sempre incontrato persone interessanti: formatori, responsabili marketing, persone che dentro al profumo ci lavorano e ne danno una visione diversa, che apre la mente rispetto a molti argomenti. E perciò, quando ho capito che alla lezione avrebbe partecipato anche un giovane e talentuoso consulente d’immagine (Dino di “Semplicemente Chic”- Image Consulting), ne ho approfittato per chiedergli una marea di consigli su abbigliamento e accessori. E lui non si è tirato indietro, anzi: è stato una vera miniera, e lo ringrazio.
Però, inutile dire che io mi occupo di profumi e non di abiti, quindi… come immaginavo mi ha bocciata su quasi tutto. Niente, sembra proprio che io non mi sappia valorizzare. Dovrei portare tacchi, pantaloni skinny, tagli accostati, colori chiari e luminosi. In pratica, tutto il contrario di quel che faccio in realtà. Uhm…
In teoria la voglia di rifarmi parte del guardaroba, per un attimo mi è anche venuta, ma alla fine ho deciso di tenermi i vestiti che ho, e di spendere la cifra che mi ero prefigurata, in profumi.
E siccome questa decisione mi ha fatta subito sentire meglio, ho iniziato alla grande, con qualche vintage di 25-30 anni fa che ho trovato in un negozietto in periferia :-D
Tanto per cominciare ho comprato un’oncia (30 ml) di fantastico parfum di White Linen. Diverso, più fiorito e vaporoso dell’edp, è un fiorito aldeidato incomparabile, sofisticatissimo eppure semplice. Una luce delicata come l’abbraccio di una mamma. Da morirci dentro.
Poi ho proseguito con un quarto d’oncia (7,5 ml) di parfum del N.19 di Chanel. Un iris/galbano verde, rigoroso, fumosetto, secchissimo, ultrachic e ultra portabile anche oggi (certo, bisogna avere più personalità di lui). Tra l’altro, consiglio vivamente a tutti gli uomini di farci un giro su pelle: l’iris, trattato in questo modo così nervoso e aristocratico, potrebbe fare scintille su di voi.
Eppoi, già che c’ero, ho preso 7,5ml di parfum Diorissimo. Un mughetto sonoro con una puntina animale, che si fa sentire senza prepotenza, ma occupando il suo spazio con una certa decisione. Molto affascinante e tutt’altro che timido!
Poi mentre ero lì il negoziante mi ha mostrato un boccione credo da 500ml di Diorama edt. Ripeto: cinquecento ml di DIORAMA!!!
Ho cercato di fingere indifferenza, ma non credo di esserci riuscita un granchè. In ogni caso il tipo è cosciente di avermi fatto vedere una specie di fantasma, si è fatto una bella risata e mi ha detto che non lo vende per nessuna cifra perché per lui è un caro ricordo. Non mi ha permesso nemmeno di intingerci una touche, mi ha solo aperto il tappo e mi ha fatto annusare il collo della bottiglia, chiuso dal suo tappino di plastica. Che comunque, lasciava uscire un gelsomino/fiordarancio animaluccio, resinoso e piuttosto potente.
Lui non sa che io non sono tipo da scoraggiarsi per un no. "No" vuol semplicemente dire che non è ancora pronto a lasciarlo andare, e ha ragione, dopotutto ognuno ha i suoi tempi. E io avrò Diorama.
Ma non è tutto: sono riuscita a mettere le mani su una vera chicca, di cui vi racconterò in un altro post.
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Commenti
Ti invidio sempre le chicche profumose che riesci a trovare. Da un ultimo sondaggio sembra che il profumo sia l'arma di seduzione più letale, in barba a lingerie e altri trucchetti.
PS: poi ho sentito il Calypso di Piguet, grazie a te, me lo sono andata subito a comprare. Come sono contenta!!!! Baci Sabricat