Deeply Madly Truly (Alessandro Gualtieri per MariaLux, 2011)
I tre profumi MariaLux esplorano tre emozioni legate al tema dell’amore: Madly, cioè “pazzamente” (“Oh, lover, make me yours again”), Deeply, cioè profondamente (“Pain & pleasure, faith & fear”) e Truly, cioè fedelmente (I will wait for you 1000 years”). E siccome l’amore, con la sua forza travolgente riesce a tirare fuori contemporaneamente il meglio e il peggio dalle persone, ecco che nessuno dei tre è gentile e sereno, lineare, ma tutti esprimono una frizione tra l’ideale e il reale, tra note a volte armoniose e spesso dissonanti, in certi tratti carezzevoli ed in altri brutali. Questi profumi sono contraddizioni da indossare. Pur piacevoli e indossabili tutti e tre sia su pelle maschile che femminile, esprimono un concetto dell’amore niente affatto scontato, affrontato in un modo che ad Alessandro evidentemente è congeniale, e cioè senza smancerie sentimentali. Sono composti partendo da un romanticismo vero, non quello da cuoricini di cioccolata, ma vero e proprio animo romantico da “Sturm und drang”, una tempesta e un assalto emotivo che tolgono il fiato. "E' stato un confronto forte, una sfida fra di noi, un lavoro fatto in due, in tutta la sua complessità" mi ha spiegato Lilian Driessen, la fondatrice di MariaLux, a proposito del lavoro di composizione che lei e Alessandro hanno svolto insieme.
.Per me, il concetto arriva forte come un pugno nello stomaco, ed è ovvio che profumi così, a qualcuno non piaceranno. Ci vuole un po’ di solidità, di apertura mentale, è necessario aver vissuto anche amori conflittuali, passionali, disperati, per apprezzare il fatto di indossare sulla pelle profumi così. Non li puoi indossare senza sapere cosa esprimono. Io li ho trovati molto sfidanti, mi hanno fatto spostare il mio limite un po’ più in là.
Non ho trovato piramidi da nessuna parte e ciò è ovvio, visto che Alessandro non le divulga. Però ho sentito un bel bilanciamento di note naturali di qualità, e molecole sintetiche usate abilmente (cioè non nascondendole, ma anzi, donando loro dignità e significato); in Deeply ho percepito dei bei legni interessanti come sandalo, forse guaiaco, cisto labdano, betulla, cera d’api, e una nota ipnotica che si trova –potentissima- anche in Black Afgano, l’insieme risulta ombroso, umido e appiccicoso, sensuale in maniera esplicita. In Madly agrumi e aromi (salvia, rosmarino, forse artemisia ed elicriso) si uniscono in una storia tormentata di luce e ombra, di secco e umido che mi ha affascinata molto. Truly splende con una nota aldeidata, metallica, scintillante come la lama di un rasoio, parla di un amore solido, inamovibile, determinato, solido appunto come metallo. Sono tutti e tre parfum, quindi con una presenza e una durata ottime su pelle, eccezionali sui vestiti (attenzione al colore del liquido!). Col passare delle ore Deeply si arrotonda ulteriormente, scende di tono e si fa liquoroso, mentre Madly e Truly diventano sempre più secchi, precisi, scintillanti. In tutti, la visione estetica di Alessandro si sente benissimo, presente come una nota della piramide.
Non è un paragone, solo un modo per far capire come vedo io il suo modo di comporre: quando Ernest Daltroff introdusse nella profumeria del suo tempo -tutta violette e roselline di campo- le sue composizioni romantiche, selvagge, “crude”, molti le snobbarono preferendo il fascino armonioso e rotondo di Guerlain e Coty (che adoro), ma molti altri invece furono sedotti dalle sue composizioni violente ed emozionanti; oggi, quasi cento anni dopo, i vecchi Caron sono diventati emblemi di un certo modo romantico di comporre. Avete presente Narcisse Noir? Anche la Cellier componeva in maniera simile, qualche decennio dopo. I tempi sono cambiati, il nostro gusto si è trasformato, eppure anche oggi c’è chi preferisce prendere una direzione fortemente emozionale, intensa, sfidante, e questa è una scelta che io apprezzo molto.
Volete provarli? I primi 5 lettori che commenteranno il post riceveranno un sample dei tre profumi!
Commenti
Grazie sempre per l'ottimo lavoro che fai con il blog e il resto.
Spero di essere tra i primi cinque.
Dalle note che avevo letto su extrait, ce ne dovrebbe essere uno alla tuberosa...e io le tuberose le devo provar tutte!
Sarei DECISAMENTE felice di poter sentire questi tre gioiellini dell'ultima ora.
Nel caso fossi uno dei fortunati.... ti ringrazio Marika.
Ciao
Mauro
Ele
Come si fa?
beh cara marika se dietro tutto questo c'e' alessandro gualtieri un orgoglio tutto italiano allora vuol dir che le composizioni meritano almeno di essere annusate ad occhi chiusi poi vediamo dove ci trasportano l ainma
rita
Per gli altri partecipanti rimasti a naso asciutto... tranquilli, ho già in mente un altro giveaway per le prossime settimane, quindi restate sintonizzati!
ps
Marzi, certo che a Milano ci sarò, e chi se la perde?
Bravissima come sempre.
Spettacolari, mi piacciono i profumi intensi; sono quasi liquorosi, potrei dire addirittura palpabili.
Tutti e tre mi ricordano qualcosa di antico, come delle reinterpretazioni in chiave moderna dei profumi di inizio secolo. Deeply in particolare è ricco, spesso.... appiccicoso, a tratti mi ricorda i profumi intensi che si sentono vicino alle bancarelle che vendono incensi profumati.
Sono stupendi, onirici ed affascinanti.
LI VOGLIO
Mauro
Mauro, hai ragione, l'impianto è fortemente classico, e così anche il gusto per lo "spessore" della fragranza. E anche la capacità di far esprimere le note in tutta la loro complessità è una componente che io apprezzo e che da un pò di tempo inizia a mancarmi, a causa dei frazionamenti che oggi vanno tanto di moda (il frazionamento è quando le note profumate, durante la distillazione, vengono scomposte per selezionarne solo alcune frazioni: quella più fresca, o quella più erbacea, o quella più fiorita, quindi non utilizzando la nota in tutta la sua interezza, ma solo la parte che interessa per suggerire un certo effetto).