Fougère Royale e Quelques Fleurs di Houbigant
All'ultimo
incontro al Cambi Caffè era presente anche una signora che lavora
per Houbigant (non so se desidera essere citata, quindi non faccio il
nome). Aveva già partecipato ad un incontro precedente, e visto che
trova utile, sia per lavoro che per interesse personale, approfondire
l'aspetto estetico e storico dei profumi, ha partecipato anche la
volta scorsa. E poiché parlavamo di fragranze fiorite ci ha portato
un regalo da annusare: l'estratto di Quelques Fleurs (creato da Paul
Parquet e Robert Beinaime nel 1912) e l'esprit del parfum di Fougere
Royale (creato da Paul Parquet nel 1912), nella ricostruzione moderna
che la Maison Houbigant ha lanciato l'anno scorso. Nata nel 1775, la
Maison Houbigant, insieme alle sue concorrenti di allora Piver e Lubin, pose
infatti le basi della profumeria moderna, da cui presero le mosse
(tra la fine fine dell'Ottocento e i primi del Novecento) Guerlain,
Caron, Molinard, Coty e a seguire tutti gli altri.
La storia di Houbigant è lunga e tortuosa, con molti proprietari e scelte commerciali diverse, i suoi profumi storici sono stati lanciati e ritirati più volte, con diverse versioni e successi altalenanti. Oggi Houbigant è controllata da Diparco/L'Orèal, e da qualche anno ha deciso di rilanciare le sue due fragranze più conosciute, creandone una versione che fosse più vicina all'originale, con l'aiuto dello storico Roja Dove. Il problema fondamentale, oltre a quello del costo esorbitante delle materie prime più pregiate, è che quando vennero sviluppate Fougère Royale (1882) e Quelques Fleurs (1912) si usavano molte basi pronte (cioè accordi precostruiti, venduti direttamente dai produttori di materie prime ai profumieri), e anche possedendo la formula esatta, non è possibile sapere con esattezza cosa contenessero queste basi pronte perchè molti dei produttori hanno chiuso bottega da un pezzo. Inoltre, molte materie prime comunemente usate all'epoca (muschio di quercia, zibetto, gelsomino, certe spezie, muschio animale ecc) oggi non vengono più usate, o solo in quantità esigue, sia per motivi etici legati alla salvaguardia degli animali, sia perchè incluse nelle liste IFRA. Un bel problema, se possiedi solo un terzo della formula e il resto te lo devi inventare!
Già
qualche anno fa Jean Kerlèo, dell'Osmotheque di Parigi era riuscito
a ricostruire sia Fougère Royale che Quelques Fleurs in maniera
pressochè identica all'originale, grazie al fatto che, ricostruendo
le fragranze solo per scopi didattici, l'Osmothèque può utilizzare
anche le materie prime bandite dall'IFRA, e poi perchè l'Osmothèque
possiede uno stock di vecchie basi pronte e di note animali oggi
introvabili. Chi possiede lo splendido volume “Si le parfum m'etè
contè” scritto da Annick Le Guèrer per l'Osmothèque, può
grattare la pagina relativa a Quelques Fleurs, annusare il profumo
microincapsulato, e farsi un'idea dell'originale.
Per
quanto riguarda il Fougère Royale originale, invece, è necessario
chiederlo durante una seduta dell'Osmothèque, oppure direttamente a
Monsieur Yves Tanguy, compositore di profumi in pensione che ora si
dedica a portare in trasferta i tesori dell'Osmothèque, che tra due
settimane sarà ad Esxence (e vi consiglio assolutamente di non
perdervelo).
Ma...
come sono i due profumi ricostruiti da Houbigant e in vendita oggi?
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