Turtle Vetiver n.2: Front (Isabelle Doyen per Les Nez)
Turtle
Vetiver "Front" fa parte del Turtle Project (qui il sito) a cui
partecipa anche Isabelle Doyen: un gruppo di artisti che
contribuiscono al discorso artistico attraverso il proprio mezzo
espressivo. Ne avevo parlato qui, quando Renè Schifferle mi aveva
fatto provare il primo esercizio-vetiver di Isabelle. Durante il
trasloco ho ricevuto l'esercizio n.2 che, se possibile, mi è
piaciuto anche di più.
Fondamentalmente, resta sempre un profumo al vetiver tout-court: diretto, pieno, con tutti gli angoli muffosi e le zolle d'erba umida e terrosa al loro posto. Però, questa volta l'interpretazione anziché sfruttare la parte verde e aggressiva, si sposta sul versante poudrèe. Polveroso come l'iris, l'ambretta, la foglia di fico, la carota. Un polveroso verde-scuro con una nota salata/fumosa di muschio di quercia che si sposa benissimo con il lato terreno del vetiver (che dopotutto è una radice), e con un contrappunto, sempre polveroso ma dolce, di cocco. Appena percettibile e solo all'avvio. Una sorpresa, un piccolo fuoco d'artificio inaspettato che me lo ha reso ancora più interessante. Il risultato è affascinante, morbido, più portabile dell'esercizio n.1, ma senza perdere un briciolo della sua personalità irruente. E dura un'infinità.
Chapeau!
Sapete
che faccio? Lo splitto! Il primo che mi scrive cosa pensa del vetiver avrà metà della mia fialetta!
Chi desiderasse il flacone intero sappia che è disponibile -in edizione limitata- sul sito di Les Nez o su Luckyscent (la foto arriva da lì)
Chi desiderasse il flacone intero sappia che è disponibile -in edizione limitata- sul sito di Les Nez o su Luckyscent (la foto arriva da lì)
Commenti
e il libro lo leggo e se mi piace ehehe indovina! lo vorrei tradurre in bulgaro \oppure faremo una nuova formula per il mercato bulgaro) se mantieni tu i diritti d'autore
In questo momento mi trovo in pigiama e in procinto di andare al letto con due goccine di Vetiver pour elle di Guerlain che sto provando.
Ecco che mi appare un nuovo tuo post. Coincidenza?
Trovo questa nota magica, perchè nei pochi profumi che conosco si trasforma sempre in qualcosa di diverso. Il primo vetiver che ho amato è stato Vetiver Dance di Andy Tauer, ultimamente mi ha conquistato anche il Vetiver di Mona, così femminile ed elegante. Anche quello di Guerlain mi sta facendo innamorare, ha alla base una nota di pelle che mi riporta a Dzing!, un'altro capolavoro. Solo che la Giacobetti ci è andata più pesante, mentre Guerlain rimane sempre più etereo e di classe.
Ti ringrazio per darci sempre la possibilità di sentire cose nuove, sarò felice se riuscirò a sentire anche questa tua nuova scoperta.
Sabricat
non so se sono la persona giusta per lo splittaggio, infatti il vetiver è sempre stato un ingrediente ostico per il mo naso, ed alcuni particolarmente carichi (vedi Villoresi)addirittura mi infastidiscono pesantemente... Eppure sto ancora cercando di ricredermi lasciandogli aperta la possibilità di conquistarmi: ad esempio proprio ieri ho ordinato alcuni samples tra cui Vetiver Dance di Tauer, curioso di capire di più di questa radice provandone interpretazioni diverse...
Viuau, hai ragione, il vetiver, quando viene sentito da solo sorprende per la sua intensità, poi può non piacere, ma non si riesce a rimanere indifferenti alla sua personalità!
Emilia, la Bulgaria, con la sua tradizione di coltivazione della rosa, la più amata e preziosa tra le materie prime naturali, è un paese che in fatto di profumo la sa lunga! Spero che il libro ti piaccia: il mio indirizzo mail è là sopra: nel caso, scrivimi, sarà un vero onore per me.
Rob, hai ragione, anche se questa materia prima, per le sue mille sfaccettature si può considerare anche già un profumo di per sè... è ricchissimo!
Sabri, allora me lo racconti un pò? io il vetiver pour elle di Guerlain non ho mai avuto la possibilità di sentirlo... mi piacerebbe sapere cose ne pensi tu.
Marzi, in effetti questa nota offre alla base dei profumi (ma se lo usi "bene" puoi farlo avvertire anche già nelle note di testa) una texture terrena, boscosa, vellutata, un pò fumosetta, che può essere affascinante. Ma ovviamente dev'essere in vibrazione con te, cioè con te che lo indossi, e con te che lo usi: non è facile amare questa nota! La sua irruenza e la sua "terrosità" richiedono di essere in armonia con l'elemento terra, con l'idea dell'umido, della radice, altrimenti è difficile che te ne innamori...
Skywalker, ciao, fai benissimo a soffermartici un pò, per cercare di capirlo: non solo è molto usato, e quindi vale la pena di saperne qualcosina di più, ma è anche molto affascinante. E fai bene ad iniziare da Vetiver Dance (hai letto che ne scrive Sabricat, più sopra?) anche io uso questo vetiver. E' insieme il meno vetiver di tutti, e il più vetiver di tutti. Mi spiego: ne mantiene molti dei tipici aspetti verdi, terreni, umidi, ma non ne utilizza la parte più affumicata e muffosa. Non senti le zolle, insomma. Eppure, è un vetiver che più vetiver non si può, perchè è multiforme e potente, come il vetiver sa essere. Prova anche quello di Mona di Orio, se lo trovi, che pur non essendo simile, ne mantiene la caratteristica di freschezza.
A presto!
Baci Sabricat
(ecco, io l'avevo sempre un pò snobbato -non lo trovavo in giro e quindi non potendolo provare ho fatto come la volpe con l'uva- e invece tu ora me lo metti davanti agli occhi con una piramide che per me è come una carota di zucchero. E nel frattempo Adjiumi mi dice là sopra che lo stanno discontinuando. Vorrei sentirmi meno scema, ma la vedo difficile)
Ma non prendere per oro colato la piramide che ti ho improvvisato, sono solo le mie impressioni, e io non sono così brava da azzeccare tutte le note.
Sul fatto che possa piacerti invece mi sento abbastanza sicura.
Mandami un mp se ne vuoi un sample per provarlo.
Sabricat