Droghe e Coloniali
Ieri sono stata in un negozio "Droghe&Coloniali". Non so se ci sono in tutte le città, qui
a Genova sono dei vecchi negozi dove si possono trovare spezie di
tutti i tipi; caffè di varia provenienza anche torrefatti al
momento; schiuma da barba artigianale venduta a peso; detersivi per
cotto, ardesia, parquet e qualsiasi altra superficie delicata vi
venga in mente; tè aromatizzati per tutti i gusti; spugne naturali;
cartine d'Eritrea da bruciare; pandolci artigianali anche fuori
stagione; sacchi pieni di ceci, miglio, avena, lenticchie decorticate
e altri cereali; pacchi di “beschèutti du Lagàssu” (biscotti
del Lagaccio); candele di cera naturale; spazzole per capelli e
pennelli da barba in legno d'olivo; tronchetti di cannella e
liquirizia; saponette artigianali Valobra; caramelle sfuse di tutti i
tipi: Valda alla menta, gocce di eucalipto, Sukaj alla liquirizia,
fondenti di zucchero, gelatine di frutta e chissà quant'altro
bendiddio nascosto dietro al bancone...
Ecco, non so se avete in
mente il tipo di negozio, e soprattutto il tipo di odore che c'è
dentro. Un miscuglio di tutto questo, più un lieve sentore di
chiuso, di umido, e di carta oleata pronta per fare i pacchetti.
Capisco che per qualcuno possa essere uno sgradevole odore di
vecchiume, ma io lo amo. E' un odore che mi parla d'infanzia, di
quando passavo le estati in campagna con mia nonna e i pochi negozi dove facevamo
la spesa avevano tutti quell'odore lì. Nei vicoli ce n'è ancora
qualcuno che resiste, ma stamane ero qui, a Marassi. Me lo sono
goduto tutto, respirando a pieni polmoni quest'odore meraviglioso che
prima o poi scomparirà dalla faccia della terra e purtroppo, per la sua
ricchezza di sfumature infinite (in base alla stagione e all'arrivo
di “droghe” sempre nuove) non potrà mai essere ricostruito
completamente.
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