Una nuova linea italiana: Histoires d'Eaux
La settimana scorsa, una nuova linea di
profumi è stata presentata all'Hotel Baglioni di Milano, con un
piccolo ma raffinato evento (di cui vi posterò qualche foto in giornata): le
“Histoires d'Eaux”.
In realtà queste fragranze io le avevo
già incontrate la settimana precedente, quando me li aveva
presentati il distributore Aston & Cooper (che già distribuisce
i cosmetici Perricone).
Mi fa piacere parlarvene per motivi
diversi: innanzitutto perchè i profumi mi sono piaciuti, eppoi
perchè il marchio -nonostante il nome francese- è italianissimo, e
negli ultimi anni il nostro Paese sta producendo nuovi marchi di
ottima qualità, e ci tengo a parlarne bene, quando è il caso.
Dietro alle sei fragranze che
compongono “Histoires d'Eaux” c'è la passione di Palmiro Pèaquin
e Aurora Carrara, che nel loro negozio di Courmayeur hanno proposto
per anni i migliori marchi di profumeria artistica e selettiva
-quindi conoscono molto bene questo settore. Quando mi hanno raccontato il concept delle fragranze ho
capito che anche per loro i profumi sono soprattutto veicoli di
emozioni, e mi è piaciuto ascoltarli mentre mi parlavano fitto
fitto, con quei toni appassionati di chi i profumi li ama e li capisce.
Per realizzare le fragranze è stata scelta Takasago, che
secondo me in questo momento sta componendo fragranze interessanti e
particolari, che propongono accordi classici, rivisitati in una luce
ultra-moderna che apprezzo. Lo dico subito: alcune materie prime di
qualità ci sono e si sentono, ma in questa nuova linea non è la
bellezza delle materie prime, a guidare il progetto. Alla base c'è
piuttosto il gusto per la sperimentazione, la voglia di trovare una
voce in qualche modo “nuova” e contemporanea per emozioni vecchie
come l'uomo, cantate già in mille canzoni e raccontate in mille
profumi diversi.
“Maladie d'Amour” è un boisè
fruttato/speziato con un accordo dolce di banana, cocco e frutti
rossi, contrastato benissimo da note speziate secche come curry e
chiodi di garofano, con un finale legnoso. All'inizio l'avevo
percepito come il più “piacione” e facile, così sfacciatamente
fruttato, ma in realtà indossandolo mi sono accorta che non è per
niente banale, anzi dimostra come la frutta possa raccontare storie
ardite, quando non viene usata in un contesto “Barbie”! C'è
un'idea simile anche in “Archives du 69” di Etat Libre d'Orange
(ma usata in un'altra direzione), segno che c'è speranza per il
futuro.
“Comme d'Habitude” è il più
complesso della linea, un legnoso/cuoiato in grande stile con una
testa agrumata a cui si affiancano note calde di cannella, camomilla,
timo e cuoio, con un finale di legni e resine ricco e ben
strutturato.
“Et Maintenant” è forse il profumo
meno immediato di questa linea ma interessantissimo, è un vetiver
che ti sorprende, accostato ad una nota di cocco e avvolto da
assoluta di gelsomino, patchouli e cisto labdano. L'accordo
vetiver/cocco mi ha ricordato l'ultimo, entusiasmante lavoro di
Isabelle Doyen per il Progetto Turtle (Vetiver Front) ma qui viene
interpretato in maniera meno “estrema” e più indossabile.
“Ne me quitte pas” è la fragranza
meno sfidante della linea; talcata, tenera e avvolgente, con note di
agrumi, gelsomino, cisto labdano e vaniglia. Per coccolarsi.
“Etè Indien” gioca su note
intriganti di elemi, salvia sclarea, geranio, una manciata di resine
(cisto labdano, styrax, balsamo del Tolù), e una nota di cera d'api.
E' calda, sensuale, opulenta una vera Regina di Cuori che andrebbe
provata a pelle, non su cartina.
“Mon Jardin d'Hiver” è il meno
etichettabile della linea, uno strano fougère/marino con una nota
salata di muschi bianchi, lavanda e rosa, piacevole, leggermente
amaro, molto meno prevedibile di altri ozonici in circolazione, da
provare anche questo a pelle.
La linea nel suo insieme mi è
piaciuta: essenziale e dritta al punto senza troppi fronzoli; accordi
freschi (nel senso di moderni) e interessanti, qualcuno giocato
sull'armonia e alcuni invece sul contrasto, con molte note
aromatiche, resinose e speziate e pochissimi fiori ma ben dosati;
buone concentrazioni (13% circa, tutte EdP), quindi piuttosto percepibili e con
una durata soddisfacente. E per concludere, un pack sobrio e
raffinato, coerente con il resto.
Vi piacerebbe provarli? Allora vi
consiglio di visitare Pitti Immagine Fragranze: il marchio è
presente nello stand A4 (se non sbaglio è abbastanza vicino
all'ingresso).
E per chi non potrà recarsi a
Firenze... restate sintonizzati!
Commenti
Ci vediamo a Fragranze.... Aurora