A
volte sento dire che per come si sta
muovendo il mondo della profumeria oggi, solo spendendo almeno 100
euro è possibile acquistare un profumo
- originale e ben costruito,
- armonioso,
- emozionante,
- con un sillage ben presente,
- persistente.
Mah.
A parte che non sempre spendendo
quei 100 euro si è sicuri di portarsi a casa qualcosa che abbia
anche solo una delle caratteristiche sopra descritte, si trovano anche profumi -sia industriali che artistici- con un ottimo rapporto
qualità/prezzo. E' che a volte sono messi così tanto in vista... da
risultare quasi invisibili!
Il Musk di Alyssa Ashley ad esempio è
uno di questi. Solo perchè si trova in molte catene di profumerie
non significa che sia un profumo banale o scadente. Anzi, in questo
caso il lignaggio è tra i più nobili (lo vedremo nel prossimo post)
e il profumo è, per gli amanti del muschio, qualcosa da provare
sicuramente. Ma per poterlo apprezzare è necessario ampliare un pò
gli orizzonti; rendersi conto cioè, che nome, cognome, flacone e
scatola possono non avere nessuna importanza -per me potrebbero
addirittura non esserci- mentre l'unica cosa che conta veramente è
il profumo in sè, com'è costruito e soprattutto come ti senti
quando lo indossi, se continui ad annusarti i polsi, se sorridi e la
giornata ti diventa più facile.
Il Musk Alyssa Ashley è uno skin-scent
avvolgente e delicato, sa di latte, fiori e di pelle nuda sotto le
lenzuola. Costruito su un accordo semplice di poche note cucite ben
strette che si mantiene stabile e gentile nel tempo, ha una longevità
estrema (ore sulla pelle, giorni sugli abiti) e una proiezione
discreta. Offre contemporaneamente una sensazione calda e animale e
una pulita, luminosa, in un gioco piacevolissimo di
carnalità/innocenza che lo rende una hit in molti paesi. Oggi non è
più considerato originale solo perchè è in giro da trent'anni ma
quando uscì sì, era piuttosto originale e "moderno".
Ricordo che da ragazzina mi sembrava il
profumo più seducente che si potesse immaginare!
Qualche anno fa, in vena di revival
acquistai prima un'edt e poi un'edp, ma nessuna delle due mi riportò
indietro nel tempo: entrambe erano leggermente meno sensuali e calde
di come mi ricordavo. Immagino che il mix di muschi della formula
originale ne contenesse almeno un paio di quelli che oggi non si
possono più usare, e che quindi sia stato necessario trovare
un'adeguata sostituzione. Decisi di lasciar perdere.
Poi però in un negozio vidi il
bottiglino da 15ml in olio e decisi di provarlo: 12 euro di spesa non
solo non mi hanno mandata sul lastrico, ma mi hanno fatto riscoprire
un vecchio amore. Tra l'altro ho scoperto che chi indossava questo
profumo venti-trent'anni fa come me, oggi preferisce senz'altro la
versione in olio perchè è quasi uguale a com'era allora.
Ma solo provando la nuovissima versione
"Extreme" -in olio anch'essa- ho avuto l'epifania: è lui,
finalmente! Il Musk Extreme in olio differisce dal Musk normale
(parlo sempre e solo della versione in olio) solo di poco, e perlopiù
a livello della testa: laddove l'Extreme è più caldo, cremoso,
vellutato e longevo, il Musk normale è più luminoso, contiene
senz'altro più aldeidi e un accordo di fiori freschi tipo mughetto e
rosa. Entrambi possiedono la felice caratteristica di fondersi bene
con la pelle su cui si posano, e questo è dovuto proprio alla
diluizione in olio. Infatti, nei profumi a base alcolica l'alcol
evapora velocemente lasciando sulla pelle le molecole e gli olii
essenziali "nudi", che si scalderanno ed evaporeranno con i
loro tempi; l'olio invece è un vettore che ingloba le materie prime
oleose ed evapora insieme ad esse, permettendo uno sviluppo più
lento e più armonioso, ottimale soprattutto con materie prime
particolarmente grandi e pesanti come i muschi. E sebbene tenda a
"chiudere" un poco le fragranze, quando si tratta di muschi
questo non è un difetto: lo sarebbe se stessimo parlando di agrumi o
fiori, che si usano per quelle loro caratteristiche di freschezza,
esuberanza e immediatezza che l'olio "spegnerebbe" un pò.
Commenti
Grazie e ciao.
Marzi, ciao cara, io sono tra quelli che, potendolo fare, decanterebbero il profumo direttamente dal dispenser in un boccettino di vetro scuro da farmacia, e se lo porterebbero a casa così! Invece purtroppo mi tocca inevitabilmente pagarmi anche la scatola (che butterò), la bottiglia (che alla fin fine è solo un contenitore) e un tappo che, in base alla forma e al materiale, può costare anche più di tutto il resto messo assieme... :-(((