Profumo "da branda"
Qualche tempo fa stavo esplorando una profumeria di quartiere. Una di quelle vecchiotte, polverose, tenute su con lo scotch. Come la profumeria, anche le due proprietarie dovevano aver visto tempi migliori; entrambe oltre i sessanta, mi hanno colpito soprattutto per l'uso smodato di eye-liner, ombretto verde/dorato e soprattutto di fard rosa sulle guance. Viste da lontano potevano ancora reggere, ma avvicinandosi, l'effetto "Che fine ha fatto Baby Jane?" era fortissimo. Le due amiche capiscono che sto cercando profumi vecchi, e dopo un momento di consultazione mi dicono di avere in negozio un profumo del secolo scorso.
"Posso vederlo?" chiedo, e loro mi portano il tester di un profumo vecchio sì, ma prodotto oggi: "Bal à Versailles", un gioiello ricco di fiori opulenti e note muschiate e animali. Chiedo di poterlo spruzzare su un polso e anche loro se lo spruzzano.
A quel punto, l'atmosfera cambia di botto: sparita qualsiasi traccia di professionalità, le due signore iniziano ad annusarsi i polsi, a darsi di gomito e a ridacchiare. Da parte mia, non capisco il motivo di tanta eccitazione, e mi sento un pò in imbarazzo.
"... Che succede?" chiedo, un pò di traverso
"Non lo sente?" -gran sorriso-
"No... cosa dovrei sentire?"
"Eeeehh, questo non è un profumo come gli altri, sa? E' stato composto appositamente per... ehm un certo scopo..." e roteano gli occhi continuando a ridacchiare.
"Cioè?!?" (adesso sono curiosa: l'effetto su di loro è evidente, ma non riesco a decifrarlo)
"Ma sì... come fa a non sentirlo?" squittiscono all'unisono: "E' o non è un PROFUMO DA BRANDA?"
Ecco. Una si ingegna tanto nella ricerca di aggettivi adeguati, metafore ed evocazioni colte... e a due vispe sessantenni in piena "primavera" bastano due paroline ben assestate per descrivere perfettamente un Grande Classico. Mi sa che in quella profumeria devo tornarci e farmi spiegare altre due o tre cose...
"Posso vederlo?" chiedo, e loro mi portano il tester di un profumo vecchio sì, ma prodotto oggi: "Bal à Versailles", un gioiello ricco di fiori opulenti e note muschiate e animali. Chiedo di poterlo spruzzare su un polso e anche loro se lo spruzzano.
A quel punto, l'atmosfera cambia di botto: sparita qualsiasi traccia di professionalità, le due signore iniziano ad annusarsi i polsi, a darsi di gomito e a ridacchiare. Da parte mia, non capisco il motivo di tanta eccitazione, e mi sento un pò in imbarazzo.
"... Che succede?" chiedo, un pò di traverso
"Non lo sente?" -gran sorriso-
"No... cosa dovrei sentire?"
"Eeeehh, questo non è un profumo come gli altri, sa? E' stato composto appositamente per... ehm un certo scopo..." e roteano gli occhi continuando a ridacchiare.
"Cioè?!?" (adesso sono curiosa: l'effetto su di loro è evidente, ma non riesco a decifrarlo)
"Ma sì... come fa a non sentirlo?" squittiscono all'unisono: "E' o non è un PROFUMO DA BRANDA?"
Ecco. Una si ingegna tanto nella ricerca di aggettivi adeguati, metafore ed evocazioni colte... e a due vispe sessantenni in piena "primavera" bastano due paroline ben assestate per descrivere perfettamente un Grande Classico. Mi sa che in quella profumeria devo tornarci e farmi spiegare altre due o tre cose...
Commenti
Due autentiche maestre geniali di marketing...!!!
;-)))
Rossy
Roberto
santin
8-)
in effetti ce la vedo: trucco importante, tiara di brillanti, caftano di seta e tutto il resto!
Roberto, ma che classe e classe... queste due in testa avevano ben altro!!! :-D