Divine: L'Homme Infini (Yann Vasnier, 2012)
Ci sono uomini che parlano pochissimo, e con una voce ruvida che non si dimentica più.
Si muovono in maniera asciutta, naturale, non li vedi mai esibirsi in gesti plateali.
Indossano barbe corte e ispide, e giacche di tweed grigiazzurro un pò stropicciate, la loro eleganza è così understated che rischi di non notarli... ma loro hanno già notato te.
Quegli uomini hanno un sorriso candido, piccole rughe ai lati degli occhi e pensieri affilati, che difficilmente dividono con altri.
Raramente si arrabbiano per davvero: in genere gli basta il mare in tempesta.
Uomini così indossano L'Homme Infini, l'ultima creazione di Divine, un profumo dotato di un allure molto classico eppure modernissimo, che ho adorato fin dal primo sniffo.
Un avvio di agrumi si fonde alla perfezione con un accordo speziato secco e amarognolo, dove delle spezie (pepe nero e coriandolo) risalta il lato legnosetto, che "aggancia" un accordo legnoso tra i più belli in circolazione: elemi, vetiver, legno cedro, muschio di quercia e legno d'agar (... sì, oud, ma non pensiate che il profumo vada in quella direzione: sarebbe troppo banale!).
Qualcuno potrebbe sentire, all'avvio, una somiglianza con "Terre" d'Hermes per via delle spezie; lasciate che si assesti un momento sulla pelle e potrete seguirne uno sviluppo più fresco, ruvido e legnoso, che porta a sensazioni anche fumose di benzoino, molto diverse da Terre.
Una somiglianza reale, invece, l'ho sentita con "Bang" di Marc Jacobs (... sempre di Yann Vasnier), ma Bang è stato composto per un marchio che ha una distribuzione vasta ed eterogenea, quindi seppure secco e fumoso è circondato da un'aura modernissima di luminosità trasparente, di cui L'Homme Infini può tranquillamente fare a meno, per privilegiare un'originalità più "di nicchia". Per dirla in altre parole: Bang ha un'ambientazione luminosa e serena, mentre L'Homme Infini è una giornata di nuvole basse su una spiaggia in Bretagna. E' la dimostrazione di come un accordo simile, composto dallo stesso autore, prenda direzioni diverse in base alle necessità del marchio e al tipo di distribuzione che la fragranza dovrà avere. Mi è piaciuto molto Bang, ma L'Homme Infini, semplicemente lo adoro.
Il lavoro di Yann Vasnier per Divine è costantemente a livelli stellari, e se i profumi creati con una donna in mente -"L'Ame Soeur", "L'Inspiratirce" ecc- sono raffinati ed emozionanti, quelli composti con in mente un'immagine maschile -"L'Homme Sage", "L'Homme de Coeur"- sono veramente splendidi, ricchi di vibrazioni e profondità inaspettate.
Divine è una delle poche Maison ad offrire profumi "per lui" davvero all'altezza della bellezza dell'universo maschile (almeno, degli uomini che conosco io).
Si muovono in maniera asciutta, naturale, non li vedi mai esibirsi in gesti plateali.
Indossano barbe corte e ispide, e giacche di tweed grigiazzurro un pò stropicciate, la loro eleganza è così understated che rischi di non notarli... ma loro hanno già notato te.
Quegli uomini hanno un sorriso candido, piccole rughe ai lati degli occhi e pensieri affilati, che difficilmente dividono con altri.
Raramente si arrabbiano per davvero: in genere gli basta il mare in tempesta.
Un avvio di agrumi si fonde alla perfezione con un accordo speziato secco e amarognolo, dove delle spezie (pepe nero e coriandolo) risalta il lato legnosetto, che "aggancia" un accordo legnoso tra i più belli in circolazione: elemi, vetiver, legno cedro, muschio di quercia e legno d'agar (... sì, oud, ma non pensiate che il profumo vada in quella direzione: sarebbe troppo banale!).
Qualcuno potrebbe sentire, all'avvio, una somiglianza con "Terre" d'Hermes per via delle spezie; lasciate che si assesti un momento sulla pelle e potrete seguirne uno sviluppo più fresco, ruvido e legnoso, che porta a sensazioni anche fumose di benzoino, molto diverse da Terre.
Una somiglianza reale, invece, l'ho sentita con "Bang" di Marc Jacobs (... sempre di Yann Vasnier), ma Bang è stato composto per un marchio che ha una distribuzione vasta ed eterogenea, quindi seppure secco e fumoso è circondato da un'aura modernissima di luminosità trasparente, di cui L'Homme Infini può tranquillamente fare a meno, per privilegiare un'originalità più "di nicchia". Per dirla in altre parole: Bang ha un'ambientazione luminosa e serena, mentre L'Homme Infini è una giornata di nuvole basse su una spiaggia in Bretagna. E' la dimostrazione di come un accordo simile, composto dallo stesso autore, prenda direzioni diverse in base alle necessità del marchio e al tipo di distribuzione che la fragranza dovrà avere. Mi è piaciuto molto Bang, ma L'Homme Infini, semplicemente lo adoro.
Il lavoro di Yann Vasnier per Divine è costantemente a livelli stellari, e se i profumi creati con una donna in mente -"L'Ame Soeur", "L'Inspiratirce" ecc- sono raffinati ed emozionanti, quelli composti con in mente un'immagine maschile -"L'Homme Sage", "L'Homme de Coeur"- sono veramente splendidi, ricchi di vibrazioni e profondità inaspettate.
Divine è una delle poche Maison ad offrire profumi "per lui" davvero all'altezza della bellezza dell'universo maschile (almeno, degli uomini che conosco io).
Commenti
Ciao Giovanna, qui a Genova non li trovi! Ma sto pensando ad un giveaway tra pochi giorni in cui potrei regalarne qualche campione!