Viaggio a Taif con Gian Luca Perris (3/3)
(questo post inizia qui)
E anche se non ci pensasse il costo proibitivo, a renderla preziosa, resta il fatto che di rosa Taif ne viene esportata pochissima: preferiscono tenerla per loro ed usarla, pura, per profumare il corpo, gli abiti, i capelli, gli ambienti dove abitano; evidentemente, millenni di cultura del profumo hanno affinato il gusto degli arabi, e lo hanno reso particolarmente esigente...
(Grazie di cuore a Gian Luca Perris di Perris Monte Carlo per le bellissime foto!)
E anche se non ci pensasse il costo proibitivo, a renderla preziosa, resta il fatto che di rosa Taif ne viene esportata pochissima: preferiscono tenerla per loro ed usarla, pura, per profumare il corpo, gli abiti, i capelli, gli ambienti dove abitano; evidentemente, millenni di cultura del profumo hanno affinato il gusto degli arabi, e lo hanno reso particolarmente esigente...
Allora volete sapere com'è l'olio di rosa Taif? Magnifico! Immaginate un bell'olio di rosa damascena e toglietegli la tipica patina oleosa e pesante; vi rimarrà una sensazione luminosa e trasparente, gentile, rosata, frizzante grazie ad una testa di agrumi amarognoli e verdi. Una rosa giovane, ingenua e aggraziata... poetica nel suo essere ancora in boccio. Veramente particolare e affascinante.
Purtroppo è difficile trovare vero olio essenziale di rosa Taif; e non solo perché ne viene esportato pochissimo, ma anche perché spesso, quello che viene spacciato per Taif in realtà è rosa damascena (sì, coltivano anche quella, nella parte più alta della zona) che viene "tagliata" con oli essenziali di geranio e citronella per cercare di rendere la ricchezza agrumata che caratterizza la sorellina più preziosa.
Solo un passaggio al gascromatografo può confermare che sia vera rosa Taif, perché la sua composizione è leggermente diversa.
Solo un passaggio al gascromatografo può confermare che sia vera rosa Taif, perché la sua composizione è leggermente diversa.
Purtroppo -come è già successo in Toscana e nel circondario di Grasse- il terreno intorno a Taif sta diventando prezioso, e costruirci sopra è persino più redditizio che coltivarci la rosa (accanto, un campo coltivato a rose). Sebbene l'attuale Governatore sia sensibile alla conservazione delle eccellenze del territorio e stia cercando di tutelarlo, è comunque possibile che anche qui le coltivazioni tipiche diventino sempre più rare.
(Grazie di cuore a Gian Luca Perris di Perris Monte Carlo per le bellissime foto!)
Commenti