Russian Tea, Montecristo, Terralba (Julien Rasquinet e Delphine Thierry per Masque Milano)
(questo post inizia qui)
Inizio dalla mia fragranza preferita, l'ultima nata del gruppo, Russian Tea, composta da Julien Rasquinet per evocare una tipica serata moscovita con il samovar lucidissimo e fumante che diffonde l'aroma affumicato del tè nero, misto alle foglie di menta. La piramide è ricca di note che si alternano tra sensazioni di caldo e di freddo, tra luce ed ombra (pepe, tè nero, elicriso, cuoio, betulla e cisto labdano da una parte e menta, magnolia, incenso dall'altra), e queste sensazioni sono perfettamente equilibrate in una composizione intensa, raffinatissima, amara e secca come una frustata sulla pelle, indossabile sia da uomini (...e che uomini!!!) sia da donne.
Inizio dalla mia fragranza preferita, l'ultima nata del gruppo, Russian Tea, composta da Julien Rasquinet per evocare una tipica serata moscovita con il samovar lucidissimo e fumante che diffonde l'aroma affumicato del tè nero, misto alle foglie di menta. La piramide è ricca di note che si alternano tra sensazioni di caldo e di freddo, tra luce ed ombra (pepe, tè nero, elicriso, cuoio, betulla e cisto labdano da una parte e menta, magnolia, incenso dall'altra), e queste sensazioni sono perfettamente equilibrate in una composizione intensa, raffinatissima, amara e secca come una frustata sulla pelle, indossabile sia da uomini (...e che uomini!!!) sia da donne.
Ho trovato intriganti i due lievissimi accenti seminascosti: quello
amaro/verde (la magnolia) e quello dolce dei biscotti che si servono
con il tè (il lampone), che aggiungono complessità e sfumature alla composizione. Se non ci avete mai fatto un giro su pelle vi invito a
farlo prima possibile, perchè merita l'esperienza. Per me è un profumo eccezionale, una bellezza austera che si rivela un pò per volta, lo indosso e mi coinvolge totalmente, non riesco a concentrarmi su
nient'altro che non sia lui. Incarna esattamente la mia idea della
sensualità in profumeria.
Anche
Montecristo, di Delphine Thierry, mi è piaciuto da morire, sia su
pelle maschile che sulla mia. Certo, è necessario apprezzare anche
qui gli accenti secchi e amari, ma il bello è che il profumo non sta
tutto lì, c'è complessità, un discorso, un'ambientazione... In
questo caso, è proprio Montecristo, l'isola nell'arcipelago toscano.
Una casa dalle antiche pareti in pietra, una
poltrona in pelle, il tabacco di un sigaro fumato nella fresca
penombra e, intorno, ettari di macchia mediterranea. E' un profumo originale ed insolito, giocato su note di cuore e fondo, senza una
vera testa introduttiva (rum, ambretta, tabacco, cisto
labdano, benzoino, storace, e legni maestosi come cabreuwa, guaiaco,
cedro, patchouli). Elegante e profondo senza prendersi troppo sul
serio, possiede una luminosità radiante e meditativa e un dinamismo
piuttosto sorprendenti (per essere un profumo di cuore e di fondo).
Terralba
(di Delphine Thierry anche questo) racconta quel momento quando hai lasciato la
macchina in strada, parecchi metri più indietro, e ti sei addentrato
nella pineta, seguendo un piccolo sentiero di sassi e sterpi che sai
ti porterà davanti al mare, con il suo blu intenso ed ammaliatore. I
profumi amari, resinosi, intensi della macchia mediterranea si
sciolgono gli uni dentro gli altri, sprigionando tutto il loro
fascino sensuale e quasi tattile (salvia, agrumi, mirto, timo,
foglie di curry, elicriso, lentisco, ginepro, cipresso, legno di
cedro).
Il
mare è solo un pretesto, in questo profumo in realtà non si
percepisce affatto; niente spruzzi d'onda che rinfreschino l'aria e
zittiscano le cicale impazzite... Questo è un profumo che regala
alla pelle sensazioni forti e selvagge, molto naturali, eppure al
tempo stesso è elegante ed articolato, armoniosamente cucito come ci si aspetta da un profumo moderno.
(segue qui)
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