Pichola (Bertrand Duchaufour per Neela Vermeire Creations)


Pichola è il nuovo uscito nella linea Neela Vermeire Creations (website here); si ispira al paesaggio incantato del lago Pichola, nell'Udaipur (Rajahstan, India), con le sue rive boscose e gli splendidi palazzi costruiti direttamente sull'acqua. Poiché l'ambientazione è quanto di più ricco e maestoso si possa immaginare, la fragranza che ne porta il nome non poteva essere da meno: un tripudio di agrumi, fiori bianchi, legni e spezie, preziosi e colorati come gioielli della corona
All'avvio gli agrumi dolci e speziati (mandarino e bergamotto) esplodono in mille scintille di luce, accompagnando in scena un raffinato bouquet di fiori bianchi: generose assolute di rosa, gelsomino sambac, tuberosa, fiordarancio e ylang ylang offrono una sensazione di sontuosa ricchezza, come dei sari di seta colorata (gli abiti tradizionali delle donne indiane) che sventolano al sole. Le spezie (cardamomo, cannella, zafferano) sono quasi impercettibili, servono perlopiù a bilanciare tutta la ricchezza trionfante dell'avvio e del cuore, mentre i legni del finale (sandalo, vetiver, benzoino) vengono ingentiliti da una nuvola di muschio bianco.  
Il risultato è un fiorito elegante, luminoso e moderno, senza alcuna dolcezza “aggiunta”, ed abbastanza fresco da poter essere indossato con soddisfazione da Signore e Signori in egual misura.  La sensazione sulla pelle è quella di una luce bianchissima ed accecante, di un clarinetto che suona note scintillanti ed altissime, capace di esprimere il sentimento della pura gioia. 
Poiché pur essendo così ricca, Pichola  non risulta mai invadente -nemmeno all'apertura- immagino che ci sia voluta tutta la bravura di Bertrand Duchaufour per addomesticare note così esuberanti ed inserirle in una cornice che desse un senso a tutte senza privilegiarne nessuna. In effetti la fragranza risulta impattante e sonora,  ma sempre come un coro armonioso, lontanissimo da quelle cacofoniche "insalate miste di fiori assortiti" che escono periodicamente da mani meno esperte.
La durata è di un paio d'ore sulla pelle, dopo le quali il drydown risulta delicatamente muschiato/legnoso.



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