Tadzio (Michele Marin per HomoElegans, 2015)
Parliamo della prima fragranza del marchio HomoElegans (sito qui) Tadzio, quella che mi
ha sorpresa di più e che si ispira al Tadzio della “Morte a
Venezia” di Mann .
Sul sito HomoElegans si legge: “Ansimante si abbandona sulla sabbia,
ebbro di acqua e di sale.
Un morso. La frutta succosa cola sulla
pelle calda. Il brivido.
La bellezza fatale che intuisce se
stessa. Vibrazioni espanse.
L’innocenza germoglia. Esplode la
rivelazione, l’esplorazione, l'eccitamento.
Gli sguardi che accarezzano
l’epidermide e disegnano le forme.
Gli odori del mare e della spiaggia che
si avviluppano nelle narici.”
Ebbene, nella fragranza c'è
esattamente tutto questo: l'innocenza del fanciullo unita ad una
sensualità primitiva e ancora inconsapevole, il respiro salato del
mare che ansima sulla pelle del fanciullo, il frutto rosso proibito
sulle sue labbra, ecc. Una roba pazzesca, sfacciata, scandalosa,
eppure intima e innocente; quasi troppo coinvolgente per indossarla.
Per me più che un profumo è una polaroid, qualcosa che avrebbero
potuto comporre Lutens e Sheldrake nei tempi d'oro.
E' una specie di ibrido
ozonico/fruttato/legnoso, qualcosa di totalmente inclassificabile,
unico nel suo genere. Come un fanciullo dalla bellezza androgina, che
non ha ancora deciso cosa essere e quindi potrebbe essere tutto;
eppure il profumo non è confuso né ridondante, anzi le materie
prime sono ben disciplinate e servono perfettamente allo scopo per
cui sono usate.
Ha un'apertura agrumata amara e verde, secca (lime, arancio, edera, elicriso) immersa nell'acqua marina (muschi marini, nota di cetriolo); qualcosa di succoso e acerbo (mirtilli neri e fiordarancio); con un fondo di patchouli e mirra dolce.
Però la piramide non dice molto su cos'è poi la fragranza. Cioè, sull'esperienza di averla addosso e sentirsene possedere.
Ha un'apertura agrumata amara e verde, secca (lime, arancio, edera, elicriso) immersa nell'acqua marina (muschi marini, nota di cetriolo); qualcosa di succoso e acerbo (mirtilli neri e fiordarancio); con un fondo di patchouli e mirra dolce.
Però la piramide non dice molto su cos'è poi la fragranza. Cioè, sull'esperienza di averla addosso e sentirsene possedere.
Vi dico solo di provarla (uomini o
donne che siate non fa nessuna differenza) e una volta che l'avrete
sulla pelle capirete cosa significa “il risultato è maggiore della
somma delle parti”. (segue)
Commenti