Latex (Antoine Lie per Uermì, 2015)
È da un paio di giorni che ho voglia
di indossare solo profumi sfidanti e
insoliti che abbiano un temperamento da tenere a bada. La mia scelta
in questi giorni è caduta su Latex, una fragranza della linea Uermì.
Tempo fa lo avevo recensito per il loro sito (qui) e avevo scritto che era il più interessante profumo ozonico/marino che avessi mai provato. E indossandolo ora, non ho affatto cambiato idea.
Tempo fa lo avevo recensito per il loro sito (qui) e avevo scritto che era il più interessante profumo ozonico/marino che avessi mai provato. E indossandolo ora, non ho affatto cambiato idea.
La partenza è marina, fresca, ariosa,
salata, con una sensazione di semplicità e pulizia molto moderna,
tipica di tutte le fragranze della famiglia ozonica/marina, che
uniscono alla brillantezza smaltata delle aldeidi, la freschezza
delle note marine. Qui in più c'è la sensazione pungente e
metallica, molto interessante, dell’ossido di rosa. Se la fragranza
finisse qui, Latex potrebbe essere un marino tra i tanti, e non avrei
motivo di indossarlo in questi giorni “strani”.
Il fatto è che a questo punto, là
dove gli altri ozonici inseriscono note fiorite o legnose per allungare un po' il brodo, Latex
mostra una strana dolcezza che richiama apertamente un'idea di
sensualità: merito di una nota indolica, che con il suo
fascino decadente (è l’odore che si percepisce nei fiori in
decomposizione, nei cadaveri, nelle feci ecc) stimola qualche area
primitiva del nostro cervello con una forza magnetica irresistibile.
Questa nota sensuale, sporca, affiancata alla sensazione ozonica, pulita ed “innocua”, rende la composizione ambigua, inquietante, come quelle piante carnivore dalla struttura semplice come un tubo, che attraggono l’insetto bramoso con una fragranza dolce e rassicurante, per poi richiudersi su di lui in un abbraccio mortale. Latex sembra semplice ma invece possiede una sorprendente complessità, che in questi giorni trovo assolutamente soddisfacente.
Tra l'altro, poiché gran parte della fragranza è costituita da note muschiate, parte in maniera delicata ed acquista intensità e sfrontatezza mano a mano che passano i minuti, creando una bolla luminosa ben percepibile e piuttosto impattante, intorno a chi lo indossa.
Questa nota sensuale, sporca, affiancata alla sensazione ozonica, pulita ed “innocua”, rende la composizione ambigua, inquietante, come quelle piante carnivore dalla struttura semplice come un tubo, che attraggono l’insetto bramoso con una fragranza dolce e rassicurante, per poi richiudersi su di lui in un abbraccio mortale. Latex sembra semplice ma invece possiede una sorprendente complessità, che in questi giorni trovo assolutamente soddisfacente.
Tra l'altro, poiché gran parte della fragranza è costituita da note muschiate, parte in maniera delicata ed acquista intensità e sfrontatezza mano a mano che passano i minuti, creando una bolla luminosa ben percepibile e piuttosto impattante, intorno a chi lo indossa.
Commenti
Mi è piaciuto abbastanza l'ultimo nato, OR+white, prende ispirazione dal duedilatte.