Or + Ange (Cecile Zarokian per Uermì) 1/2
Per la loro linea "Uermì" il
duo Palmiro-Aurora aveva chiesto alla talentuosa Cecile Zarokian un profumo agrumato caldo e moderno. Non
una colonia classica, tutta pulizia e freschezza scintillante senza
profondità, ma proprio un profumo agrumato con un corpo, una
rotondità, una modernità immediatamente percepibili. E soprattutto,
diverso da tutti gli altri.
"Ma sai che è difficilissimo trasferire un'emozione?”-mi racconta Aurora- "Mi rendo conto di essere un
cliente esigente e di chiedere tanto a chi compone i profumi della
mia linea, però devo dire che non mi sono mai ritrovata in mano il
profumo esatto che mi ero immaginato. Eppure lavoro con gli autori
più brillanti e creativi in circolazione!”
Come te lo spieghi?
“Eh, il fatto è che tu puoi
sforzarti di passare bene l'idea che hai in mente, e dall'altra parte
il compositore farà del suo meglio per entrare dentro la tua idea e
renderla olfattivamente, ma rimane sempre la visione di una persona
ed è legata al suo immaginario soggettivo, costruito attraverso una
vita intera di emozioni, situazioni, ricordi…".
Bella riflessione.
Perché anche se hai in mente una visione che per te è molto forte e che ti emoziona parecchio (quel filo d'erba inzuppato dalle fredde piogge nordiche un mattino di novembre pieno di malinconia e musiche celtiche in sottofondo), passarla ad altri e far loro comprendere l'intensità e il significato che ha per te è quasi impossibile. E' qualcosa che appartiene a te, alla tua sensibilità, non è detto che ad altri arrivi la stessa emozione con la stessa potenza.
Per questo motivo a volte sorvolo completamente su tutto il romanzo che sta dietro alle fragranze e mi concentro sul "succo" e basta. Non sono arida, semplicemente penso che l'idea debba essere solo un pretesto per mettersi lì a comporre, o per chiamare un compositore e dirgli di mettersi al lavoro, guidandolo verso quell'idea o quell'altra. Se la fragranza vale, vale anche senza nessuna storia dietro. Se invece la fragranza non vale un granchè, non c'è storia che tenga.
Perché anche se hai in mente una visione che per te è molto forte e che ti emoziona parecchio (quel filo d'erba inzuppato dalle fredde piogge nordiche un mattino di novembre pieno di malinconia e musiche celtiche in sottofondo), passarla ad altri e far loro comprendere l'intensità e il significato che ha per te è quasi impossibile. E' qualcosa che appartiene a te, alla tua sensibilità, non è detto che ad altri arrivi la stessa emozione con la stessa potenza.
Per questo motivo a volte sorvolo completamente su tutto il romanzo che sta dietro alle fragranze e mi concentro sul "succo" e basta. Non sono arida, semplicemente penso che l'idea debba essere solo un pretesto per mettersi lì a comporre, o per chiamare un compositore e dirgli di mettersi al lavoro, guidandolo verso quell'idea o quell'altra. Se la fragranza vale, vale anche senza nessuna storia dietro. Se invece la fragranza non vale un granchè, non c'è storia che tenga.
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