Sua Maestà la Tuberosa


Ieri ho ricevuto questi bulbi di Tuberosa, un fiore che io adoro sia per la sua bellezza che per il suo profumo.

La tuberosa è originaria del Sudamerica, era particolarmente amata dai popoli precolombiani, che la coltivavano sia per le sue proprietà curative (si diceva che attenuasse la fatica dei viaggiatori) che per fini gastronomici: il suo profumo intenso e dolce rendeva speciale la bevanda al cioccolato che consumavano spesso. 

Nel corso del Cinquecento gli spagnoli portarono la pianta in Europa ed iniziarono la sua coltivazione. Le fanciulle europee però, non avevano il permesso di avvicinarsi a questo fiore proprio a causa del suo profumo dolciastro, invitante, narcotico, che si diceva avrebbe scatenato in loro pensieri “illeciti” che le avrebbero condotte alla perdizione. La stessa proibizione fu adottata anche in India – dove la parola tuberosa viene tradotta con “ki rani”, ovvero “corteggiatrice della notte”.

La tuberosa infatti, fiorisce di notte, quando i colori non sono visibili. Per attrarre gli insetti impollinatori, quindi, lei e gli altri fiori bianchi (tra cui gelsomino, fior d’arancio, magnolia) emanano un profumo così intenso da essere percepito a diversi metri di distanza.

L'Ayurveda considera la tuberosa un rimedio efficace per stimolare la parte destra del cervello, accrescendo la capacità di provare emozioni ed amplificando la creatività; l'aromaterapia apprezza questa pianta per la sua capacità di rilassare il sistema nervoso e migliorare la circolazione sanguigna, con un effetto benefico su tutto il corpo.


(dal sito di Carthusia andate a visitarlo, che è bellissimo!) 


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