Musa Paradisiaca (Cristian Cavagna e Arturetto Landi per Cristian Cavagna, 2021)

Quando iniziai a scrivere questo blog, quasi quindici anni fa, Cristian aveva appena aperto Adjiumi, il forum che ben presto sarebbe diventato il portale più importante per chiunque si interessasse di profumo. Da allora abbiamo passato ore infinite a discutere di profumi, marchi, bottiglie, nomi, compositori, materie prime, corsi e tutto quello che ruota intorno alla profumeria. Ma sinceramente, mai avrei pensato che su queste pagine, sulle quali ho commentato e recensito centinaia e centinaia di profumi, sarebbe transitato anche lui, e da protagonista. Sì perchè oggi vi parlo di "Musa Paradisiaca", il primo profumo del marchio "Cristian Cavagna". Sappiate che mi emoziona anche solo scriverlo.

Di questa fragranza mi piacciono moltissime cose. 

La prima è che Cristian si è preso tutto il tempo per crearla con calma, sulla base dei suoi gusti e dei suoi desideri, e quando una persona lavora con il cuore, il risultato supera sempre le attese. 

La seconda è che Cristian si è affidato ad un compositore italiano: Arturetto Landi, che qui da noi ha ricevuto molta meno attenzione di quanta ne avrebbe meritata. 

Altra cosa che mi cattura: l'esuberanza della fragranza e quella del suo contenitore si rispecchiano appieno, mostrando che Cristian ha una visione della profumeria ben precisa, che parla di vivacità, ricercatezza, personalità... perchè la vita va anche goduta, e l'ascesi non è nelle corde di Cristian, che è la gioia di vivere fatta persona. 

Eppoi, mi piace la fragranza in sé, una tuberosa originale, lontana mille miglia da tutto quello che è stato già detto su questo fiore, che per Cristian è un pò un feticcio.  Profonda e dalle sfumature vegetali molto pronunciate, la tuberosa (è stato usato sia un olio essenziale che un'assoluta) è stata accostata al verde della foglia di banano (la Musa Paradisiaca, appunto), del narciso e dell'ylang ylang, che la rendono lussureggiante, esotica, sonora, umorale, sorprendentemente unisex, con una componente indolica estremamente sensuale. Nel fondo, un tripudio di note corpose e costosissime, tutte perfettamente percepibili: assoluta di vaniglia, cacao, fava tonka, ambra grigia, sandalo, zibetto. Praticamente, la tuberosa è immersa nell'oro fuso. 

Musa Paradisiaca è un fiorito, sì, ma è tutto l'opposto del classico fiorito gentile, femminile, seducente; al contrario è un fiorito tonante, sfaccettato, scultoreo, avviluppato in un abito da gran sera dalle proporzioni perfette.  Si tratta di un parfum, perciò l'intensità, la radianza ed il sillage sono da primato mondiale

Musa Paradisiaca potrà piacere o non piacere, ma di certo non lascerà nessuno indifferente: per me è una delle uscite più emozionanti degli ultimi anni, ed un modo perfetto per avviare un brand tutto nuovo.







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