Novità da Uermì: 70's Mood (Luca Maffei, 2023)
Gli anni '70 furono un periodo eccezionale dal punto di vista creativo ed artistico: la musica, la letteratura, il design, la profumeria... Eppure, furono anche impegnativi, con la guerra fredda, il Vietnam, il terrorismo e mille altre rivoluzioni di ordine politico e sociale. Ci voleva un'esorbitante quantitavo di Eros, per bilanciare tutto quel Tanathos, e la generazione che aveva vent'anni allora, ce la mise tutta per dare una chance alla pace, per mettere fiori dentro i cannoni, e per fare l'amore più che poteva.
Come sottofondo olfattivo a tutta questa esplosione vitale c'era il patchouli, con la sua nota calda, avvolgente, radicante, sfacciatamente sensuale.
La nuova uscita di Uermì, 70's Mood mi è piaciuto per molte ragioni, tra le quale spicca la totale coerenza col nome che porta: un omaggio a quel concentrato di colori accesi, spirito ribelle e creatività esuberante che ha caratterizzato l'atmosfera di quel decennio. Non è un omaggio ai profumi in voga in quegli anni -altrimenti, oggi, non funzionerebbe affatto.
Perchè il patchouli di allora, con le sue note terrene, umide, muffose, così tanto “umane” oggi sarebbe considerato troppo carnale e divisivo per poterlo proporre tal quale. Oggi il patchouli va raffinato, alleggerito di tutte le note troppo “rauche” che caratterizzano la nota intera.
Per 70's Mood Luca Maffei ha usato una percentuale altissima di patchouli Indonesiano, che si percepisce fin dalla pirotecnica apertura, nella quale il patchouli si accompagna ad un bergamotto secco e verde, cardamomo (verde e pungente) e pepe rosa (dolce e pungente), in un mix modernissimo dal sentore secco, brillante, luminoso, dinamico, dotato di una personalità esuberante. Dal cuore in poi, il patchouli è accompagnato dalle note calde e avvolgenti della vaniglia, del benzoino e del cisto labdano, a cui si aggiunge una scia di Cashmeran, che ne suggella la modernità.
La radianza è perfetta: mezzo metro di eleganza lievemente eccentrica, che si fa notare, ma senza strafare.
Uermì ha di recente rivisto tutto il packaging, e quello che ho visto allo stand di Esxence mi ha entusiamata: le bottiglie hanno un look pazzesco, firmato da un designer eccezionale, Arnaldo Tranti
Commenti