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Ma davvero l'omo ha da puzzà?

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  "L'uso di un profumo è sempre sconsigliato ad un uomo. Indispensabile invece, è un'acqua di toilette discreta… " questo testo si trova sul depliant che accompagna il profumo Messire di Jean d'Albret Orlane (qui sotto la foto), una fragranza degli anni '60 con una struttura agrumata piuttosto elegante e signorile, ma datata, che ho avuto modo di annusare grazie al mio amico Rob , che ne ha scovato un paio di scatole in una profumeria. Quando, all'inizio degli anni '50, il marketing iniziò ad occuparsi dell'universo maschile, gli uomini non erano da tempo propensi alle frivolezze: tra guerre e ricostruzioni avevano avuto altro da fare. Proprio per questo motivo erano il settore del mercato che prometteva maggiori profitti, e quindi le aziende iniziarono ad interessarsi a loro.  Ma come riconciliare gli uomini con il profumo , visto che era credenza diffusa che l'uomo "serio" non dovesse avere indosso altro che qualche blanda e no

Le candele di Mariangela Rossi: Are you ready to smell?

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A furia di scrivere di profumi, a qualcuno viene la voglia di provare a farli.  A volte il risultato è positivo, altre volte…. vabbè, dai così così.  In questo caso vi racconto di un risultato positivo:   la linea di candele "Ready to smell?"di  Mariangela Rossi. Mariangela Rossi è una giornalista che da molti anni scrive di cosmetica, benessere e life-style su tutti i più importanti magazine femminili, oltre ad aver pubblicato  due libri sul profumo e  quindi è costantemente a contatto con profumi e fragranze, e le conosce bene. "L'anno scorso ero sul treno, di ritorno da una fiera della profumeria, quando ho pensato: dai, questa volta ci provo davvero!" mi dice, con un gran sorriso. " E così ho fatto: ho selezionato un blend di cere vegetali, un bicchiere bello e lineare di vetro satinato bianco, uno stoppino di tessuto naturale e… sono partita.  Volevo che le mie candele evocassero il Gran Tour tra le più evocative località italiane , che usava ta

Le tre rose di Maria Candida (Elephant & Roses e Rrose Selavy)

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QUESTO POST INIZIA QUI Elephant & Roses . Intanto c'è da dire che già il nome mi sembra uno dei migliori che siano mai stati usati per un profumo, e per una volta mi soffermo anche sulla grafica -qui a lato- che è stupenda (e sì, anche un po' psichedelica, evviva!). La fragranza parte con una rosa affiancata da note calde, aromatiche e secchissime quali costus e timo, oltre ad un non meglio identificato "accordo animale" che si sviluppa lungo tutta la composizione.  A fianco alla rosa turca, MCG ha inserito la tenerezza delicata dell'osmanto e la fierezza del gelsomino, mentre vetiver e sandalo offrono a tutto il profumo un sostegno secco ed elegante. Io sento anche qualche nota speziata tipo lo zafferano e una pelle morbida, ma… forse non ci sono. A cucire tutto insieme, una sobria nota di ambra grigia. La fragranza risulta insolitamente secca e polverosa, come la pelle incartapecorita dell'elefante, e stranamente, resta delicata in tutte le fasi .

Maria Candida Gentile's three roses #2: Elephant &Roses and Rrose Selavy

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THIS POST ORIGINATES HERE Elephant & Roses . The name is one of the best ever used for a scent, isn't it? The fragrance starts with a rose coupled with warm, aromatic, dry notes (costus and thyme), and an unidentified "animal accord". Alongside the Turkish rose, MCG has entered jasmin and the delicate tenderness of osmanthus flower, while vetiver and sandalwood offer the scent their elegant support. I also smell some spicy notes such as saffron and plush lather, that maybe aren't there. Ambergris soberly sews everythung together. The fragrance smells unusually dry and dusty, like parched elephant skin and, oddly enough, remains delicate in all phases. The elephant could have been placed in a glassware shop -and then he'd have smashed everything around it- and instead it was accommodated on a bed of roses, with an exotic and very interesting result. It 's a rose scent, indeed but the rose is only used as a counterpoint to the “elephant accord ”. 

Le tre rose di Maria Candida (Cinabre)

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Sì, sì lo so, il titolo di questo post "Le tre rose di Maria Candida" sembra la parodia di una fiction televisiva per casalinghe romantiche e sognatrici, ma in realtà io volevo essere seria.  Perché Maria Candida Gentile ( sito qui ) lavora spesso questo fiore con ottimi risultati; finora ha prodotto tre profumi dominati da note di rosa che risultano molto diversi tra loro; non solo testimoniano l'amore che MCG ha per la Regina dei fiori, ma anche la sua grande creatività: non è facile comporre tre rose, tutte e tre interessanti, piacevoli da indossare ed originali!  Sono convinta che MCG sia una delle migliori creatrici in circolazione. Se invece che italiana fosse francese e avesse un ufficio marketing più efficiente, oggi come oggi lavorerebbe da Guerlain al posto di quell'inutile Sylvaine Delacourte , e per Guerlain si riaccenderebbe finalmente la luce.  Vabbè, passiamo alle fragranze. Cinabre , la prima delle tre, composta da MCG ormai qualche anno fa,

Maria Candida Gentile: three roses (Cinabre)

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Italian perfumer Maria Candida Gentile (website, in Italian, here ) has so far created three rose scents that smell very different from each other, thus witnessing not only her unquestionable love for the Queen of flowers, but also her great creativity: it's not easy to concoct three rose scents, all three interesting, pleasant to wear and original! I am absolutely sure MCG is one of the best composers around. Were she French, and equipped with a more efficient marketing department, nowadays she would work for Guerlain in the place of that useless Sylvaine Delacourte, and Guerlain will take back their place in perfumery . Cinabre is  the first of the three since it was composed by MCG a few years ago and is inspired by cinnabar, the bright red color extracted from a plant (Dracena) highly sought after by alchemists; I think this is the right name for a perfume characterized by a strong impact and an almost "touchable" roundness. The Rosa Splendens that Maria Candid

Latex (Antoine Lie per Uermì, 2015)

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È da un paio di giorni che ho voglia di indossare solo profumi sfidanti e insoliti che abbiano un temperamento da tenere a bada. La mia scelta in questi giorni è caduta su Latex , una fragranza della linea Uermì .  Tempo fa lo avevo recensito per il loro sito ( qui ) e avevo scritto che era il più interessante profumo ozonico/marino che avessi mai provato. E indossandolo ora, non ho affatto cambiato idea. La partenza è marina, fresca, ariosa, salata, con una sensazione di semplicità e pulizia molto moderna, tipica di tutte le fragranze della famiglia ozonica/marina, che uniscono alla brillantezza smaltata delle aldeidi, la freschezza delle note marine . Qui in più c'è la sensazione pungente e metallica, molto interessante, dell’ossido di rosa. Se la fragranza finisse qui, Latex potrebbe essere un marino tra i tanti, e non avrei motivo di indossarlo in questi giorni “strani”. Il fatto è che a questo punto, là dove gli altri ozonici inseriscono note fiorite o legnose per a