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Lovely (Sarah Jessica Parker)

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Ne avevo sentito parlare ma qui da noi in Italia non si trova (ancora). E' un bel fiorito con un fondo di patchouli intrigante, mi è piaciuto subito per l'intensità quasi ombrosa, e l'ho comprato d'impulso. E ho sbagliato, perché poi sulla mia pelle dopo mezz'ora prende un che di "salato-sudato" che non so ancora se mi sta bene addosso. Probabilmente no. Comunque brava Parker: il profumo è davvero carino, vagamente glamour, anche piuttosto originale e insolito, parte con mandarino, bergamotto e lavanda; il patchouli si sente quasi da subito, affiancato al narciso, ambra, legno di cedro e per chiudere il muschio bianco. Dicono che somigli a Narciso Rodriguez for Her: è vero che Mr. Rodriguez è amico della Parker e forse qualche dritta glel'avrà data; io questa somiglianza l'ho sentita solo in un primissimo momento, poi le due fragranze si separano nettamente. Nel suo sviluppo NR resta etereo, avvolgente, femminile e delicato ma pur sempre sexy e sop

N.5 (Chanel)

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Fu creato negli anni ’20 da Ernest Beaux per Mademoiselle Coco, che voleva produrre un profumo “da donna, che sappia di donna”. Il capostipite degli aldeidati (dal nome delle essenze sintetiche che aprirono nuovi orizzonti nella profumeria di quegli anni) ha aperto un filone nuovo, dando vita a così tanti eredi e reinterpretazioni da diventare leggenda. Per questi motivi vevo sempre pensato che il N.5 dovesse essere un gran profumo, ma siccome l'ho sempre testato in edt, non mi sono mai esaltata più di tanto. Apre con una manciata di agrumi (limone, bergamotto, neroli), che si trasformano in gelsomino (quello di Grasse: alcuni coltivatori producono il gelsomino esclusivamente per Chanel) e poi rosa, mughetto ed iris, che vengono resi freschi da vetiver e sandalo, e cremosi da vaniglia e ambra. Un risultato grazioso e brillante. Però su di me le aldeidi sono così forti che dopo mezz'ora senti solo quelle, il resto sparisce. E' come spruzzare una patina di vernice dorata su u