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Mi serve solo per far apparire la foto nel profilo (la prende da qui). Tra qualche giorno scenderà nelle pagine seguenti e non sarete costretti a vederla.

Gemelli diversi-M7 YSL e Gucci Pour Homme

Oggi sto ri-testando M7 di YSL (polso destro) e Gucci pour Homme (sul sinistro). Due profumi maschili particolari, che secondo me vale la pena testare con un pò di calma. Per cominciare con le onorificenze, Gucci Pour Homme ha vinto il premio "Miglior fragranza maschile europea" nel 2003; M7 l’anno seguente. Questo ovviamente non significa che le fragranze siano davvero le migliori in assoluto, ma almeno si sono fatte notare. Entrambe inebriano di legni, balsami, ambra, muschio, incenso. Entrambe definiscono una personalità forte, selvaggia, senza compromessi. Entrambe raccontano un uomo-maschio carismatico e sensuale. Anche i flaconi hanno un che in comune: un cubo e un parallelepipedo. Di un marrone caldo. Ma le somiglianze finiscono qui: il viaggio olfattivo che mi hanno fatto fare è molto diverso. Intanto ecco le piramidi (da osmoz): Gucci Testa: bacche rosa, pepe bianco, zenzero Cuore : olibano bianco, radice di vétiver, papiro, iris. Fondo: ambra, cuoio M7: Testa: berga

Profumo del giorno

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Oggi indosso Feminitè du Bois. Non ci posso fare niente, mi piace da morire, mi fa sentire una fata dei boschi. E tu? Quale profumo indossi oggi?

Profumare i vestiti?

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...dipende da come reagisce il profumo e dalla concentrazione che stiamo usando. Dopo un paio di volte in genere si riesce a capire come si evolve una certa fragranza: scoprirete che molti profumi sui tessuti muoiono, ma se li metti a pelle, il calore umano li scalda, donandogli vita e colore,invece molti altri danno il meglio sui vestiti, mentre sulla pelle tendono ad assottigliarsi troppo velocemente. Diciamo che avete deciso di profumarvi usando i vestiti anziché la pelle, perché avete una pelle delicatissima, perché è estate o perché un certo profumo dà il meglio sulla stoffa. Intanto non spruzzate mai troppo vicini all’oggetto, non volete che si inzuppi, solo che prenda un aroma piacevole. E siccome sui vestiti gli odori tendono a fissarsi molto a lungo, almeno non rischierete che sul vostro pullover preferito resti x tutto l’inverno un certo profumo, che oltre a sovrapporsi agli altri profumi che indosserete via via, vi potrebbe costringere a ripetuti lavaggi. Spruzzate sui pols

Bon Ton e Profumo

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In genere, quando spruzziamo una fragranza e non la stiamo testando (quindi non la annusiamo ogni dieci minuti per capire come si trasforma) ma semplicemente la spruzziamo ed usciamo, il nostro naso l’avverte in maniera definita solo per pochi minuti, poi pian piano si abitua ed avverte solo i cambiamenti, il passaggio dalle note di testa alle note di cuore, ad esempio. Quando il naso si assuefa (soprattutto se la indossiamo spesso e il nostro naso la conosce bene) dobbiamo fare maggiore attenzione a non sbagliare la quantità, perché quello che avvertiamo poco potrebbe essere eccessivo per altri. Senza contare i gusti e i ricordi legati ai profumi: per me Opium di YSL potrebbe essere l’aroma del Paradiso mentre per il mio collega d’ufficio potrebbe essere nauseante, o magari potrebbe ricordargli una suocera invadente che detesta.! Una buona regola è quella di profumarsi leggermente meno di quello che sembrerebbe giusto (a meno che non siamo a casa nostra). Il profumo deve staccarsi dal

Il profumo sulla pelle

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A meno che non siano espressamente studiati per i capelli, evitate sempre di spruzzare la fragranza nella zona della testa, perchè a contatto con i capelli i profumi virano in maniera imprevedibile e spesso sgradevole. Oltre a rovinarli, perché contengono alcol. Se una Colonia si può spruzzare generosamente su tutto il corpo, l’EDT richiede solo qualche spruzzo strategico in più punti: sui polsi, nell’incavo del gomito, dietro i lobi delle orecchie, in mezzo al dècolletè, dietro alle ginocchia. Attenzione, non tutti questi punti assieme altrimenti rischiate di tramortire chi si avvicina. Scegliete due punti (ad es. polsi e lobi, o incavo delle ginocchia e dei gomiti) e spruzzate lì. Sono tutte zone dove il sangue scorre più in superficie e quindi la temperatura della pelle è leggermente più alta. Il calore della pelle “scalda” il profumo, così le molecole evaporano meglio e sprigionano meglio la loro fragranza. Poi un paio di spruzzi generali a metà altezza, dentro cui “entrerete” per

Famiglia olfattiva Orientale

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Alla base della famiglia olfattiva Orientale spesso c’è l’Ambra (non la resina fossile, ma l’ambra grigia, praticamente introvabile, prodotta in mare dall’apparato digerente dei Capodogli), che ha un aroma balsamico, resinoso, profondo, aromatizzato da un fondo di tabacco, oppure di vaniglia o ancora da aromi animali. Sottoclassi L'Orientale boisè associa all’ambra un carattere legnoso di vetiver, cedro ed altri legni (Lancome-Hypnose, Biagiotti-Roma Uomo, Guerlain-Habit Rouge). L'Orientale speziata associa all’ambra le nota di pepe, coriandoli, chiodi di garofano, peperoncino (Coco Chanel – Opium YSL). L'Orientale vanigliata accosta all’ambra la dolcezza della vaniglia e di aromi vicini (caramello, fava di tonka). L'Orientale floreale associa all’ambra un ricco bouquet a base di fiori come gelsomino, tuberosa, ylang ylang, (Jean Paul Gaultier–Classique, Kenzo-Flower). Artwork: Odalisca con schiavo - J. A. D. Ingres

Famiglia olfattiva Agrumata/Esperidata

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Le note agrumate (esperidate) sono estratte dalle bucce degli agrumi (arancio dolce o amaro, bergamotto, cedro, lime, limone, mandarino, pompelmo giallo o rosa, ecc.) o dai fiori/parti della pianta (neroli, petit-grain). Sono note leggere, fresche, usatissime in profumeria sia nelle fragranze cosiddette “maschili” che in quelle “femminili”, per dare leggerezza e pulizia. Sono la base di tantissime fragranze che hanno la parola “Eau” nel nome, proprio per la loro freschezza. Sottoclassi Nell’ Agrumata aromatica agli agrumi si aggiungono note aromatiche come la menta, il rosmarino, la salvia (Eau de Lancome) Nell’ Agrumata floreale agli agrumi si aggiungono fiori come il gelsomino, la rosa o il garofano (Eau de Rochas) Nell’ Agrumata legnosa agli agrumi si aggiungono note di legni come il cedro (CK-One) Nell’ Agrumata speziata agli agrumi si aggiungono spezie quali la cannella, il chiodo di garofano, lo zenzero. Foto da www.parks.it/giardini.botanici.hanbury/edu.html

Com'è composto un profumo

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In genere i profumi si sviluppano su tre accordi-base: l’accordo di testa, l’accordo di cuore l’accordo di fondo. Questi tre accordi sono degli insiemi di note, esattamente come in campo musicale. Le singole note che compongono gli accordi, possono essere costituite da oli essenziali naturali (il bergamotto, la rosa, il muschio di quercia), delle molecole sintetiche che riproducono in laboratorio odori del mondo vegetale che non si possono “catturare” dal vero (l’iris, la violetta), o anche molecole del tutto sintetiche, create artificialmente (le aldeidi, gli iononi) che hanno odori diversi, alcuni del tutto sorprendenti, e che spesso hanno aggiunto imprevedibili sfumature al mondo della profumeria. Le note di testa sono le prime note che annusiamo subito dopo aver spruzzato la fragranza, perché sono le prime che si staccano dalla pelle e volano via. Questo succede perchè sono più leggere delle altre note, e quindi non restano ancorate alla pelle, ma evaporano entro i primi 10 minuti

Parfum, Eau de Toilette o Eau de Parfum?

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Le denominazioni Parfum (o Estratto), Eau de Toilette, Colonia, Eau de Parfum indicano la concentrazione degli oli essenziali all’interno del solvente scelto. Iniziando dalla concentrazione più bassa, l’Acqua di Colonia ha una concentrazione del 3-5% di oli essenziali in una miscela di acqua ed alcool; l’Eau de Toilette ha una concentrazione oli essenziali che varia tra il 5 e il 10%, in una miscela di acqua e alcool; l’Eau de Parfum ha una concentrazione tra il 7 e il 15% in alcool ad alta gradazione; il Parfum/Estratto/Extrait ha la concentrazione più alta di oli essenziali: tra 15 e il 20% in alcool ad alta gradazione. Una concentrazione maggiore, naturalmente, dà vita ad un aroma più intenso e spesso anche più persistente. Ma non solo: ad una concentrazione più alta e con un diverso solvente alcune note possono svilupparsi meglio, in maniera più presente o più rotonda. Questo è il motivo per cui a volte una stessa fragranza, a seconda che la si indossi in concentrazione EDP o i

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Feminitè du Bois (Shiseido, 1992)

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Questa mattina sto testando Feminitè du Bois di Shiseido: un bosco di violette, scuro, denso, magico. Ricordo che una volta, avrò avuto 20 anni, lo comprò mia madre, lo usò tutto, poi lo tradì per sempre con Inoui sempre di Shiseido. Così, per un po’ di tempo me lo studiai per bene: non mi piaceva per niente. Lo sentivo rozzo, ruvido, poco femminile. Mi sembrava che qualcuno avesse costruito un meraviglioso accordo di violetta, fiori d’arancio e altre note decisamente piacevoli, per distruggerlo poco dopo con l'uso improprio di una serie di aromi buttati a casaccio: troppo speziati e pungenti. La violetta mi piaceva molto già allora, così come i fiori d'arancio, che per me sanno di cielo. Per chiudere, legno di cedro, vaniglia e benzoino aggiungevano spessore e calore a tutta la composizione. Sarebbe stato tutto buono, se non ci fossero state quelle fastidiose note di testa.... che non scomparivano mai, che mi disturbavano da morire e mi tenevano alla larga. Zenzero, cannella,