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Le Labo: Labdanum18 e Oud27

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Indossando Labdanum18 si capisce che è proprio da qui che nascono tutte le fragranze con note ambrate, spesso definite “orientali” per la loro opulenza e il loro mistero. E’ una nota che a me piace moltissimo per la sua personalità intensa e dolce ma non zuccherina capace di risvegliare i sensi. Soffice, carezzevole come un guanto di velluto, esprime una profondità ed una rotondità capaci di rendere sontuosamente sexy qualsiasi fragranza in cui partecipa. La prima volta che l’ho spruzzato ho subito pensato “Shalimar!” ed in effetti è uno dei componenti che più caratterizzano questo famoso orientale del secolo scorso. Imparare i grandi classici permette di scoprire la bellezza e la qualità nel moderno, per questo ci tengo tanto, a scoprire i doni della profumeria del passato. Qui il labdano è associato ad una nota di zibetto (non credo naturale, sarà zibettone) che lo rende ancora più animale, caldo, intenso. Una bellissima esplorazione del tema del Labdano ma dopo un po’ tende a stufa

Le Labo: Labdanum18 and Oud27

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Wearing Labdanum18 one can understand that it's precisely here all amber fragrances with oriental notes, comes from. "Oriental" stands for opulence and mystery. Labdanum is a note I adore for its intense personality and sweet but not sugary body, capable of awakening the senses. Soft, caressing like a velvet glove, provides a depth and roundness that can make any fragrance sumptuously sexy. The first time I sprayed it, I immediately thought "Shalimar!" and in fact labdanum is one of the characterizing components of this oriental masteripece of the last century. Learning the great classics helps to discover the beauty and quality in today offerings, this is why I care so much about perfumes of the past. Labdanum here is associated with a hint of civet (I believe zibettone) which makes it even more animal, warm and intense. A beautiful exploration of the labdanum theme, but after a couple of days I dropped it because it has a thick sweetness I found almost excessi

Le Labo: Rose31 e Vetiver46

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In questi giorni sto girovagando tra le fragranze Le Labo e in particolar modo tra Rosa31, il Labdanum18, il Vetiver46 e l’Oud27. Ho voglia di parlarvene perché le ho trovate particolarmente convincenti, moderne, creative, eppure non troppo pulite e scintillanti. Conservano un che di terreno e “sporchetto” che mi è piaciuto molto. Vi invito a vedere il loro sito dove troverete un’animazione che ho trovato esilarante sul loro Manifesto artistico. Le Labo insiste sulla non massificazione delle fragranze, sulla non omologazione del gusto e dello stile, ed infatti sebbene le loro creature siano molto diverse tra loro, create da artisti con gusti e percorsi differenti, si sente la firma del marchio, una firma che parla di misura, di una raffinatezza sobria e non esibita, dove però c’è spazio per qualche eccentricità che regala personalità alla linea nel suo insieme. Ma ho subito lasciato perdere il bla bla e mi sono concentrata sulle fragranze. Ho iniziato dalla rosa perché so che io e que

Le Labo: Rose 31 and Vetiver 46

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These days I'm wandering among Le Labo fragrances and especially Rose31, Labdanum18, Vetiver46 and Oud27. I am writing about them because I found them particularly convincing, modern, creative, yet not too clean and sparkling. They retain a "dirty-ish" quality which I like very much. I invite you to take a look at their website with the artistic manifesto, and at an animation I found really amusing. Le Labo insists on the non-massification of fragrances, non-omologation of taste and style, and in fact their creatures are very different, skillfully put together by artists with different tastes and paths, and they all show the distinctive sign of the mark, whispering measure, simple refinement not at all showy, but where there is room for eccentricity that gives personality to the line as a whole. But I soon dropped the bla bla and focused on fragrances. I started with Rose31 because I know that this note and I have little to share, but I must say I really liked this one.

Chypre Vintage

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In questi giorni ho deciso di confrontare 3 profumi Chypre che Nynive e io abbiamo trovato su Ebay. Il primo è Chypre di Ivel , nato nel 1930, il secondo è lo Chypre di Coty (1917) e il terzo è lo Chypre di Regency 55 , di cui non ho trovato riferimenti su nessuno dei miei libri, ma il cui flacone potrebbe essere degli anni ’40. Anche se la classificazione dei profumi rimane piuttosto aleatoria, con molti profumi che rientrano facilmente in più categorie, la famiglia Chypre può avere sfaccettature più fruttate, fiorite, verdi/fougère o cuoiate/animali. In ogni caso, quando sentite un contrasto tra brillanti note di apertura agrumate (soprattutto bergamotto) e note di fondo grevi, legnose/ruvide o verdi come il muschio di quercia e il galbano, o calde e speziate come il cisto labdano e il sandalo, in genere state annusando uno Chypre. E’ proprio dall’armonico integrarsi di due sensazioni così diverse, che nasce il fascino della famiglia Chypre, che in effetti è un po’ difficile da avv

Vintage Chypres

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In these days I decided to compare 3 Chypre scents that Nynive and I found on Ebay. The first is a 1930 release from the firm Ivel, the second is legendary Coty ’s Chypre (1917) and the third is Chypre 55 by Regency55 , of which I couldn’t find references on any of my books, but the bottle could be the from the 40s. Even if the classification of perfume is fairly tricky, with many perfumes fitting easily in more categories, Chypre may display more fruity, flowery, green/fougère or leather/animalic aspects. But when you smell a captivating contrast between brilliant opening notes of citrus (especially bergamot), and woody/green, rough notes like oakmoss, galbanum or warm and spicy as cistus labdanum or sandalwood, usually you are smelling a Chypre scent. It’s this harmonious integration of two very different sensations, which is the charm of the Chypre family, which in effect is a little hard to handle; the love for Chypre usually arrives later in the perfume path, and sounds as the di

Basenotes 9th Annual Award

Avete visto il banner qui a lato? Bergamotto e Benzoino è uno dei 10 blog finalisti al prestigioso Annual Basenotes Award. Per me è un onore grandissimo poter essere in quella lista: gli altri nove blog finalisti sono i miei preferiti! Sono luoghi dove vado spesso, dove ci sono persone di talento che stimo e che mi hanno insegnato molto. Vorrei ringraziare Basenotes per il gran lavoro che fa per espandere la conoscenza sul mondo profumato, e tutti gli amici che hanno candidato B&B e che poi lo hanno votato: la loro stima e il loro apprezzamento sono per me uno stimolo ad andare avanti e ad addentrarmi sempre di più in questo percorso. L’importante qui non è tanto vincere, ma approfondire il discorso, esplorare, stimolare, farsi stimolare, approfondire, comunicare perchè sempre più persone possano avvicinarsi e comprendere la magia del profumo e la sua arte. In quest’ottica, insieme agli altri nove blog finalisti, io sento di vincere ogni giorno un pò. Ancora grazie a tutti per il

Basenotes 9th Annual Award

Have you seen the banner leftside? Bergamotto e Benzoino is one of the 10 finalist blogs at the prestigious Annual Basenotes Awards. For me it is a great honour to be on that list: the other nine finalists are my favorites; places I often check, run by talented people from whom I learnt a lot! I would like to thank Basenotes for the great work to spread correct knowledge about the scented world, and all the friends that have B&B candidate and then voted: their support and appreciation is for me a push forward and deeper into this subject I love so much. What I feel important is not so much to win, but to broaden the conversation on perfume, explore, encourage, stimulate, learn, communicate, so that more people will get closer to the magic of perfume and its art. With this in mind, together with the nine other finalist blogs, I feel we win a little something every day. Thanks again to all of you for your enthusiasm and your friendship.

Domenica a Soffittoviola: incontro con Casaroma

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Domenica scorsa sono andata ad Iseo, insieme ad Adjiumi e Diakranis, nel bellissimo negozio Soffittoviola, per far conoscere le fragranze per la casa di Casaroma e far quattro chiacchiere sul profumo. La protagonista della giornata era Ornella Pastorelli, fondatrice del marchio Casaroma: l’anima dietro a tutti pout pourri, i bruciassenze, gli animaletti di lino per profumare la casa, nonché amministratrice, promoter, autrice delle miscele di olii e tutto il resto, visto che Casaroma è lei stessa. Intanto dico subito che la giornata è stata diversissima da come me l’aspettavo, perché le persone interessate alla questione, anziché arrivare tutte insieme negli orari indicati, sono arrivate alla spicciolata durante tutta la giornata e questo ha un po’ sconvolto i piani, ma quando come la solito qualcosa non va come previsto significa che il Destino ha trovato il modo di farti scoprire cose diverse da quelle che pensavi. Intanto ho potuto conoscere meglio Ornella come persona, e finalmente