Il profumo e il suo contenitore (2/2)
(Questo articolo inizia in un post precedente ) La situazione oggi non è migliorata e l’idea del profumo-fluido magico e misterioso è stata surclassata da altri messaggi quali la freschezza, la leggerezza, la moda e altri richiami più o meno sensuali; chiaramente l’estetica dei flaconi si adegua a tali imposizioni di gusto e non ha scampo fra scimmiottare stili passati oppure sperimentare forme improbabili mutuate dall’architettura contorsionista dei grattacieli (Hypnose di Lancome) oppure improbabili connessioni ai motori e loro accessori (Bulgari Black, Guerlain Homme) o, ancora, connessioni inattese per il flacone a forma di granata (Flowerbomb, di Viktor&Rolf); Per i prodotti di nicchia si tende a considerare ancora il profumo come entità a sè, come opera d’arte che abita il suo dignitoso flacone e alcuni rendono ancora bene l’idea del contenuto quale composizione chimico-alchemica (Le Labo, F. Malle). Altri richiamano la sensuale estetica déco come, ad esempio, le meraviglios