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Douceur de Vanille (Les Nereides)

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Sarà che io il freddo non lo amo per niente, ma mi sono accorta che in questo periodo privilegio profumi caldi e confortevoli, capaci di scaldarmi un pò anche l’anima, provata dalle prime folate di vento gelido. Ad esempio, in questo periodo ho ripreso ad indossare un profumo delle Nereides che ho sempre amato tanto: Douceur de Vanille . Più che un profumo alla vaniglia come suggerirebbe il nome, si tratta di un profumo dominato da note soavemente muschiate insieme a luminosissimi e rarefatti muschi bianchi, che abbracciano una vaniglia tenerissima, polverosa e vellutata come cipria, con un leggerissimo accenno mandorlato senza derive gourmand.

Douceur de Vanille by Les Nereides

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I don’t like cold weather at all, and in these first really cold days, I realize I’m showing a preference for warm and comfortable scents, able to warm my soul up a bit. So I started again wearing a perfume by Les Nereides I've always loved so much: Douceur de Vanille . More than a vanilla scent as the name would suggest, this is a musk scent , dominated by musky notes and bright white musks, embracing the most tender vanilla, soft and, with a faint hint of almond but aiming at no gourmand direction .

28 minuti

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Ok, lo sapete che non sono una che se la tira però mi faceva piacere dirvi che la settimana scorsa la giornalista Barbara Palombelli mi ha intervistata in radio per la trasmissione 28 minuti (il profumo è una materia che l'appassiona parecchio). Non sono riuscita a scrivervelo per tempo, quindi ve lo scrivo ora e vi invito, se avete 28 minuti di tempo, ad ascoltare, il podcast della trasmissione  qui

Giochiamo! / Let's play!

Vi ricordate quando, un paio d'anni fa giocammo insieme al blind sniff ? AnnaMaria e io abbiamo pensato di riproporre il gioco, che è sempre un bel modo di divertirci imparando qualcosa. Funziona così: i partecipanti riceveranno 4 fialette anonime, contrassegnate da un numero da 1 a 4 (di nicchia o commerciali? Nuove o vintage? Famose o sconosciute? Non vi diremo assolutamente nulla). Avrete una settimana di tempo per provarle, dopodichè ognuno di voi ne scriverà una recensione, che verrà postata qui. Come è stata percepita la fragranza, se sono state riconosciute delle note, se è stato possibile seguire lo sviluppo, cosa ha suggerito... insomma, c'è posto per qualsiasi commento. Si può anche cercare d'indovinare la fragranza, il marchio o il creatore, ma non è questo lo scopo del gioco. Alla fine le fragranze verranno svelate e ci sarà modo di aggiungere commenti e discutere l'esperienza. Lo scopo del gioco è quello di fare uno sforzo di creatività ed immaginazione p

"Liaisons Dangereuses" e "A Taste of Heaven" (by Kilian)

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Nelle settimane scorse ho potuto provare alcuni profumi della collezione “L’Oeuvre Noire Collection”, creata da Kilian Hennessy nel 2007. Sì, il Kilian in questione di cognome fa proprio Hennessy. E di nuovo sì, Hennessy è la H del marchio LVMH (laddove le altre tre lettere stanno per Louis Vuitton e Moet), colosso francese del "lusso accessibile": borse da viaggio, liquori e per quello che ci riguarda, profumi (LVMH possiede Guerlain, Kenzo, Dior, Givenchy ecc). Dalle note biografiche che ho raccolto in rete, quindi, la famiglia di Monsieur Kilian sembra essere tra i responsabili delle strategie marketing di questi grandi marchi, che negli ultimi anni hanno lanciato sul mercato numerose fragranze di gusto discutibile, spesso non all’altezza del nome che portano.

"Liaisons Dangereuses" and "A Taste of Heaven" (by Kilian)

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In these past weeks I'd the chance to test some perfumes in the " L'Oeuvre Noire Collection ", created in 2007 by Kilian Hennessy. Well, yes, Hennessy is the H in LVMH brand (where the other three letters stand for Louis Vuitton and Moet), the French giant of accessible luxury: travel bags, spirits and, for what we are concerned, perfumes (LVMH owns Guerlain, Kenzo, Dior, Givenchy etc.). As far as I'm entitled to understand by biographical notes I read in the web, Mr. Kilian’s family seems to be among the policy makers of the goup, i.e. among the creators of the brands' strategies which in recent years brought to launch  fragrances of questionable taste, often inconsistent with prestigious names they bear .

I profumi Agonist

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A volte vi parlo di cose che nè voi (forse) nè io (sicuramente) possiederemo mai... ma fa lo stesso. In fondo, non è necessario possedere il dipinto di Omar Galliani che vedete là a lato per parlarne. Sebbene sappia che non sarà mai a casa mia, so anche che esiste; è lì come possibilità e questo è sufficiente perchè il mondo resti un luogo fantastico. Nemmeno i profumi di Agonist li potrò possedere, credo. Perchè questo marchio svedese concepisce il profumo e il suo contenitore come un tutt'uno, e visto che si fa realizzare le bottiglie da Kosta Boda (nota azienda svedese specializzata in raffinati e costosissimi vetri d’arte), ecco che il concetto profumo+bottiglia non costa meno di 400 euro. Ma ve ne parlo lo stesso.